Si scaldano i motori delle primarie del Pd. I democratici chiamano a raccolta la città per chiedere agli elettori di centrosinistra quale candidato Sindaco deve presentarsi alle urne nella prossima primavera. E' la prima volta che a Marsala si tengono le elezioni primarie, che sono previste per statuto dallo stesso Partito Democratico, ma che nel 2012 erano state sabotate per via del patto palermitano tra l'attuale capogruppo del Pd all'Ars Baldo Gucciardi, e l'Udc, che impose alla città la candidatura di Giulia Adamo. Adamo, eletta nel 2012, si è dimessa a Luglio del 2014 dopo essere stata condannata in appello per tentata concussione. Il Pd, insomma, non ci ha fatto una gran figura. E quindi, si ricomincia. Solo che stavolta dalle parti del Pd sembrano aver imparato la lezione, e quindi davvero pare che si faranno le primarie, l'8 Febbraio. Il condizionale è d'obbligo, perchè fino all'ultimo i soliti noti lavoreranno per sabotarle e magari per cercare un candidato di coalizione che sia in grado di garantire tutte le correnti e gli interessi più diversi. Non è un caso che più di una voce all'interno del Pd in queste ore evoca il caso Liguria: in quella Regione Sergio Cofferati ha perso le primarie e ha evocato brogli, non riconoscendo la vittoria della sua sfidante. Ed, effettivamente, da Roma a Palermo, le ultime elezioni primarie del Pd hanno creato più grane che successi. Ciò non toglie che rimane il metodo migliore di consultazione della base e di selezione della classe dirigente. I candidati, che verranno presentati ufficialmente domani, sono il segretario del Pd Alberto Di Girolamo, la dirigente scolastica Annamaria Angileri. Ieri era attesa la riunione della corrente di Antonio Parrinello, che ha convocato i suoi alle 18 nella sede della Cna, per decidere se buttare o meno nella mischia il segretario provinciale della Cna Luigi Giacalone. Giacalone è supportato da un fronte ampio che mette insieme tutto il vecchio apparato e la nomenclatura superstite dell'ex Pds - Ds, i reduci dell'amministrazione Adamo (come l'ex vicesindaco Antonio Vinci, l'avvocato Diego Tranchida), e i "crocettiani" di Marsala che non hanno gradito l'attacco del segretario Di Girolamo al governatore Crocetta nel corso dell'ultima direzione comunale. In realtà si tratta di un pretesto, perchè i ben informati sanno che l'operazione di lavoro ai fianchi di Di Girolamo, andava avanti da tempo. Il gruppo di Antonio Parrinello, infatti, ha cercato in questi mesi un canale privilegiato con le truppe allo sbando dell'ex Sindaco Giulia Adamo e con il presidente del consiglio comunale, Articolo 4. Viceversa, Di Girolamo si è sempre detto insoddisfatto dell'esperienza amministrativa di Adamo, e ha chiesto e ottenuto che le primarie non fossero aperte alla coalizione, ma solo al Pd, perchè non riconosce in Enzo Sturiano, al momento, un interlocutore. Il gruppo di Antonio Parrinello, in pratica, conta - a parole - sull'appoggio esterno di Enzo Sturiano e di Giulia Adamo. Senza contare poi che Luigi Giacalone è vicepresidente della Camera di Commercio dell'inossidabile Pino Pace. Fa una partita tutta sua Anna Maria Angileri, che ancora una volta si conferma come l'unico esponente politico locale del Pd capace di avere un suo consenso e di andare contro gli apparati, come già aveva fatto in occasione delle elezioni del 2012, quando era stata buttata fuori dalla segreteria del Pd di Marsala solo perchè aveva chiesto le primarie per l'elezione del Sindaco.
In tutto ciò giunge la presa di posizione di Articolo 4, che torna a chiedere primarie di coalizione, per poter fare partecipare anche il presidente del consiglio comunale Enzo Sturiano. “In un territorio complesso come quello di Marsala è più che mai necessario che la coalizione di centro sinistra si mostri compatta e vada alla scelta del proprio candidato attraverso primarie di coalizione”. Lo dice Luca Sammartino, Presidente di Articolo 4. “I rapporti fra le forze politiche della coalizione a livello regionale dovrebbero far comprendere al segretario locale del Pd che non è più tempo di personalismi e le primarie di coalizione sono una esigenza non solo della politica ma soprattutto dei cittadini elettori che possono, così, esprimersi liberamente indicando il candidato più adatto”. “A Marsala forse più che altrove – conclude il documento di Sammartino - anche alla luce del pesante clima che si respira, occorre scegliere il miglior candidato sindaco possibile senza porre limiti e paletti. Se il Pd locale dovesse insistere su posizioni di chiusura ci vedremmo costretti, nostro malgrado, a sfilarci da queste logiche che non comprendiamo per dare l’opportunità ai marsalesi di pronunciarsi sulla nostra proposta per il governo della città”.