Saranno ricordate oggi alle 11, con una santa messa presieduta dal vescovo di Mazara del Vallo, monsignor Domenico Mogavero, nella chiesa del Carmelo di Partanna, le vittime del terremoto del 1968 nella Valle del Belice. Le conseguenze di quel sisma furono disastrose: 370 i morti, un migliaio i feriti e circa 70.000 i senzatetto. Dopo 47 anni per il Belice si continua a parlare di ricostruzione, lungo capitolo non ancora chiuso, come abbiamo raccontato ieri su Tp24.
"Qui la terra porta ancora i segni di quelle ferite profonde - disse il vescovo nell'omelia della messa nel 2013 a Poggioreale, uno dei centri distrutti -, ma ancor di più l'animo di tanti suoi figli fu inaspettatamente e dolorosamente segnato da quello sconvolgimento della terra che cancellò una storia, che ancora oggi non si riesce a riscrivere. Perché - disse Mogavero davanti a parlamentari regionali e nazionali e al presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone - agli sforzi di tanti non è corrisposta l'adesione fattiva e solidale di chi avrebbe dovuto esercitare un'azione saggia e promozionale finalizzata a far diventare la tragedia della Valle una ferita del Paese, approntando con intelligenza progettuale le risorse per la ricostruzione strutturale dei paesi terremotati e soprattutto per ricostruire il tessuto umano e produttivo del Belice. E invece, anno dopo anno, la ricorrenza-anniversario assume sempre più i tratti di un rituale stanco e ripetitivo di commemorazioni, appelli e rimostranze".
A due anni di distanza quelle parole sono ancora attuali: per completare la ricostruzione mancano 150 milioni di euro per le opere pubbliche e 280 milioni per l'edilizia privata. Alla celebrazione eucaristica nella chiesa del Carmelo a Partanna sarà presente una rappresentanza di sindaci delle province di Trapani, Agrigento e Palermo, con a capo il sindaco di Partanna, Nicola Catania.