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05/02/2015 10:19:00

Marsala, rapina e tentata estorsione a Birgi. Un arresto

 I Carabinieri della Stazione di San Filippo, diretti dal Maresciallo Francesco Vesuvio, nella giornata di ieri hanno tratto in arresto, dando esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, emessa dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Marsala, Emanuele Mercurio, 25enne marsalese, responsabile di rapina e tentata estorsione in concorso.

L’ordinanza del Tribunale fa riferimento ad un intervento dei Carabinieri di San Filippo effettuato in C.da Birgi Nivaloro il 22 giugno scorso. In quella circostanza venne arrestato in flagranza di reato Leonardo Azzaro, 25enne marsalese pregiudicato, e denunciato proprio Mercurio quale suo complice.
Quella sera alla Centrale Operativa della Compagnia di Marsala, infatti, giungeva una chiamata di un cittadino che riferiva che poco prima il fratello, invalido civile, era stato vittima di una rapina presso la sua abitazione, consumata da due soggetti coperti da passamontagna ed armati di cacciavite. Dietro minaccia, i due malviventi avevano chiesto alla vittima dove fossero i contanti, cominciando a mettere a soqquadra la casa ed, avuta risposta che il malcapitato aveva esclusivamente 30 euro nel portafoglio, lo minacciavano richiedendo la somma di euro 500,00 da consegnare il giorno seguente in contanti, altrimenti ci sarebbero state ripercussioni su di lui. A mò di pegno per la futura dazione di denaro, i malviventi gli sottraevano i documenti presenti nel portafoglio.
Sulla scorta di tale nota di ricerca, considerate le descrizioni fisiche e degli abiti indossati dai malviventi, venivano allertate le pattuglie della Stazione di San Filippo e le gazzelle dell’Aliquota Radiomobile, che iniziavano le ricerche dei due fuggitivi, dei quali già si ipotizzava l’identità, intraprendendo ininterrottamente un capillare controllo presso l’abitazione ed i luoghi frequentati dai questi. Proprio presso il suo domicilio, quella notte i militari individuavano Leonardo Azzaro mentre usciva dall’abitazione: sperando di non essere visto, il malvivente aveva cambiato i vestiti ed affermava di essere rimasto a letto e di non essere uscito di casa. Portato in caserma e vistosi ormai alle corde in base alle risultanze investigative, però, confermava spontaneamente di essere l’autore della rapina. L’esito dei successivi accertamenti investigativi condotti dai militari dell’Arma consentivano di individuare anche il suo complice in Mercurio, che veniva all’epoca deferito in stato di libertà per i medesimi reati di rapina in abitazione e tentata estorsione in concorso, ed ora assicurato alla giustizia con l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari.