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08/02/2015 21:42:00

Bocciatura della Corte dei Conti. Interviene Trapani Cambia: "Quadro desolante"

 Il quadro che emerge dalla relazione che la Corte dei Conti ha inviato al Comune di Trapani, riguardante l'anno 2013, è desolante e crediamo che debba destare apprensione nei cittadini trapanesi.

L’organo di controllo, in una operazione di routine, ha riscontrato un malfunzionamento della macchina amministrativa. Né la giunta del Sindaco Damiano, né il Consiglio Comunale, cui compete la vigilanza e l’indirizzo politico, possono sottrarsi alla responsabilità di aver determinato uno stato delle cose inadeguato a gestire un Comune come quello di Trapani.
Dalla relazione, malgrado i chiarimenti presentati dal Comune, emergono non poche criticità:
La programmazione è pressoché assente. I servizi erogati non sono commisurati con le reali esigenze della cittadinanza. Sul piano delle entrate si riscontrano perplessità circa la reale capacità di esigere quanto dovuto. Dal punto di vista della gestione ci sembra particolarmente grave il richiamo sulla concessione in comodato di immobili ai privati e soprattutto quello relativo all'eccessivo utilizzo di cottimi fiduciari ed affidamenti diretti. E parimenti serio il richiamo su i debiti fuori bilancio non rappresentati e la scarsa attenzione verso il controllo in fieri dei conti con ATM e Trapani Servizi . E non è andata meglio al sistema dei controlli interni.
Giudizi gravissimi.
L'Ente, comunque, si affretta a dichiarare, a proposito del deferimento concernente l’adozione dei regolamenti a disciplina della pubblicità e della trasparenza, che soltanto con delibera n. 53 del 12 maggio 2014 il Consiglio comunale ha approvato il regolamento sullo stato patrimoniale dei titolari di cariche pubbliche elettive o di governo, nonostante una proposta di deliberazione del 15 marzo 2013. Ma considerato che tale deliberazione aveva come fine il rendere trasparente lo stato reddituale e patrimoniale di amministratori e congiunti , il suo ritardo è doloso ed inaccettabile.

In teoria , quindi, una giustificazione ma, in pratica, l'ammissione che qui non si salva niente e nessuno : bocciato il Sindaco, bocciata la Giunta, bocciato il Consiglio Comunale e bocciato un apparato burocratico che, a fronte della propria esperienza pregressa, sembra non avere dato buoni consigli all'apparato politico.

Aspettando la relazione riguardante l'attività del 2014, ci sembra di poter dire che la l'amministrazione tutta non è in grado di guidare Trapani verso la strada dello sviluppo sociale ed economico.
Sviluppo atteso ormai da troppi anni.

Trapani Cambia