A margine delle primarie svoltesi l’8 febbraio desidero esprimere un sentito apprezzamento nei confronti del segretario del Pd di Marsala, dott. Alberto Di Girolamo, per il risultato ottenuto, che non è peregrino definire straordinario in termini di consenso, di seguito e di stima.
E’ il segretario infatti che dalla sua elezione, condivisa unanimemente dai dirigenti del partito, ha saputo aggregare un vasto consenso attorno alla sua figura, delinendo gradualmente una linea politica ben precisa e manifestando, da ultimo, la propria disponibilità a confrontarsi con le altre anime del partito attraverso il meccanismo delle primarie: non vi è dubbio dunque che la sua leadership ne esca oggi molto rafforzata, oltre che legittimata dal consenso ottenuto sul campo.
La vasta ed inattesa partecipazione dei cittadini alle primarie, peraltro in una giornata inclemente per le condizioni meteo, induce a ritenere che quello dell’8 febbraio sia stato un successo dell’intero Pd marsalese, maturato all’interno di una vera e propria festa della democrazia.
Ciò lo si è dovuto anche grazie al contegno tenuto dagli altri due contendenti, Annamaria Angileri e Luigi Giacalone, che hanno puntato su una campagna primaria fatta di proposte e di politica misurata nei toni e nelle iniziative, sempre all’insegna del rispetto reciproco.
Non vi è dubbio infatti che le primarie hanno ragion d’essere in quanto si basino su un indispensabile patto fondativo: nel momento in cui si determina la vittoria di uno dei contendenti, gli altri competitori rassegnano la propria disponibilità a collaborare con quest’ultimo affinchè tutto il partito abbia a crescerne in termini di efficacia dell’azione politica e di riscontro elettorale.
Adesso sta a noi dunque, con l’aiuto dei cittadini, sostenere e portare a compimento questo processo, muovendoci lungo la direttrice segnata dalla segreteria, la cui bontà è stata avallata dal consenso democratico.
E’ auspicabile che sia un processo rapido ed a forte marchio Pd, che oggi si candida ad essere la forza politica trainante per le prossime elezioni con l’intento e la responsabilità di dare finalmente un Sindaco democratico a questa Città.
Non è più il tempo delle divisioni e delle fazioni, che i cittadini non comprenderebbero gettandoci tra le braccia dell’antipolitica, ma piuttosto dell’unità.
Oggi più che mai, sebbene i tempi lo sconsiglino, occorre affermare la necessità dei partiti e della buona politica come indispensabili momenti di aggregazione democratica.
Per questo nell’elaborare il programma che, unitamente alla coalizione che vorrà condividerlo, dovrà segnare il percorso da qui alle prossime elezioni amministrative, occorre badare alla concretezza e alla sobrietà, senza indulgere a promesse illusorie ed irrealizzabili, nella consapevolezza delle scarse risorse finanziarie di cui disporremo.
Occorre partire dalle fasce di popolazione più deboli e bisognose, recuperare la nostra vocazione alla solidarietà e all’accoglienza, sentire le preoccupazioni dei marsalesi per la mancanza del lavoro.
Nelle giornate piovose che hanno preceduto le primarie mi ha molto colpito l’immagine di un nostro concittadino che molti di noi conoscono (mi scuserà se mi permetto citarlo in questo scritto), Giovanni, che con la sua bicicletta, una ramazza in spalla ed un cappotto inzuppato di pioggia, non temeva di camminare sotto il temporale pur di raggiungere ugualmente la sua postazione di lavoro per pulire, per qualche ora al giorno e per pochi spiccioli, le strade del centro storico: una grande dignità ed un grande attaccamento al lavoro, anche nella sua più precaria manifestazione.
Ripartire da questa sensibilità e da queste scelte non potrà che affrancarci progressivamente dalle tante storture di cui la politica è stata protagonista negli ultimi anni.
Vincenzo Pantaleo, membro del direttivo del Pd di Marsala