17,00 - La Procura di Trapani ha firmato quattro informazioni di garanzia per altrettanti sanitari, indagati per omicidio colposo per la morte di Leonard, il bimbo di 23 mesi deceduto nel reparto di Pediatria dell'ospedale Sant'Antonio Abate», nella notte tra venerdì e sabato scorsi, per una sospetta meningite fulminante. Intanto sabato è stata effettuata la profilassi antimenigite per i compagni del bimbo dell'asilo nido di Pietretagliate
07,00 - E' una sanità dal doppio volto, quella della provincia di Trapani. Dove lavorano tante persone per bene, e tanti che hanno fatto carriera grazie agli agganci politici, se non addirittura legandosi a doppio filo alla criminalità, dove ci sono molte cose buone, e tanti episodi che invece lasciano l'amaro in bocca e un grande senso di disperazione. Questo ultimo fine settimana è stato funestato dalla notizia di un bimbo morto all'ospedale Sant'Antonio Abate di Trapani per una meningite non riconosciuta. Ne abbiamo parlato ieri. Si tratta di Daniel Cesanello. Figlio di Gaetano Cesanello, operaio edile di 40 anni, e di Bice Grimaudo, insegnante di scuola guida di 24 anni che vivono a Guarrato, il bimbo frequentava un asilo privato in contrada Pietretagliate. Venerdì, come ogni giorno, la madre aveva accompagnato il figlioletto all'asilo. A metà mattinata la telefonata delle maestre, Leonard aveva la febbre e stava male. La madre ha deciso di accompagnare il piccolo al pronto soccorso. Dopo averlo visitato e avergli somministrato una dose di tachipirina, i medici hanno dimesso il bambino ritenendo che a scatenare la febbre fosse uno stato influenzale. In serata i genitori però hanno notato delle chiazze rosse sul torace del figlio, hanno chiamato il medico di famiglia il quale gli avrebbe consigliato il ricovero in ospedale. E così, Leonard è stato portato nuovamente in ospedale e subito ricoverato nel reparto di pediatria. Ma le sue condizioni sono peggiorate, in nottata il decesso. La vicenda è avvenuta a 72 ore da un'altra dolorosa pagina che è costata le dimissioni (al momento congelate) dell'assessore regionale alla Salute Borsellino: una neonata morta in ambulanza durante una disperata corsa a caccia di un posto letto per ricoverarla tra Ragusa e Catania.
Il bimbo è morto, ironia della sorte, proprio il giorno in cui l'ufficio stampa dell'Asp di Trapani ha diffuso un comunicato stampa per dare risalto a una buona notizia, un encomio a due medici per la loro professionalità. “Per l’alto senso del dovere dimostrato, che hanno esaltato la buona sanità pubblica, e in particolare l’ASP di Trapani, la prego di tributare loro un vivo e meritato apprezzamento”. Lo ha scritto il presidente interprovinciale dell’associazione nazionale “Nastro Verde”, sottotenente Domenico Lombardo, in una nota al direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani Fabrizio De Nicola, ringraziandolo per l’assistenza sanitaria prontamente prestata in occasione di un malore occorso alcune settimane fa a un loro socio, comandante di una stazione Carabinieri in provincia di Trapani, in due diversi momenti, da Valeria Franca Mangerini, dirigente medico del Distretto sanitario di Trapani e da Vincenza Mercadante, dirigente medico di Anestesia e rianimazione del S. Antonio Abate.
Un’azione determinante nel risolvere positivamente la grave patologia acuta accusata dal paziente. De Nicola ha inviato alle due professioniste una nota di encomio, nella quale si sottolinea “l’alta professionalità e le capacità umane e comunicative che hanno dimostrato di possedere, unitamente a dedizione ed impegno nello svolgimento della delicata professione, che contribuisce, tra l’altro, a riconoscere positivo credito e visibilità alla sanità siciliana e, in particolare, alla nostra Azienda che in questa occasione ha dato prova della validità ed efficacia del modello di assistenza basato sull’integrazione tra territorio ed ospedale”.
Ma apprezzamenti anche per altri esempi di buona sanità sono pervenuti in questi giorni all’ASP.
Roberto Genna, avvocato di Palermo che ha recentemente subito un grave incidente stradale sulla A29 e per questo trasportato all’ospedale di Castelvetrano, ha scritto al direttore generale che in quell’occasione ha trovato ”un’immediata assistenza sanitaria a dir poco encomiabile, sia dal punto di vista del trattamento umano che da quello medico-infermieristico. Non posso dimenticare la professionalità del dottor Antonio Cappiello, e della sua equipe dell’unità operativa di chirurgia plastica. Non credo di essere stato un eccezione – conclude – ma ritengo che quello riservato a me è il normale comportamento di quei professionisti verso chiunque”.
Un’altra lettera di elogio è giunta da Linda Alastra, figlia di una paziente ricoverata al reparto di Cardiologia e UTIC del Sant’Antonio Abate. “Il personale del reparto – scrive - ha assistito mia madre con professionalità e gentilezza ed è stato ammirevole per la prontezza cui gli operatori hanno saputo far fronte alla gravità della patologia. Ringrazio in particolare i dottori Salvatore Prestigiacomo e Arian Frasheri, le loro equipe mediche e infermieristiche, e tutto il personale ausiliario”.
Per De Nicola questi esempi “accrescono la consapevolezza che le strutture sanitarie della nostra provincia possono annoverare professionalità in grado di assicurare la migliore assistenza possibile, e sono per me e per l’Azienda che rappresento, motivo di soddisfazione”,