Potrebbe essere quella di oggi una giornata decisiva per chiarire i quadri delle formazioni in vista delle prossime elezioni a Marsala. Il candidato e segretario del Pd, Alberto Di Girolamo, incontrerà infatti i rappresentanti delle liste dei moderati, proponendo loro un’alleanza. La coalizione di centro è quanto mai divisa, una parte vorrebbe candidare Massimo Grillo (il suo nome girava con insistenza lo scorso fine settimana), che però dichiara di non essere interessato e di lavorare invece per portare la coalizione ad appoggiare Alberto Di Girolamo. Pare che il tutto rientri in un progetto più complessivo, che è quello dell’ingresso di Grillo e di tutto il partito di Futuro per Marsala nel Pd. Un’altra parte dei moderati vorrebbe come candidato Paolo Ruggieri, ipotesi su cui lavora la lista Progettiamo Marsala, una terza parte, Salvatore Ombra, che guarda sempre con più interesse a quello che deciderà Salvatore Lombardo.
Di Girolamo ha poi il fronte interno da sistemare. I segnali di attenzione chiesti da Annamaria Angileri e Luigi Giacalone non ci sono stati, pare che Di Girolamo non voglia offrire assessorati (il candidato sindaco vuole scegliere i suoi sei assessori in piena autonomia) ma chiede ai due ex sfidanti per le primarie di candidarsi loro direttamente al consiglio nella lista del Pd. Una richiesta che, in questo momento, rischia di sembra una ulteriore sfida.
Le liste di centro incontreranno stasera Di Girolamo in ordine sparso. All'incontro infatti non ci sarà probabilmente "Uniti si può", la lista che fa riferimento a Salvatore Ombra e che non è interessata, come anche "Progettiamo Marsala" ad un'interlocuzione con il Pd. Il fatto è che per ora in tanti fanno doppi e tripli giochi, tant'è che i segnali dallo studio del notaio Lombardo parlano di grande nervosismo, perchè non si riesce a fare sintesi su una proposta comune, e c'è molta confusione su ruoli e schieramenti. E' anche per questo che Salvatore Ombra - che Lombardo ed anche Enzo Sturiano considerano come un possibile candidato, se non ci sono soluzioni per loro migliori - avrebbe dato un ultimatum da dentro o fuori.
Infine, va notato che una crepa si apre anche sul fronte Antonio Parrinello - Luigi Giacalone, che guidano il gruppo di dissidenti del Pd. Non è vero che questo gruppo è compatto, anzi. L'ex vicesindaco Antonio Vinci, il consigliere comunale Enzo Russo, Peppe D'Alessandro a altri fanno sapere di non aver affatto gradito l'incontro di Luigi Giacalone con il notaio Lombardo. "E' un'operazione che non capiamo nè condividiamo - dicono - noi siamo e rimaniamo dentro il Pd e accettiamo il risultato delle primarie". C'è quindi una certa irritazione, che riguarda soprattutto Antonio Vinci: "E' normale - dice che gli sta vicino - che Luigi Giacalone, che è stato il nostro candidato per le primarie, goda di questo momento di visibilità e di popolarità, ma il fatto che sia stato candidato non significa che è autorizzato a rappresentarci in ogni iniziativa, e, soprattutto, non può mettere in secondo piano la figura di chi, come Antonio Vinci, è stato l'anima del Pd di Marsala, spesso mettendoci la faccia".