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16/03/2015 10:25:00

Basket, A2 Gold. Trapani, brutta sconfitta con Casale Monferrato

Era prevedibile che Trapani potesse soffrire contro un’avversaria con un’ottima fisicità e sicuramente più motivata. Non era di sicuro preventivabile che la formazione granata potesse vivere un pomeriggio così imbarazzante, in cui non è mai riuscita a costituire un ostacolo degno di tal nome per chi aveva di fronte. Non c’è una chiave del match, ma esiste solo una certezza: si è vista una sola squadra in campo, che ha dominato in lungo e in largo: Casale Monferrato. Il punteggio finale dice Casale Monferrato-Pallacanestro Trapani 88-63.

La Cronaca. Formazione granata che deve rinunciare a TJ Bray (dolore alla spalla, la sua lodevole permanenza in campo sarà ridotta ed evidentemente condizionata) e quintetto granata con l’ex di giornata, Giancarlo Ferrero, al suo posto. Il primo canestro è di Andrea Renzi. Risponde da tre punti Martinoni, regalando il vantaggio ai padroni di casa. In realtà, Casale parte decisamente meglio, riuscendo nell’intento di non far entrare in partita Trapani e lasciando spazio solo ad Andrea Renzi. Sontuoso l’avvio del pivot granata, che mette a segno i primi 7 punti del quintetto di Lino Lardo. Proprio il coach della Pallacanestro Trapani sceglie di rallentare i ritmi. Il 14-7 per Casale (4’) testimonia della migliore condizione dei piemontesi. Giancarlo Ferrero sigla il primo canestro di Trapani che non sia di Renzi. Sul 16-9, Lardo chiama timeout. Casale, però, è più motivata e presente: il finale di primo quarto (20-9) è la diretta conseguenza della differenza di atteggiamento tra le due squadre. La storia della partita non cambia all’inizio del secondo quarto, con un ulteriore allungo di Casale e il 30-9 a favore dei padroni di casa che è quasi imbarazzante per Trapani. Si scuote finalmente la squadra granata, che mette a segno cinque punti: ma la differenza tra le due formazioni a metà del secondo parziale è ancora enorme (38-14). Un pick and roll fra Bossi e Renzi, concluso con un canestro del nostro pivot, dà un alito di vita a Trapani. Casale, però, è scatenata, si porta sul 44-16 (17’). La gara diventa anche una questione di orgoglio, che Trapani faticherà a tirar fuori per tutto il corso dei quaranta minuti. La discesa verso l’intervallo lungo, però, è ripidissima. L’auspicio è che qualcosa possa cambiare dopo averci parlato su nello spogliatoio: il “meno 33” alla seconda sirena spiega da solo che partita sia stata nei primi 20 minuti. Una schiacciata di Renzi fa sperare, all’inizio del terzo periodo, che qualcosa si sia davvero mossa nell’anima dello spogliatoio granata. E’ un’illusione. Prosegue la beneficiata in attacco dei piemontesi e Trapani non riesce a trovare il bandolo della matassa nei suoi possessi offensivi. E’ una sequenza di larghissimi vantaggi per Casale (62-27 al 26’, per citarne uno), che trova spesso anche il varco per canestri spettacolari. Si va al terzo intervallo sul “meno 31”. L’ultimo parziale serve soltanto per dare la dimensione numerica conclusiva ad un pomeriggio da dimenticare. Al 33’ il punteggio è sul 78-43 e la resa è ormai conclamata da tanto. Gli ultimi minuti sono buoni utili soltanto per accorciare un po’ il divario fra le due squadre, rimarcare il temperamento di Tj Bray, far avvicinare Legion alle proprie medie stagionali e farle mantenere ad Andrea Renzi. La doccia, in verità, sarà l’unico momento gradevole della serata per i giocatori granata.