Si è svolta ieri a Salemi la ‘Giornata dell'Unità nazionale, della Costituzione, dell'Inno e della Bandiera’, con la premiazione dei vincitori del concorso dedicato agli studenti delle scuole medie e superiori ‘Tricolore Vivo’.
La gara è stata finalizzata a sensibilizzare il mondo della scuola all’amore e al rispetto per il tricolore, simbolo per eccellenza dell’unità nazionale, e alla riflessione su un articolo della Costituzione. Quest’anno è stato scelto l’articolo 30, che prevede il “dovere e diritto” dei genitori a “mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori dal matrimonio”.
Per l’occasione il presidente del Senato, Piero Grasso, ha inviato un messaggio al sindaco, Domenico Venuti: “Nel considerarmi idealmente tra voi - si legge nel messaggio - invio a tutti gli intervenuti i miei più cordiali saluti”.
Alla cerimonia, tenutasi all’interno del castello normanno-svevo, oltre a Venuti, hanno partecipato, tra gli altri, l’assessore alla Cultura, Giuseppe Maiorana, i rappresentanti delle forze dell’ordine, il presidente regionale dell’Age (Associazione italiana genitori), Giuseppe Russo, e il presidente dell’Age Palermo, Sebastiano Maggio, quest’ultimo tra gli ispiratori principali dell’iniziativa.
Il concorso, che prevedeva la presentazione da parte degli studenti di elaborati che mettessero in risalto il significato dell’articolo 30 della Costituzione, è stato vinto da tre alunni della 1^ C dell’Istituto comprensivo ‘Giuseppe Garibaldi’. Al secondo posto altre alunne della stessa classe, mentre la terza piazza è stata assegnata alla 2^ D, sempre del ‘Garibaldi’.
“Il nome di Salemi è scolpito nella storia d’Italia – ha affermato Venuti -. E’ qui, infatti, proprio da una delle torri di questo castello, che il tricolore ha sventolato per la prima volta, in maniera istituzionale, il 14 maggio del 1860. Il tricolore rappresenta valori ancora fortemente vivi – ha aggiunto Venuti -, come la condivisione, l’unità, la tolleranza, la libertà, il rispetto e il lavoro: si tratta di elementi fondanti della nostra società e della nostra Costituzione che devono continuare a essere alimentati”.