Il successo esterno mancava dalla prima del girone di ritorno, disputata a Mantova, e questa volta la Pallacanestro Trapani ce l’ha fatta. Vero, contro un’avversaria, il Napoli, ridotta al lumicino dalla crisi societaria e dagli infortuni (solo tre senior e senza americani): ma è una vittoria che costituisce il miglior viatico per le ultime quattro gare stagionali. Il tabellone alla fine del match dice 58-82 per il Trapani. Proprio per le ragioni già indicate, inutile parlare di chiave del match. Semplicemente, si sono affrontate due squadre di diverso livello.Inizia nei primi cinque Stefano Bossi al posto di Guido Meini, in cabina di regia. Napoli parte con la zona 2-3 (in pratica, la squadra campana difenderà sempre così), che viene subito trafitta da Renzi. Trapani, invece, schiera la difesa individuale. Legion, cogliendo un rimbalzo d’attacco, fissa il parziale sul 4-0 per i granata. Arriva anche il primo canestro di Napoli con Sabbatino, ma la differenza le due squadre, soprattutto sotto canestro, appare subito nettissima. Al 5’ è già 4-14, con un buon contributo di Bossi, entrato bene in partita. Trapani ha le polveri bagnate da tre, altrimenti il distacco sarebbe immediatamente enorme. C’è un accenno di zona-press ordinato da Calvani, ma Napoli ha difficoltà a fronteggiare l’intesa fra Baldassarre e Renzi. Il primo canestro da oltre 6.75 è di Legion e porta i granata sul 10-19: ma risponde Allegretti, sempre da tre. Entrano in partita Meini e Ferrero, e Napoli rimane abbastanza vicina: alla prima sirena, i granata sono avanti di otto lunghezze.Baldassarre porta subito in doppia cifra il vantaggio di Trapani. Poi, Legion (da tre) regala ai granata il 13-26. Baldassarre, Meini e Ferrero fanno allungare ancora il distacco (17-34 al 15’), mentre sul lato opposto è Allegretti a tenere viva la formazione di casa nei possessi offensivi. E’ Baldassarre l’uomo più prolifico dei granata in questo frangente, ma anche Emanuele Urbani e Giangiacomo De Vincenzo, appena entrati, danno il loro contributo efficace. Insomma, tutto liscio per il quintetto di Lino Lardo, che chiude la prima metà di gara in vantaggio di diciotto punti.Con la vittoria già in ghiaccio, la ripresa delle ostilità è segnata dall’ennesimo “gioco a due” fra Baldassarre e Renzi. Esposito, Sabbatino e Traballesi, però, propiziano un parziale di 6-0 per Napoli. I granata continuano a non prenderci da tre, ma la squadra partenopea non ha davvero risorse per provare a rientrare realmente in gara. L’astinenza offensiva granata dura qualche minuto di troppo, ma ci pensano Bossi e Bray (due canestri “pesanti”) a riportare Trapani sul “più 20” (31-51 al 25’). Una fiammata di Traballesi e Allegretti infligge ai granata la prima difficoltà della gara (37-51 al 27’). Ci pensa Legion a respingere il tentativo di assalto dei padroni di casa. Nel complesso, però, il terzo periodo di Trapani non è granché e si va all’ultimo riposo con Napoli sotto di sedici lunghezze.Napoli inizia meglio anche il periodo conclusivo: i partenopei si issano a “meno 11” (48-59 al 32’), ma Trapani rintuzza il tentativo della formazione di Calvani, affidandosi alla superiorità nei rimbalzi offensivi (48-64 al 33’). Poi, ci pensa il talento di Legion (alla fine, per lui anche 15 rimbalzi), che con un’impressionante sequenza di canestri chiude definitivamente la gara e ristabilisce il normale divario numerico tra le due formazioni in campo. Finisce con l’esordio assoluto in serie A per il trapanese Riccardo Felice, che ha il tempo per smazzare un bell’assist a Baldassarre. L’ultima notazione di merito è per Napoli, che, nonostante la palese inferiorità, ha dimostrato grande cuore.