Seduta no-stop all’Ars per l’esame della manovra finanziaria che deve essere approvata entro questa sera, quando scadrà l’esercizio provvisorio. Riassunto di quello che è successo finora: approvati 25 dei 102 articoli della legge di stabilità. Via libera a un nuovo prestito da 145 milioni. Sfuma l’assunzione nelle società di raccolta rifiuti dei 180 ex dipendenti del Coinres: proteste in Aula. Sì all’articolo che utilizza i Fondi destinati agli investimenti per coprire il “buco” della Regione.
Nel corso della votazione della manovra, l’Assemblea ha approvato la norma della Legge finanziaria che autorizza la Regione ad accendere un mutuo per 145 milioni di euro. Il voto del primo articolo è stato rinviato, mentre sono stati approvati gli articolo 2, 3, 4 e 5. Approvata anche la norma che riguarda gli accantonamenti tributari e che consente alla Regione di utilizzare 673,548 milioni annui di fondi di sviluppo e coesione. Critico il M5S che con il deputato Giorgio Ciaccio dice: “Abbiamo svenduto un pezzo di futuro”.
L’Assemblea ha approvato, dopo due ore di discussione, l’articolo 10della finanziaria che prevede il finanziamento di 30 milioni di euro per il programma straordinario di interventi sulla viabilità secondaria. Prima del voto è stato soppresso con ampia maggioranza il comma che prevede la soppressione del comma che metteva nelle mani dell’assessore alle Infrastrutture la redazione del Piano degli interventi per le strade siciliane. In altre parole, non sarà l’Assessorato Infrastrutture a gestire i lavori ma direttamente i Liberi consorzi.
L’Ars ha approvato, tra le polemiche, anche l’articolo 12 della Finanziaria sul personale precario, mentre accogliendo un emendamento del M5S, hasoppresso l’articolo 11 della sull’incentivazione delle Unioni di Comuni. La legge di stabilità 1,6 milioni di euro come compartecipazione della Regione ai trasferimenti statali alle Unioni dei comuni per gli esercizi finanziari 2014 e 2015. Dopo la soppressione della norma, però, diversi deputati hanno criticato questa scelta. Salta, inoltre,l’assunzione di 180 dipendenti Coinres nelle società di gestione dei rifiuti. L’articolo 15 è stato bocciato per un solo voto. Esplode subito la protesta in aula. Ma non si può tornare indietro.
La bagarre in aula è scoppiata quando l’assessore all’Economia Alessandro Baccei, che ha confermato che non ci sono i fondi per gli aeroporti di Comiso e Trapani-Birgi, impegnandosi a trovarli entro luglio. A quel punto alcuni deputati, tra cui Pippo Digiacomo (Pd), Mimmo Turano (Udc) e Giorgio Assenza (Fi), hanno preso la parola, chiedendo al governo di trovare immediatamente le risorse. Servirebbero circa due milioni di euro. L’emendamento per il finanziamento è stato stralciato dalla finanziaria. Su proposta del presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, gli uffici valuteranno la possibilità di fare ricorso alla clausola di salvaguardia comunitaria sugli aiuti di Stato.
“Il disavanzo all’inizio era considerevole e noi abbiamo cercato di affrontare tutti i problemi e di dare tutte le soluzioni per evitare macelleria sociale. Si tratta di interventi di allineamento e non interventi lacrime e sangue”. Con queste parole Baccei ha iniziato il suo intervento in aula. L’assessore ha poi citato cinque temi (aeroporti, trasporti su gomma, teatri, contratti di servio e Ipab) per i quali “necessitano circa 15/20 milioni di euro”. E rivolgendosi ai deputati li ha invitati “a evitare di fare le corse perché sono inutili, perché i fondi non ci sono e vanno trovati. Dobbiamo lavorare insieme per tentare di trovare una soluzione entro il prossimo luglio”.
“Non ho alcuna intenzione di tagliare fondi per la cultura – ha proseguito Baccei – . Vorrei solo capire come dare quei soldi per la programmazione, evitando di fare andare i soldi più agli amministrativi che alla programmazione vera e propria. Anche qui non ho nessuna intenzione di fare tagli, ma capire come dare i soldi e a chi”.
“Non c’è nessuna sudditanza nei confronti dello Stato – ha detto inoltre l’assessore – , anzi la situazione per la Regione siciliana è favorevole e abbiamo in atto diverse trattative con Roma per fondi che secondo noi spettano alla Sicilia”