Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
02/05/2015 15:00:00

Alfano: "Giorni contati per Messina Denaro. La sua latitanza finirà"

 "Pensate alle facce dei più grandi mafiosi come ad un album di figurine, sono tutti nell'album delle carceri: tutti in galera. Continuiamo a cercare Messina Denaro e siamo convinti che anche la sua latitanza, come è stato per Provenzano e Riina, finirà". Così il ministro degli Interni, Angelino Alfano, si è rivolto agli studenti presenti al Salone della Giustizia, in un incontro sulla mafia.

La strategia contro la mafia - ha detto il ministro - è fondata su "tre pilastri": sequestro e confisca dei beni, carcere duro e arresto dei latitanti. Tre pilastri strategici che nascono "da chi ha versato il proprio sangue per l'antimafia", come Giovanni Falcone, Pio La Torre, Paolo Borsellino. Agli studenti ha poi chiesto di contribuire alla "vera battaglia che è culturale, che parte dal riappropriarci delle parole che la mafia ha tentato di rubare: rispetto, famiglia, onore".

Durante l'incontro, il Capo della Polizia, Alessandro Pansa ha sottolineato che "abbiamo gli anticorpi contro le mafie" e che "oggi lavoriamo con il 'tifo a favore'". "Oggi - ha aggiunto - le organizzazione mafiose sono meno invasive, organizzate e pericolose. C'è una criminalità diversa, meno violenta e meno monolitica dal punto di vista della struttura, perché le famiglie sono meno compatte. Ma ci sono gruppi di pressione dove ci sono mafiosi e non, ci sono collusioni ma non più in forma strutturata".