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08/05/2015 06:50:00

Marsala, l'uscita di scena di Giulia Adamo: "Ho subito ingiustizia. Mi sarei ricandidata"

 “Una sentenza sbagliata, stravagante...". Non usa mezzi termini alla fine della conferenza stampa di ieri l’ex sindaco di Marsala Giulia Adamo facendo sintesi della sentenza con cui la Corte d’Appello di Palermo l’ha condannata, il 16 luglio scorso, a 2 anni e 10 mesi per concussione. Alla condanna segui la sospensione dalla carica di sindaco in base alle legge Severino e poi le sue dimissioni. Martedì sera la Corte di Cassazione ha annullato quella sentenza di condanna, per fatti risalenti al 2005, quando Adamo era presidente della Provincia di Trapani. E ha fatto il punto, tornando a parlare in pubblico dopo quasi un anno.
“Quello che mi è successo è un’ingiustizia. Hanno fatto un danno non solo a me ma a tutta la città di Marsala. I cittadini sono stati sempre con me”. Potrebbe essere stato l’addio alle armi quello di Giulia Adamo che, Ironia della sorte, è stata assolta proprio nel giorno della presentazione delle liste a Marsala per le prossime elezioni amministrative.
“Una sentenza strabiliante ha massacrato una città, il suo Sindaco, e vent'anni di vita politica mia in provincia di Trapani, bisogna riflettere molto attentamente su quello che è accaduto", questo l'esordio di Giulia Adamo partendo dalla sentenza di condanna della Corte d’Appello di Palermo. "Io ho fatto sempre politica con coraggio e chiarezza, nell'interesse comune". Adamo torna poi sul fatto che ha portato al processo, che riguarda il convitto audiofonolesi: "Dieci anni fa ho scoperto delle cose che non andavano nel Convitto Audiofonolesi, grazie all'intervento dell'allora dirigente Augugliaro. A parte le spese, pagate a piè di lista, dopo un sopralluogo ho trovato l'istituto sporco, e da Presidente della Provincia mi sono messa a lavorare. La preside di allora mi rispose: ma come si permette di intervenire?". Adamo pensa allora di mettere alla guida del Convitto l'allora preside del Liceo Classico, Rino Salvo "perchè è disabile - dice ai giornalisti - e magari era più sensibile". Comunque, va avanti la querelle con la dirigenza del convitto: "O cambiate l'andazzo o non vi do i soldi", dice Giulia Adamo. Da lì comincia l'avventura giudiziaria che si trascina fino a oggi. In primo grado Adamo è assolta, il procuratore di Trapani si appella. Anche in appello Adamo è assolta. La Procura si appella ancora in Cassazione. Ormai è facile fare fuori un Sindaco che fa antipatia, per Giulia Adamo: "Basta denunciare un Sindaco e ormai lo si fa fuori con facilità". Ma Giulia Adamo perchè si è dimessa da Sindaco? "Io non volevo dimettermi, ma volevo cambiare il vicesindaco, perchè era un uomo del Pd, che con il suo apparato già si era fatto l'illusione che poteva eleggere un Sindaco". Il riferimento è Alberto Di Girolamo "uomo di partito, che già nel 2012 aveva perso le Regionali". Ecco perchè l’ex sindaco voleva nominare suo vice Benny Musillami: "un atto di banale amministrazione", dice lei. Ma, va detto, un atto che un Sindaco sospeso non poteva fare. "Non ho parlato per un anno per rispetto delle istituzioni" dice Giulia Adamo, che rivela di essere stata indagata in quei giorni dalla Procura di Marsala anche per abuso d'ufficio, dato che non si voleva dimettere da Sindaco senza la nomina di Musillami a suo vice. "Anche il Vescovo Domenico Mogavero fa sapere che in una cerimonia in quei giorni, alla Chiesa madre, la mia presenza non era gradita".
Giulia Adamo è cosciente che la sua vicenda giudiziaria non intacca la validità della prossima tornata elettorale. "Il quadro politico, però è desolante" aggiunge, parlando della politica regionale e locale. E aggiunge: "Gli avversari politici non si eliminano con le sentenze". E adesso cosa fa Giulia Adamo? "La dobbiamo finire di fare tragedie - dice Adamo - la vita può essere ingiusta, ma ognuno deve fare la sua parte”.
Circa la strana coincidenza della sentenza di Cassazione emessa a pochi giorni dalla presentazione delle liste a Marsala, dice "non credo nei complotti". "La legge Severino è un'arma impropria per fare politica" dice Adamo citando il caso di Napoli e De Magistris. Torna sul motivo delle sue dimissioni : "Io non potevo lasciare un vicesindaco, Antonio Vinci, che in quei giorni si spaventava a parlare con me, neanche fossi Totò Riina".
"Oggi faccio fatica a individuare i meno peggio" dice Adamo a proposito delle elezioni. "Se la sentenza fosse arrivata anche dieci giorni fa io mi sarei ricandidata". Il suo candidato Giacomo Dugo, si è ritirato, e ora sostiene Massimo Grillo: "Attorno a Giacomo Dugo non siamo risuciti a trovare dei sostenitori" si limita a dire Adamo. E al termine della conferenza si lascia un po’ andare, senza mezzi termini, il suo carattere è quello: “una sentenza sbagliata e stravagante...”.

GRILLO. Questa la dichiarazione di Massimo Grillo sul proscioglimento di Adamo: "Ho saputo del proscioglimento di Giulia Adamo rispetto alle accuse che le erano state mosse e che avevano portato, dopo la condanna in Appello, alla sua sospensione da Sindaco di Marsala in base alla legge Severino e alle sue dimissioni. Mi auguro che - concluso anche l'altro procedimento sulle "spese pazze" all'Ars -, l'onorevole Adamo, con serenità, possa continuare il suo impegno sociopolitico”.

DI GIROLAMO. Alberto Di Girolamo ha commentato “Appresa la notizia dell’assoluzione in Cassazione dell’Onorevole Giulia Adamo, sul piano umano, non posso che essere compiaciuto per la conclusione della vicenda giudiziaria che l’ha vista protagonista”.