Ad Expo 2015 c'è già un primato. Il Cluster Biomediterraneo, “spazione” comune a tutti i Paesi del Mediterraneo - gestito dalla Sicilia - ha battuto gli altri pretendenti al titolo: è il vero flop di Expo 2015. Già dai primi giorni di attività si è svelato ai visitatori (pochissimi) sporco, allagato e con numerosi spazi vuoti. Non bastasse, a rendere ancora più paradossale la vicenda le continue giravolte dalle parti della Regione Sicilia, quella incaricata di gestire lo spazio. Ieri sembrava volesse chiamarsi fuori dal pasticciaccio, poi la retromarcia nel pomeriggio e la decisione di restare ancora in sella.
È stato Dario Cartabellotta, responsabile del cluster, a far divampare l’incendio: subito si è fatto immortalare con scopa e paletta e la foto ha fatto il giro del web. Poi, ieri, una lettera al commissario dell’Esposizione, Giuseppe Sala, per annunciare lo “strappo” della Sicilia, la rinuncia al progetto per evitare altre figuracce in mondovisione. L’inadeguatezza strutturale, la mancanza di indicazioni, wi-fi e una vera copertura avrebbero, infatti, danneggiato (più di quanto già fatto) l’immagine dell’isola. Non è, però, un caso che la sua mossa (a sorpresa) sia arrivata dopo la scelta di Crocetta di "commissariare" lo stesso dirigente (e suo ex assessore), la cui gestione era stata definita "carente sotto tutti i profili". Insomma, una polemica partita da Milano e arrivata a soffiare fino a Palermo.
Sotto pesante attacco grillino e con una interrogazione a Roma chiesta dall’Idv, il caso ha reso piuttosto scivoloso il terreno per la giunta Crocetta, che oggi ha deciso per il contropiede. Sarebbero arrivate "ampie rassicurazioni" dal commissario Sala sulla risoluzione dei guai nel cluster ed ecco allora il contro-annuncio in pompa magna di Caltabellotta: "La Sicilia resterà al suo posto fino al 31 ottobre, mantenendo il coordinamento del Cluster Bio Mediterraneo". Anzi, il governatore valuta azioni per farsi risarcire i danni e aggiunge ad alta voce: "Sarebbe criminale chiudere per i difetti organizzativi!".