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14/05/2015 06:45:00

Salvini a Marsala. "Scemi. Sono qui contro la politica del Sud". Fermata la contestatrice

10,00 - Fermo di polizia per la trentenne marsalese che martedì sera si è scagliata sull'auto del leader della Lega sferrando durissimi colpi al lunotto anteriore del mezzo. A causa di questa "incursione" la scorta ha deciso di non fare scendere Matteo Salvini dall'auto. Matteo Salvini, dopo aver cenato in un ristorante dalle parti di Porta Nuova, è tornato con una breve passeggiata al Hotel del Carmine dove alloggiava, poco distante dal luogo della cena; la contestatrice, che evidentemente seguiva il segretario federale della Lega, anche per il grande spiegamento di forze che ha tutelato Salvini a Marsala, molto visibile in città per tutta la sera, lo ha aspettato sotto l'albergo per inveire nuovamente.  Riconosciuta dagli agenti, è stata ammanettata sul posto e portata in commissariato per l'identificazione. S.T. queste le iniziali della ragazza, gia' conosciuta a quanto pare alle forze dell'ordine per precedenti turbolenze, sarebbe stata denunciata a piede libero. La trentenne è stata rilasciata nelle mattinate accompagnata dalla madre che nel frattempo si era recata in commissariato dalla figlia, chiamata dagli stessi agenti di polizia.

07,00 - La città si è divisa ieri, dopo la dura contestazione di martedì sera a Matteo Salvini, leader della Lega Nord, che avrebbe dovuto tenere un comizio a Largo Zerilli a Marsala. Si è divisa tra chi sosteneva che Salvini doveva comunque tenere il suo comizio, e chi ha esultato vedendolo andare via. Perchè Salvini, il suo comizio a sostegno del candidato sindaco Vito Armato, non l’ha tenuto. Non è neanche sceso dall’auto blu blindata con cui è arrivato scortato dalle forze dell’ordine. Una piazza piena, non per acclamarlo, e nemmeno per sostenere Armato. Moltissimi i curiosi, tanti i contestatori “attivi”, qualche scalmanato, e alcuni sostenitori di Salvini e del suo movimento.
“Ieri sera c’era qualche maleducato, che però c’è da nord a sud. Quando uno ha le idee che valgono poco e deve usare i pugni, vuol dire dire che ha dei problemi. La Marsala normale l’ho vista stamattina, al mercato, a scuola e in strada”, ha detto ieri in conferenza stampa Matteo Salvini.
Il leghista era atteso alle 21.30 in piazza, però arrivato, con due ore di ritardo,le forze dell’ordine hanno ritenuto che non c’erano i criteri di sicurezza per far passare dal pubblico il leader della Lega. Dalle 20 in piazza si sono radunati di versi cittadini, curiosi, membri di associazioni, ragazzi, con striscioni, fischietti, e orecchie d’asino fatte di carte. La contestazione è cominciata in maniera pacifica, cori contro Salvini e la Lega. C’era da aspettarsela una “accoglienza” del genere. La piazza si è poi riempita verso le 22.30, quando Salvini doveva ancora arrivare. La polizia in assetto antisommossa ha formato un cordone di sicurezza. In piazza c’era davvero tanta gente, e all’arrivo del leader è stato impossibile creare un varco sicuro. All’arrivo di Salvini una ragazza è riuscita sfuggire ai controlli ed ha sferrato dei pugni contro l’auto del leghista. Allora il corteo di auto blu e polizia si è allontanato in attesa di disposizioni. Sostati al porto è arrivata la comunicazione: Salvini non scende. Il leader leghista arrivava da un tour per la Sicilia. “Mi dispiace perché c’era tanta gente con cui avrei voluto parlare – ha detto Salvini – ma era pericoloso anche per le donne che erano in piazza. Abbiamo, quindi, preferito di dare soddisfazione a questi scemi”. “Noi con Salvini Sicilia si fonda su persone nuove, per scardinare la vecchia classe politica. Non sono mai venuto a Marsala perchè non sono stato mai invitato. Ci sta che mi criticano, che non piacciono le mie idee, ma se la contestazione diventa violenta non ci siamo.Noi abbiamo sempre contestato e sempre contesteremo la politica del sud, i falsi invalidi, i falsi forestali e tutti quelli che vivono di assistenzialismo”. Sull’immigrazione Salvini ha spiegato: “Non ritengo che i finanziamenti ricevuti dall’Italia dal fondo Frontex negli anni passati possano rappresentare una sorta di do ut des rispetto all'accoglienza sfrenata alla quale stiamo assistendo. L'accoglienza alla Alfano non va bene. Ormai li si chiama genericamente migranti, ma non è così. Diciamolo che sono immigrati clandestini e soltanto alcuni di loro otterranno il visto di richiedente asilo”
Ieri mattina il leader della Lega ha fatto un giro per il mercato del pesce. Poi via verso la provincia di Palermo, per prendersi altri insulti.