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26/05/2015 06:35:00

A Trapani il debutto del movimento Cives in una sala gremitissima. Ecco com'è andata

 Trovarsi in una sala stracolma di gente, il pomeriggio di una domenica di maggio, in una città come quella di Trapani, che un logoro stereotipo la dipinge abulica e refrattaria a qualsiasi iniziativa politica, crediamo sia il migliore biglietto da visita che un neonato movimento possa offrire al suo debutto. Stiamo parlando di Cives, un movimento che si è intestato l’impegnativo acronimo che sta per “Cambiamo Insieme Volti & Sicilia”. Davanti ad un pubblico attento e partecipe ha presentato idee, progetti e volti trasmettendo agli astanti l’immagine di una organizzazione niente affatto estemporanea o, come spesso accade per taluni movimenti, dal sapore goliardico. E, se è vero che è la prima impressione quella che conta, diciamo senza remore che si sentirà parlare molto di questi giovani professionisti, e non comprendiamo come mai l’evento sia stato pressoché oscurato dai mezzi di comunicazione locali. Una compagine politica giovane e combattiva con la quale le altre forze dovranno per forza di cose misurarsi. Ci è sembrata infatti un’organizzazione ben strutturata, con organismi dirigenti consapevoli e preparati, dotata di un Consiglio direttivo, designato democraticamente dall’assemblea dei soci. Roba di non poco conto di questi tempi. Alla guida del movimento, nella qualità di segretario c’è Piero Spina, 41 anni, sposato, un figlio, funzionario, già vicesindaco e consigliere comunale a Santa Ninfa, con ascendenze culturali/politiche che si rifanno alla socialdemocrazia classica, residente ad Erice e con l’ambizione di andarne a ricoprire la prima carica. Il presidente invece è l’avvocato Giuseppe Caradonna, candidato sindaco di Trapani alle ultime amministrative. Altri componenti del direttivo sono Fabrizio Malato e Armando Stinco, vicesegretari, Liliana Campaniolo , Massimiliano Gervasi, Giuseppe Spagnolo, Salvatore Galluffo e Bruna Arceri. Ma tante altre sono le persone coinvolte in prima persona. Il Movimento risulta infatti suddiviso per macro aree con i relativi responsabili. Sono nominati dal Consiglio direttivo. Li elenchiamo tutti per dare al lettore un’idea più precisa di cosa si sta parlando. Si tratta di: Marco Siragusa (Responsabile Cultura e Scuola di formazione Politica), Giuseppe Caradonna (Responsabile Ambiente e Territorio), Filippo Mangiapane e Deborah Caradonna (Responsabili Salute e Sanità), Claudia Li Causi, Aldo Grammatico e Manuela Mancuso (Responsabili servizi sociali), Liliana Campaniolo e Giuseppe Barbera (Responsabili Eventi Arte e Spettacolo), Elia Palmeri, Fabio Di Bono e Livio Di Bono (Responsabili Turismo), Matteo Maltese (Responsabile Sport) Alessandro Caruso e Antonino Grasso (Responsabili Attività Produttive), Simona Licata (Responsabile Comunicazione), Bruna Arceri (Responsabile Rapporti Istituzionali Comune di Trapani), Paolo Piccirillo (Responsabile Rapporti Istituzionali Comune di Erice), Giuseppe Impellizzeri (Responsabile Logistica). “Cives – aveva dichiarato Spina alcuni mesi addietro– nasce per volontà di circa 100 persone, di diversa matrice sociale ed esperienza politica, e dall’esigenza di dare vita ad uno spazio politico e culturale che resti in contatto con i cittadini, aperto alle loro idee, competenze ed esperienze” per attivare “processi di rinnovamento della politica”. Di passi in avanti notevoli ne sono stati fatti da allora. Il risultato lo hanno potuto constatare quanti sono riusciti a trovare un posticino, anche in piedi, nell’affollata sala del Krystal. Ce lo conferma lo stesso segretario Piero Spina. “Dopo la registrazione del Movimento a giugno dello scorso anno era necessaria un’uscita pubblica per dire chi siamo, per spiegare qual’è il nostro progetto. “- ci dice l’aspirante sindaco- “Ad oggi abbiamo fatto due Assemblee dei soci, abbiamo eletto il Consiglio Direttivo, composto da nove persone, che in dieci mesi di vita si è riunito almeno 40 volte.” Un Movimento per produrre e sviluppare politiche per il territorio, progettualità, ma anche un’azione di controllo chiara, vigorosa e robusta, queste le intenzioni. E lo farà avvalendosi prevalentemente delle prestazioni professionali volontarie e gratuite dei propri iscritti, portando avanti una solida azione di indirizzo, mettendo al centro sempre la questione morale, la coerenza, l’analisi dei problemi e delle risorse e l’elaborazione programmatica ispirata a valori democratici. Un progetto ambizioso, come si vede. Ne è consapevole, l’ex segretario provinciale del PSI, quando sottolinea: “Tutti noi ci sentiamo una responsabilità che pesa come un fardello sulle nostre spalle, per scrollarcela di dosso dobbiamo essere in grado di interpretare i bisogni dei cittadini e rifuggere da una politica che li abbandona al loro destino. Se permetteremo ancora questo, anche noi saremo complici! Questo cambiamento passa da noi.” Anche se ad alcuni la manifestazione è sembrata essere come una sorta di tacito cambio di consegne con l’uscente sindaco di Erice, Giacomo Tranchida, Piero Spina non smentisce, ma va oltre affermando che “a Erice, come a Trapani, e nelle altre città della provincia battaglieremo con le armi di cui disponiamo, la forza delle nostre idee, la nostra voglia di dare un contributo reale ed essere parte attiva di un processo di crescita cui questo territorio non può sottrarsi.” Rincara la dose Fabrizio Malato, architetto, quando ci dice di essere assolutamente “coscienti coscienti che è finito, è decaduto, è obsoleto il concetto di fare politica senza la concreta visione del reperimento delle risorse finanziarie europee. Risorse che molto spesso si perdono per inefficienza delle Amministrazioni che incuranti dei progetti di programmazione finanziaria fanno sì che i che i fondi messi a disposizione dalla comunità europea tornino indietro a Bruxelles (circa il 40/50 %). La denuncia è dell’Eurispes. Siamo il paese meno “virtuoso” in questa particolare classifica. Peggio di noi solo Romania e Croazia. E come dargli torto! Malato, indignato, denuncia che “I dati Eurispes sono tra il ridicolo ed il vergognoso. Siamo tra i maggiori contributori di fondi in Eurozona ma siamo tra i peggiori usufruitori. Ma non perché a Bruxelles sono cattivi. Perché noi non siamo organizzati e non siamo all’altezza”. Preferisce invece i toni elegiaci l’avvocato Salvatore Galluffo : “Viviamo, infatti nel posto che artisti d’ogni tempo, saggi, conquistatori e conquistati, politici ed amministratori attuali, sanno essere una delle più belle e ricche regioni del mondo. La unicità della sua posizione nel mediterraneo, delle sue risorse naturali è risultata appetibile, però, soltanto a sfruttatori ciechi. Ciechi loro e noi che abbiamo sopportato. E’ doloroso che una terra così possa essere svuotata dal suo interno nel silenzio e nell’ignavia del popolo.” Per Fabio Di Bono, operatore turistico, occorre avere “la consapevolezza che il nostro territorio ha delle potenzialità turistiche eccezionali, infatti con l'avvento di ryanair abbiamo investito in strutture ricettive, ristoranti, autonoleggi e quant'altro possa dare servizi ed ospitalità .La vera scommessa adesso sarebbe studiare un piano per far maturare definitivamente la destinazione riviera trapanese, ma manca un progetto a medio e lungo termine che possa dare un futuro concreto al territorio”. Per Giuseppe Spagnolo, consigliere comunale di Erice aderente a Cives, le priorità sono il cattivo stato della viabilità, e dei trasporti, in quanto “la politica a livello nazionale negli anni ha totalmente abbandonato il sistema ferroviario della Sicilia rendendolo un sistema obsoleto e infruttifero. E’ impensabile che su 1440km di ferrovia, solo 64 km hanno il doppio binario , come pure è assurdo che non esiste un collegamento ferroviario con l'aeroporto”. Molto interessante e molto applaudito, quando l’uditorio si è reso conto delle proposte innovative avanzate, è stato l’intervento di Deborah Caradonna. Con una laurea in fisioterapia, si è soffermata sul diritto dei cittadini alla salute, sulla buona qualità della vita dal punto di vista della riabilitazione, sulla prevenzione delle disabilità, sulla necessita di investire in risorse umane e strutture finalizzate al recupero di finanziamenti. Tutte cose queste, che, alla fine, producono non solo risparmio in termini previdenziali e assistenziali, ma anche una profonda riqualificazione del territorio. Parlando del settore Assistenziale Geriatrico ha detto che “si pensa erroneamente che un anziano non autonomo o con gravi carenze cognitive, richieda solo di essere accudito con Igiene, Nutrimento, Medicine. Invece va stimolato, valorizzato, riconosciuto e rispettato fino al suo ultimo istante di vita come Persona, sia dal punto di vista motorio che cognitivo, anche se con delle abilità minime. Pertanto chi ha in cura un anziano, (famiglia, medico di base, geriatra) non può trascurare l’importanza dell’affidamento a strutture che si avvalgano di un’intera equipe, con figure specialistiche diversificate, per la presa in carico globale.” Denunciando anche serie carenze strutturali in campo Riabilitativo nel nostro territorio, tra queste “domina la mancanza di Vasche per l’Idrokinesiterapia “. E con una visone nuova, infine, della risorsa “mare”. “Tra il Comune di Trapani e il Comune di Erice abbiamo un vasto litorale dove si evidenzia la mancanza di un Lido Pubblico, fruibile da parte di chi ha delle difficoltà motorie o sensoriali, che preveda bagnini in grado di sostenere le disabilità, avvalendosi ove necessario di sedie Job oHippocampe con adeguate passerelle, o percorsi sensoriali”. Armando Stinco ha comunicato all’assemblea la singolare iniziativa che ha definito “Cinetica". Si tratta, ha detto, di un “progetto nato dall'incontro sinergico fra Cives ed il maestro Michele Fundaró, pensandolo come strumento per condividere con la cittadinanza un momento di riflessione sul rispetto delle regole di buon comportamento urbano. Con Cinetica, quindi, Cives vuole "parlare" in modo semplice, ironico -a tratti umoristico -con la ‘provincia’ tutta, attraverso la realizzazione di brevi "clips" video dal contenuto sociale e civico.” L’arduo compito di affrontare lo scottante tema della gestione rifiuti è toccato a Giuseppe Caradonna, già assessore di punta nella prima Amministrazione Tranchida, (sono in molti a ricordare un loro scontro estivo al calor bianco). Senza mezzi termini,

ha definito il contesto in cui viviamo molto preoccupante. La Sicilia ha una bassissima percentuale di raccolta differenziata, ha ricordato. Appena il 10 % . Tutto il resto va in discarica.

Il sistema rifiuti è basato su discariche – soprattutto private – non in linea con gli orientamenti più moderni; impianti di compostaggio che non funzionano ; una gestione del percolato molto complicata ( per usare un eufemismo ) ; difficoltà di avvio delle SRR ( società d’ambito che dovrebbero sostituire gli ATO ) . Ed in tutto ciò non mancano, ovviamente, i timori, più che fondati , di infiltrazioni mafiose.”

Da un paio di settimane la discarica di contrada Borranea, ormai satura , è stata chiusa ed i rifiuti prodotti vengono conferiti nella discarica di Siculiana , nell’agrigentino, con costi elevatissimi. L’autorizzazione del governo regionale, per il conferimento dei rifiuti a Siculiana, scadrà il prossimo 31 maggio. Mentre la discarica di Borranea non verrà riaperta prima del prossimo mese di settembre. Uno scenario apocalittico, a dir poco. Ma, oltre a lanciare l’ accorato allarme del pericolo di “un‘estate con cassonetti colmi e spazzatura per le strade” con l’impossibilità di “ discutere di adeguata accoglienza turistica se le nostre strade e le nostre coste saranno sommerse dai rifiuti.” Caradonna ha indicato anche le soluzione. “Occorre, - ha ribadito con forza- superare l’anomalia data dal fatto che, mentre , da un lato , nei comuni dell’agroericino, si fa la differenziata porta a porta, dall’altro, nel comune di Trapani (che dovrebbe essere il comune capofila ) ci si imbatte in un vecchio sistema di gestione dei rifiuti .” Piero Spina pensa in grande e crede molto nel futuro di Cives. “Ad Erice – ci dice- “abbiamo fatto un accordo serio, rispettoso e forte con altre forze movimentiste, con l’intento di determinare insieme a loro un programma di governo del territorio agro ericino.In tal senso abbiamo scritto il regolamento per le primarie di coalizione, che presenteremo alla stampa nei prossimi giorni. A Trapani e in altre città abbiamo avviato dei ragionamenti con altre forze movimentiste e con alcuni partiti, vedremo in futuro di trovare dei collegamenti sulle questioni politiche più importanti.” Per l’immediato, l’attività si caratterizzerà sul piano sociale. Nel mese di giugno organizzeranno “la Giornata della prevenzione dentale”. I Medici odontoiatrici, simulando dei giochi insegneranno ai bambini come e perché occorre preservare e mantenere una sana e corretta igiene dentale. Prima che arrivi l’estate daranno vita ad un torneo di calcio legato al delicato problema dell’integrazione razziale. Tramite il sito internet Si aprirà un incontro e confronto permanente con i cittadini. ascoltando i problemi dei commercianti, le difficoltà della marineria e degli agricoltori, e riportare le loro istanze alle amministrazioni. Come si vede i propositi e le intenzioni sono encomiabili, il percorso sarà arduo. Le difficoltà non mancheranno. E anche le critiche. A qualcuno, ad esempio, non è andato giù la presenza di tanti politici e sindaci. Ad altri, quella di Bartolo Pellegrino, il "leone di Guarrato", come certa stampa amava definirlo nei tempi della gloria. Oggi sarebbe visto come un inopportuno convitato di pietra. Una cosa è certa. La discesa nell’agone di Cives è stata una novità assoluta nell’asfittico scenario politico provinciale attuale. Ci è sembrato cogliere un fresco alito di primavera, mentre imperversano i venti impetuosi dell’antipolitica. E’ uno dei motivi perché ce ne stiamo occupando ampiamente.

Franco Ciro Lo Re