Non so chi sia questo dott. Giacomo Laudicina, rispondo a Lui e non agli altri, seppur più famosi, che meritano soltanto la mia compassione e solidarietà. Non sarà certo quello che conosco io che, per quanto mi ricordi, era un militante convinto della sinistra radicale di questa città. Vero è che ormai tutto è possibile e che tutto abbiamo visto in questa campagna elettorale, ma non credo sia lo stesso; sarà qualcuno in cerca di notorietà e pensa di poterlo fare a mie spese. Per quanto riguarda il “contratto sociale di Grillo”, a parte le considerazioni su una pratica odiosa e vergognosa che si fa in campagna elettorale sulle questione delle tasse, facendo leva sul bisogno delle persone pur di avere un voto in più, ho semplicemente affermato la verità. La cosiddetta sanatoria per i tributi fino all’anno 2002, l’ha fatta la Giunta Galfano nel 2003 senza fare sconti sull’imposta, ma agendo solo sulla riduzione di sanzioni e interessi. La maggior parte della gente ha a suo tempo pagato e quelli che non l’hanno fatto, non lo faranno più perche il tributo è abbondantemente prescritto (sic). Ma aldilà di ogni considerazione tecnico/giuridica, vi sembra seria e possibile una sanatoria di tributi locali proposta oggi per i tributi di dodici e più anni fa? Penso proprio che Cetto la Qualunque non avrebbe avuto il coraggio di farla. Non ho personalmente detto, poi, che la seconda proposta del contratto sociale sia illegittima o inattuabile. Non mi va di scendere nel particolare tecnico, difficile da capire per il dott. Laudicina, ho semplicemente detto che andrebbe a svantaggio di altre voci di bilancio che subirebbero una riduzione, soprattutto quelle del comparto assistenziale. In buona sostanza, toglieremmo risorse ai servizi sociali e a tutti i cittadini che ne beneficiano, a vantaggio di coloro che non hanno pagato le imposte. Il regolamento sui servizi sociali, inoltre, già consente oggi lo sgravio delle imposte per le persone meno abbienti. Resta il fatto, in conclusione, che ogni proposta di queste ha un costo per la collettività generale ed ha bisogno di una copertura finanziaria che non credo sia possibile viste le condizione del bilancio comunale. Per quanto riguarda la questione dei derivati, invito il dott. Laudicina a leggersi quello che ha scritto a suo tempo la Corte dei Conti su Marsala e, soprattutto, quello che scrivevano i più autorevoli quotidiani finanziari, elogiando quei comuni che avevano fatto ricorso a queste operazioni. In alcuni enti questi strumenti furono avviati con superficialità e dolo da parte dei dirigenti, che hanno poi pagato per la loro avventatezza. Non fu il caso di Marsala che prima affidò un incarico esplorativo ad un soggetto terzo e poi fece una gara Europea vinta dalla Deutsche Bank. Lo strumento era tutt’altro che speculativo e la stessa Corte dei Conti afferma che in tutta la durata del contratto il Comune avrebbe potuto beneficiare degli effetti positivi dell’operazione. Nessuno di noi e nessuno al mondo poteva prevedere, come non ha previsto, la bolla finanziaria mondiale che si è verificato dopo pochi anni. Non lo avevano previsto le maggiori agenzie mondiali, gli stati più importanti al mondo, le regioni ed i comuni più grandi di noi che avevano attinto a piene mani a questi strumenti, consigliategli dai loro consulenti finanziari. Non lo avevano previsto la maggior parte degli Enti di Previdenza delle Professioni italiane che su queste operazioni hanno pagato prezzi altissimi. Non era il caso di Marsala, che non ha mai rischiato di andare in default. Come vede, caro sig, Laudicina, ero in buona compagnia con le più alte autorità finanziarie nazionali, europee e mondiali e tutti insieme non abbiamo pensato allora di telefonare a Lei per un consiglio. Continui, dunque, ad aver fiducia di negli amministratori per bene e competenti come sicuramente saranno Alberto Di Girolamo e Agostino Licari.
LEO GIACALONE