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15/07/2015 06:40:00

Marsala, è arrivata la tassa sui rifiuti. E le bollette sono sempre più pazze

13,30 - Scade domani, 16 luglio, il termine per il pagamento della prima rata TARI (tassa rifiuti). Per le famiglie, la quota fissa della tariffa è determinata dalla superficie dell'abitazione; mentre la quota variabile è in relazione al numero degli occupanti, come risulta all'Anagrafe comunale alla data del 1° gennaio dell'anno di riferimento (in questo caso il 2015). Su questo punto, la variazione più ricorrente riguarda i familiari conviventi che - per motivi di studio o lavoro – risiedono in altro Comune. In tal caso, come prevede il Regolamento, occorre dimostrare con idonea documentazione (atto di proprietà, contratto di locazione...) la permanenza fuori Marsala per almeno 9 mesi. A tal proposito, in questi giorni si registra una notevole affluenza all'AIPA da parte di quanti hanno figli universitari fuori sede. Ebbene, l'Amministrazione comunale – di concerto con l'AIPA – rende noto che non c'è alcuna urgenza a presentare la relativa documentazione giustificativa che dà diritto alla riduzione della TARI. Tale documentazione può essere presentata entro la scadenza della seconda rata (16 settembre). 

07,00 - Tari, maledetta Tari. Come fa disperare i cittadini marsalesi, questa strana, costosa, e spesso ingiusta, tassa sui rifiuti che ogni anno cambia nome. Ma la sostanza è sempre quella: pagare, tanto, e sorridere poco. Perchè le lamentele dei cittadini sulla tassa sui rifiuti sono quelle che derivano dal confronto tra il costo e la qualità del servizio. Pessimo, per la maggior parte. Anche se spesso il cittadino ci mette del suo per peggiorare le cose. Allora eccole qui le cartelle della tassa più odiata dai marsalesi che sono arrivate in questi giorni. La prima rata scade domani, 16 luglio, e per molti è stata una bella batosta. Anche perchè ci sono tante cartelle pazze a Marsala, con errori di calcolo, dal numero dei componenti del nucleo familiare, alle agevolazioni non calcolate. E in questi giorni lo sportello dell’Aipa, l’agenzia che si occupa della riscossione della tassa, è stato preso d’assalto. Come ogni anno, ci sono code interminabili in via Verdi, negli uffici dell’Aipa. Molte lamentele riguardano le agevolazioni per quei nuclei familiari che , ad esempio, hanno un figlio che studia fuori sede e che per la maggior parte dell’anno non risiede a Marsala. Lo scorso anno il consiglio comunale ha approvato un aggiustamento al regolamento proprio su questo punto, per permettere alle famiglie di non pagare la spazzatura per chi, effettivamente, non ne produce in città. Basterebbe dimostrarlo con il contratto di affitto nella città in cui studia il figlio. Il risparmio, per fare un esempio, per un nucleo familiare di 4 persone che passa a 3 sarebbe di 70-80 euro, per una casa di medie dimensioni.
Ma il regolamento e la sua applicazione da parte dell’Aipa ha creato qualche problema ai cittadini.
Il regolamento prevede che "...per i soggetti dimoranti, per motivi di studio o lavoro, in comune diverso per ottenere la riduzione del numero degli occupanti è necessario dimostrare attraverso comprovata documentazione la permanenza presso tale comune (atto di proprietà/contratto di locazione, utenze e dichiarazione TARI intestata al soggetto da scomputare nel comune di domiciliazione) per almeno 9 mesi all’anno."
La cosa però non piace, ad esempio, a Mario Ragusa: “Quindi secondo queste menti meravigliose, roba da premio Nobel , le famiglie sottoposte già a gravosi esborsi dovrebbero sobbarcarsi il pagamento della doppia tassazione sui rifiuti perché eventualmente non si superano i nove mesi?”. Ragusa sottolinea anche la contraddizione con l’ospitalità data alle badanti, ad esempio.”Se per puro caso una famiglia ospita in casa una badante allo scoccare dei sei mesi deve pagare la quota variabile per l'ulteriore persona presente nell'abitazione, l'Art. 32 comma 4 ‘Devono comunque essere dichiarate le persone che non fanno parte del nucleo familiare anagrafico e dimoranti nell’utenza per almeno sei mesi nell’anno solare, come ad es. le colf che dimorano presso la famiglia.’” Per Ragusa “le riduzioni o le maggiorazioni al limite devono essere computate mese per mese di assenza o di presenza dal nucleo familiare, diversamente diventa una rapina anche in considerazione del pessimo servizio erogato , e questo lo potete constatare andando in giro per la città”.
Sulla questione Tari è intervenuto anche il Meetup del movimento 5 stelle.
 

“Dopo aver accertato che la percentuale di raccolta differenziata è così bassa da poter definire il servizio semplicemente fallimentare, in questi giorni i cittadini marsalesi si stanno imbattendo in un altro grave problema: gli importi calcolati per la tassa sui rifiuti dall'A.I.P.A. non tengono conto di eventuali variazioni avvenute al nucleo familiare precedentemente comunicate agli uffici comunali, a svantaggio di chi per rimediare all'errore è costretto ad affrontare un "viaggio della speranza" presso gli uffici dell’A.I.P.A.. Nell’era dell’informatizzazione, basterebbe un controllo incrociato con l’anagrafe comunale per risolvere il problema ma a Marsala le cose più semplici sono le più difficili da attuare! Viene da chiedersi chi sia il responsabile alla vigilanza del rispetto degli accordi contrattuali con l’Agenzia Italiana per le Pubbliche Amministrazioni: chi pagherà per questo disservizio alla cittadinanza? Chi rimborserà i cittadini per il tempo sprecato in coda per la rettifica di qualcosa che magari era già stato comunicato in precedenza? Sicuramente qualcuno continuerà a pagare il pessimo servizio fornito dall’agenzia e saranno i marsalesi a farlo!”

Il MoVimento 5 Stelle di Marsala chiede all’amministrazione comunale di fare chiarezza su questa vicenda, “individuare le responsabilità e valutare se sussistono le condizioni per l’applicazione di eventuali penali nei confronti dell’A.I.P.A.. Inoltre, se necessario, posticipare la scadenza della prima rata d’acconto della TARI per permettere ai cittadini di regolarizzare le loro posizioni”.
Maledetta tari, così costosa, e così bizzarra.