Tgr Sicilia va verso l’accorpamento con Sardegna e Abruzzo. Nel piano di risparmi della Rai, in pratica, le tre sedi regionali, non si capisce bene in base a quale criterio geografico, dovrebbero essere presto accorpate in un’unica sede Rai. Chissà cosa hanno in comune Catania con Teramo, Oristano con Siracusa. Oppure Pescara con Enna.
L’indiscrezione viene dalla Sardegna. La denuncia arriva dal capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale sardo, Pietro Pittalis, annunciando di aver depositato un’interpellanza al presidente della Regione Francesco Pigliaru e all’assessore dell”Istruzione e dell’Informazione Claudia Firino, affinché riferiscano quali misure la Giunta regionale intende adottare “al fine di evitare che la proposta in oggetto venga approvata“.
“E’ necessario bloccare questo processo di accentramento irresponsabile che si sta verificando in Sardegna: dopo i Tribunali, i posti di Polizia, le Poste, è il turno dell’informazione, ma così facendo si elimina la voce dei sardi”, spiega Antonello Peru, primo firmatario dell”interpellanza, che sulla soppressione della sede Rai sarda non ha dubbi. Chissà cosa pensano invece i politici siciliani…
La riforma della Rai è uno dei prossimi impegni in agenda per il governo Renzi. Sulla riforma della Rai, all’esame del Senato, non ci dovrebbero essere grossi problemi, come si spiega nella maggioranza, visto che «è stata resa soft a sufficienza» per essere accettata anche dai palati più critici del centrodestra. O, per dirla con il senatore della Lega Johnny Crosio, essendo stata trasformata di fatto in «una Gasparri bis» (dimostrando «come il Patto del Nazareno sia più vivo che mai»), potrebbe incassare più voti del necessario senza dover ricorrere alla fiducia.