17,10. Niente da fare. Neanche oggi sono state assegnate le deleghe agli assessori. Il nodo è sempre quello, Enzo Sturiano. Cosa fa? Si dimette, non si dimette? Sta tentando di imporre un nome a lui vicino. Domani o la prossima settimana si dovrebbero distribuire le deleghe. Ma non è dato sapere se con o senza Sturiano. Se il presidente del consiglio comunale manterrà la doppia carica. Intanto sulle commissioni, dopo il pasticcio combinato dalla maggioranza per gli Affari Generali, si è definita la presidenza della seconda commissione, quella su Sport, Turismo, Pubblica Istruzione. Anche questa è una di quelle commissioni più desiderate. Ad aggiudicarsi la presidenza il consigliere più votato del Pd Calogero Ferreri, che nei giorni scorsi aveva rifiutato di candidarsi a presidenze "pur avendo i titoli essendo il più votato per non sottostare a giochetti politici". Ora è arrivata, però. La vice presidenza va a Nicoletta Ferrantelli di Forza Marsala, quindi opposizione.
13,00 - Volano stracci nella maggioranza. E' stata eletta vice presidente della commissione Affari Generali (che è quella che si occupa dei regolamenti, ad esempio) Eleonora Milazzo, Udc, opposizione. 4 voti per la Milazzo, 3 per Marrone, 3 bianche una nulla. "Si evidenzia una maggioranza sfilacciata dal voto di oggi", dichiara Letizia Arcara, consigliere comunale del Psi, che doveva essere il presidente votato dalla maggioranza. "Non abbiamo fatto accordi trasversali, hanno fatto tutto loro", dice Giovanni Sinacori dell'Udc, "se prima dicevamo che la maggioranza era all'ossigeno adesso sono alla canna del gas. Chiederemo al sindaco di venire a riferire a Sala delle Lapidi".
12.20 - Quali dimissioni. Sturiano non si muove. L'ultimo retroscena è che il presidente del consiglio comunale non è intenzionato a lasciare la poltrona di assessore. Anzi, rilancia. Vuole che si assegnino le deleghe, così da blindare la giunta. Per questo ancora agli assessori non è stato assegnato alcun ramo da dirigere. La situazione è bloccata da tre settimane, da quando Sturiano è stato eletto presidente del consiglio comunale. Tutti si aspettavano le sue dimissioni o un avvicendamento pacifico in giunta. Ma è rimasto tutto bloccato. Forse non ci sarà un nuovo assessore, che sarebbe stato di volontà del sindaco. O Di Girolamo farà la mossa di forza e “poserà” Sturiano, anche contro la sua volontà. Dal Quartiere Spagnolo dicono che le deleghe potrebbero assegnarsi domani o all'inizio della prossima settimana. Ma è già da giorni che si parla di un'imminente svolta.
12.00 - La minoranza si prende anche la vicepresidenza della commissione Affari Generali, tra le più ambite. Vice presidente è Eleonora Milazzo del gruppo Udc. La maggioranza non ha trovato l'accordo neanche questa volta.
11.20 - Non c'è solo la fase di stallo nella giunta, ma anche la maggioranza in consiglio comunale è sempre più confusa e spaccata al suo interno. In queste ore si stanno definendo le ultime presidenze di commissioni. E pochi minuti fa è stato eletto presidente della prima commissione (Affari Generali) Ivan Gerardi, della minoranza. La proposta della maggioranza era quella di nominare Letizia Arcara, Psi, ma non c'è stato l'accordo interno ai 7 consiglieri comunali di maggioranza che partecipano alla commissione (l'opposizione ne ha 4). A Gerardi sono andati 6 voti (quindi 2 della maggioranza), alla Arcara 4 e una bianca. Una spaccatura interna cominciata già il primo giorno di consiglio comunale, con l'elezione di Enzo Sturiano a presidente del consiglio. Continuata poi con le spartizioni delle commissioni. Una calda estate, insomma, per Pd e soci.
6.30 - L'elezione di un pontefice è cosa ben più semplice, pare di capire, della composizione definitiva della giunta Di Girolamo a Marsala. E' tutto bloccato, sulle deleghe, ma soprattutto sul nuovo assessore che dovrebbe sostituire Enzo Sturiano.
Dovrebbe essere un tecnico scelto dal sindaco, come fatto per Clara Ruggieri. Lo va dicendo in giro da settimane, lui e i suoi più stretti collaboratori. Come da giorni si prevedeva la fumata bianca per ieri, al ritorno del sindaco da Roma dove Di Girolamo ha partecipato alla premiazione della Selezione del Sindaco.
Non c'è stata alcuna nomina, nessuna delega assegnata.
La questione, andata avanti per settimane, è semplice ma ingarbugliata allo stesso tempo. Fatta di veti incrociati e accordi pre-elettorali fatti nelle segrete stanze palermitane e che adesso generano la fase di stallo.
Sturiano, eletto presidente del consiglio comunale tre settimane fa, dovrebbe dimettersi da assessore e liberare un posto in giunta. Dovrebbe. Ma non lo fa perchè vuole che il suo posto venga preso da una persona riferibile al suo movimento, come si è stabilito a Palermo quando si è siglata l'alleanza. Retroscena che emergono in un pomeriggio che si sarebbe dovuto concludere con la fumata bianca. Niente. La giunta si è incontrata, ma è stata una riunione tecnica. Non politica. Non si è deciso neanche sulle deleghe. Perchè il problema è a monte. Sturiano tenta il braccio di ferro, vuole un suo nome in giunta. E il nome è quello di Ginetta Ingrassia, consigliere comunale anche lei. Se nominata assessore la Ingrassia dovrebbe dimettersi da Sala delle Lapidi per far entrare in consiglio Davide Parrinello, arrabbiato dalla fase di stallo. E pare essere proprio Parrinello, per certi aspetti, il nodo. Perchè Parrinello ha un patto con Paolo Ruggirello, deputato regionale e supervisore, assieme a Baldo Gucciardi, dell'accordo tra Sturiano e Di Girolamo. Parrinello aspira a diventare il nuovo pupillo di Ruggirello e tentare la scalata. Questo pare essere uno degli elementi del braccio di ferro tra Sturiano e il sindaco. Un patto la cui portata sembrava scemata dopo l'elezione di Sturiano allo scranno più retribuito di Palazzo VII Aprile.
Alberto Di Girolamo però, non si muove, non vuole Ginetta Ingrassia in giunta. Troppo vicina all'ex sindaco Giulia Adamo dalla quale Di Girolamo ha sempre detto di voler essere discontinuo. Ingrassia ha difeso l'ex sindaco in ogni occasione in consiglio comunale e fuori. E per Di Girolamo un suo ingresso in giunta sarebbe prestare il fianco alla minoranza ma soprattutto alla disomogenea maggioranza che lo sostiene in consiglio. Dall'elezione di Sturiano alla presidenza del consiglio il sindaco ha fatto sapere semplicemente che l'eventuale sostituto sarebbe stato scelto da lui. Un tecnico, senza nessuna etichetta di partito, sulla stessa linea di Clara Ruggieri. Però si potrebbe profilare lo scontro diretto con Sturiano: “posarlo” direttamente e sostituirlo senza tenere conto di “lottizzazioni” ed eventuali accordi pre elettorali. Negli ambienti vicini al presidente del consiglio si dice che lui, mister mille e passa preferenze, non aspetti altro. Sembra essere un gioco di forza. Un gioco, appunto, mentre le deleghe non vengono ancora assegnate, con consiglieri, di maggioranza e minoranza, e gli stessi dirigenti del Comune che si sono un po' rotti della storia del “lavoriamo assieme”.