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27/07/2015 06:45:00

Parco di Selinunte: se il Comune di Castelvetrano non paga, saltano gli spettacoli...

 E’ di circa 35 mila euro il debito del comune di Castelvetrano nei confronti della Regione Siciliana. Almeno per quanto riguarda gli straordinari dei dipendenti del Parco Archeologico per manifestazioni serali organizzate dal comune dal 2011 al 2014.

Il datore di lavoro è sempre la Regione, ma per gli straordinari al di fuori del normale orario di apertura, tocca a chi organizza gli spettacoli fare il relativo bonifico agli uffici regionali, che poi dovrebbero pagare i dipendenti.

Oggi, tra il personale, c’è anche chi avanza più di 1500 euro. Ecco perché 37 di loro hanno dato mandato all’avvocato Guido Marco Leonardi, per ottenere quanto dovuto: “Io non ce l’ho con nessuno, a me interessa soltanto tutelare i diritti dei lavoratori che rappresento. E’ da gennaio scorso che sono in contatto con gli uffici della Regione Siciliana per una soluzione bonaria della controversia attraverso una nota inviata anche per conoscenza al sindaco Felice Errante, alla quale però nessuno ha risposto”.

E’ per questo che gli spettacoli di quest’estate hanno rischiato di saltare in blocco. Almeno quelli organizzati dal Comune.

Si è parlato di “personale indisponibile”, puntando forse sul comodo concetto pregiudiziale del lassismo attribuito indiscriminatamente a tutti i dipendenti del Parco, al punto da togliere loro il diritto di chiedere quanto prevede la legge sulla retribuzione per il lavoro straordinario, così come per qualsiasi altra categoria lavorativa.

 

Insomma, i problemi non sono nati certo quest’estate. Ma l’emergenza si, dal momento che i dipendenti, stanchi di sentire le solite promesse, avevano deciso di non fare ore in più se prima non fossero stati pagati per il pregresso. Poi, pare che l’assicurazione da parte del Comune di effettuare i bonifici almeno per quest’anno, abbia fatto breccia in alcuni dipendenti che si sono convinti a prestare il proprio servizio. E’ stata dura. Una ricerca abbastanza disperata, che però all’ultimo momento ha permesso di tamponare il problema.

Sembrerebbe quindi che le colpe siano solo del comune di Castelvetrano e non della Regione Siciliana. Peccato però che i dipendenti non abbiano ricevuto nemmeno il pagamento dello straordinario relativo all’anno scorso, quando i grandi di Google affittarono il Parco Archeologico di Selinunte per la loro cena di gala. Allora Google diede alla regione 7 mila euro, cifra calcolata in base al tipo di utilizzo e durata dell’affitto. Certo, piccolo particolare, ne spesero più di 40 mila per pulizia e diserbatura che altri enti avrebbero dovuto svolgere.

Ma allora dove vanno a finire i soldi? Forse bisognerebbe riflettere sul fatto che ci sia un dirigente ogni nove dipendenti. E chiaramente lo stipendio del dirigente ha molte più probabilità di essere garantito in ogni sua forma, rispetto a quello del dipendente.

L’impressione è che alla base di tutto non ci sia soltanto l’elefantiaca burocrazia regionale o le casse in rosso del Comune, ma un sistema articolato in termini di clientele politiche. Un sistema per certi versi simile a quello dell’Ato Belice per la raccolta dei rifiuti dove a volte i lavoratori, stufi delle solite promesse e dei rimpalli di responsabilità su chi dovrebbe garantire i loro stipendi (nel loro caso non lo straordinario, ma mesi di ordinario che riguardano una situazione davvero poco paragonabile in termini economici), incrociano le braccia per la disperazione.

Ma il sindaco Errante, dopo la bufera che aveva messo in forse le rappresentazioni culturali al parco, evita di entrare nel merito di ciò che è successo e parla in modo generico di battaglia vinta, di lungaggini superate e di pessimisti di professione che saranno costretti a ricredersi:

"Come primo cittadino e come presidente dell’Associazione Teatri di Pietra Sicilia voglio esprimere la grande soddisfazione per l'ennesima battaglia vinta, anche se ad onor del vero quest'anno e' stato veramente difficile fronteggiare i mille problemi burocratici, i tanti ostacoli e le incredibili lungaggini che fino a meno di 24 ore dal via hanno rischiato di rimettere tutto in discussione- afferma Errante - sarebbe stata una delusione ciclopica se invece di favorire la fruizione dei siti archeologici si fosse mandato tutto a monte - continua Errante - oggi è giusto rivolgere un plauso a tutti coloro i quali si sono spesi, nessuno escluso per la messa in scena di una rassegna dall’alto contenuto artistico e culturale come Teatri di Pietra che, nel corso delle precedenti dieci edizioni ha visto esibirsi i più importanti artisti italiani ed internazionali. I detrattori e i pessimisti di professione saranno costretti a ricredersi".

 

Egidio Morici