Il gruppo consiliare di ABC – Alcamo Bene Comune, durante l'ultima seduta del consiglio comunale , ha presentato una proposta di delibera, mirata a sospendere il pagamento del gettone di presenza dei consiglieri e dell’indennità di carica del presidente del consiglio, da ora e per tutto il 2015.
La finalità della proposta è quella di diminuire proporzionalmente le aliquote delle imposte locali che il consiglio in questi giorni sta deliberando. Probabilmente per la prima volta negli ultimi anni, infatti, il bilancio verrà formulato con l'obiettivo di non sforare nuovamente ‑ per la quarta volta consecutiva ‑ il Patto di Stabilità che ha paralizzato ogni settore della vita amministrativa della città. ABC propone dunque di ridurre la tassazione a carico dei cittadini, già abbastanza vessati, suggerendo che sia la politica, unica colpevole della mala gestione e delle condizioni finanziarie disastrose, a dare un segnale forte alla cittadinanza; una proposta probabilmente impopolare tra i banchi del Consiglio comunale, che però si rivolge a quanti hanno davvero a cuore le sorti della nostra città, invitandoli a rinunciare alla loro indennità.
ABC coglie l’occasione per ringraziare il dott. Arnone per il dialogo proficuo al quale ci ha invitati: né maggioranza né opposizione, contano solo le buone proposte e noi negli anni ne abbiamo fatte in gran quantità, spesso trovandoci mortificati da dinamiche politiche miopi e da “regole” da vecchia politica. Per la prima volta, invece, a oltre 3 anni dal nostro insediamento in Consiglio Comunale, siamo stati chiamati in udienza nell’ufficio del sindaco, trovando nel Commissario straordinario un interlocutore attento e disponibile; abbiamo presentato alcuni nostri progetti per il risparmio della spesa pubblica, tra tutti quello sul fondo dirigenti da distribuire non più “a pioggia” ma legandolo agli obiettivi concreti raggiunti. Nel prossimo consiglio comunale presenteremo una nuova proposta sulla tassazione comunale sugli immobili, volta a garantire una maggiore equità fiscale legando l’aumento delle aliquote sulla prima casa alla capacità contributiva, principio tutelato dall’art. 53 della Costituzione.