Enrico Rizzi, il giovane segretario del Partito Animalista Europeo, denuncia ancora il Comune di Trapani e i Vigili Urbani del capoluogo dopo l'ennesimo cane investito e ucciso per strada.
Ecco come racconta i fatti Rizzi.
Investono un cane di media taglia e lo lasciano a terra agonizzante con il bacino rotto. La Polizia Municipale viene informata del caso ma nessuno interviene. "Non abbiamo pattuglie disponibili e comunque non sappiamo dove portare il cane" - è la risposta dell'operatore della Polizia Municipale. Mi reco sul posto, informato dell'accaduto, e mi rendo conto della necessità immediata di un veterinario. L'animale ha forti dolori, tenta di aggredire. È impossibile toccarlo. Così, chiamo la Polizia Municipale e chiedo un immediato intervento di un veterinario. Nulla da fare. Risposta negativa. L'animale muore dopo pochi minuti.
Il Capo della Segreteria Nazionale del PAE ha così chiesto l'intervento dei militari dell'Arma con una telefonata al 112. Sul posto in brevissimo tempo è arrivata una gazzella dei Carabinieri che ha constatato il decesso dell'animale. Poi scatta la denuncia di Rizzi.
Vi sono delle precise responsabilità di un'amministrazione incapace e negligente. L’onere della tutela del benessere degli animali d’affezione e la loro cura in casi del genere è demandata per legge al Comune (L.r. 15/2000; L. 281/1992; D.P.R.31.03.1979; Decreto dell'Assessore Regionale della Sanità n. 02825 Serv. 3 - I.R.V. del 13.12.2007, avente ad oggetto “Linee Guida per il controllo del randagismo”). Ho già sporto regolare denuncia per il reato di cui all'articolo 328 C.P. o per altro reato che l'Autorità Giudiziaria ritenesse di ravvisare nei fatti da me descritti a seguito di indagini. Bisogna perseguire penalmente i responsabili del Comune e/o del Comando della Polizia Municipale.