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25/08/2015 10:20:00

Fra cielo e mare a Lindau ecco Nolde

 A Lindau, Bodensee, Germania, nel museo locale, lungo le antiche mura urbane, fino al termine di agosto troverete una gemma dell’arte Espressionista: un’esposizione temporanea di Emil Nolde composta da un piccolo numero di opere preziose, di squisita originalità, che ha già raggiunto l’astronomica cifra di trentamila visitatori.
Vi è nella cornice di Lindau un carattere eroico, moderato ed eclettico: chic d’antan, golosa, gustosa, frizzante, la città vanta un bacino portuale solenne che sembra far eco all’entrata trionfale all’isola di Rodi, lì dove è sommerso il più noto colosso.
E’ questa forse la dimensione ideale di Nolde, gigante dell’arte, maestro raffinato di intimità complesse e tortuose in grado di coniugare grandiosamente naturale e umano sotto lo stesso cielo: di lasciar sfiatare il sentire sommerso in armonia contundente con il creato, proiezione e sistema di cuciture dell’anima, passionali, ambiziose, silenziose come fuoco sotto cenere fredda.
Figura ambigua, Nolde vantava un’indole indomita e contraddittoria: pittore degenerato eppure sensibile al Reich, venuto alla luce in prossimità della Danimarca, alla ricerca di luci d’Oriente estremo durante la maturità.
Nolde leggeva l’intima radice dell’esistere minerale, vegetale e carnale e la sua dimensione corposa, porosa e consapevole, la medesima che la città di Lindau, con indole subliminale, ambisce insinuare nei nostri occhi alle sue porte sull’acqua: mai collocazione fu più azzeccata per una mostra.
L’esposizione tedesca, curata da Roland Doschka, vanta oggi la presenza concentrata ma felice di dipinti, acquarelli e disegni e tocca i temi più significativi della produzione dell’artista, eseguiti con il tocco di uno sciamano d’Occidente, salvifico e terapeutico che lascia irrompere in superficie irruenza del colore e del tratto, grumosi magnetici e possessivi.
A Lindau, ancora per pochi giorni, fra cielo e mare, Nolde vi aprirà le porte dell’animo.

 

 

Francesca Pellegrino