Adesso la vogliono tutti, la Nave Romana trovata a Marausa 16 anni fa. E' quasi pronta dopo un lungo lavoro di recupero e a breve bisognerà musealizzarla. Portarla in un museo. Ma dove? Se la contendono, rinnovando le antiche rivalità, Trapani e Marsala.
Facciamo il punto. C'è questo relitto di epoca tardo romana trovata dal signor Di Bono poco lontano dalla costa di Marausa nel 1999. Assieme al relitto vennero trovati anche dei reperti che oggi si trovano al Museo Lilibeo di Marsala. La nave romana invece si trova dalle parti di Salerno, al momento, dove si sta completando un lungo intervento di recupero. Finito questo bisognerà metterla in un museo. E qui entra in gioco la diatriba Trapani-Marsala.
In vista della musealizzazione del reperto, a Marsala, tempo fa, è stato espropriato ed acquisito al Demanio regionale il Baglio Tumbarello-Grignani già collegato al Baglio Anselmi con un apposito passaggio coperto. L'idea sarebbe quella di collocare la nave a Marsala per creare un percorso contestualizzato con la Nave Punica già esposta al Baglio Anselmi e gettare le basi per un importante museo navale nel mediterraneo. Anche perchè recentemente nel mare di Marsala è stato scoperto un relitto che in caso di “estrazione” potrebbe unirsi a quanto c'è già al Lilibeo.
A sostenere la musealizzazione della Nave romana presso il Baglio Anselmi, sono stati il Soprintendente del Mare Dott. Sebastiano Tusa, l’Arch. Luigi Biondo Direttore del Museo Pepoli, il Soprintendete dei BB. CC. Arch. Paola Misuraca, e la dott.ssa Maria Luisa Famà Direttore del Museo Archeologico Lilybeo. E negli ultimi mesi è arrivata la benedizione dell'Assessore regionale ai Beni Culturali, Antonio Purpura.
A Trapani però non ci stanno. La nave è stata trovata Marausa, in territorio trapanese, e deve restare a Trapani. E' questo il motivo che spinge molte personalità trapanesi in questi giorni ad intervenire sulla questione.
Una battaglia di campanile che si rinnova.
Il consiglio comunale di Trapani nei giorni scorsi ha approvato un ordine del giorno per fare una seduta aperta di consiglio comunale sulla Nave Romana. Il consiglio comunale di Trapani ha fatto quadrato attorno alla proposta del consigliere Ninni Barbera, che ha definito “vergognosa la prospettiva di una musealizzazione a Marsala”.
Anche il consiglio comunale di Marsala ha approvato un ordine del giorno col quale si chiede al sindaco di attivarsi per sbrogliare ciò che c'è da sbrogliare per portare la nave a Marsala.
Di Girolamo dovrà attivarsi con i referenti politici altolocati. Da Gucciardi, a Ruggirello, ad Antonella Milazzo. Certo non gli farà piacere che il Partito democratico di Trapani è compatto, cosa che mai, per far restare la nave a Trapani.
“Il territorio ha un immediato, e futuro, interesse ad investire sulla cultura, ed il relitto ritrovato rappresenta un’imperdibile opportunità di investimento nel settore dei beni storici e culturali, meritevole di rappresentare punto di partenza per la fondazione di un nuovo polo di interesse”, dichiarano i democratici trapanesi.
E non farà piacere a Di Girolamo neanche la posizione di Paolo Ruggirello, alleato di governo e nuovo esponente del Pd. Ruggirello fa un passo indietro rispetto alle posizioni del passato, quando era convinto che la nave sarebbe dovuta andare a Marsala. Ora dice che quella di Marsala sarà una tappa provvisoria per la Nave Romana. E ne approfitta per sfidare il sindaco di Trapani Vito Damiano mettendo a disposizione il proprio lotto di terreno in cui sorgeva la casa abusiva abbattuta. Sarebbe lì, nella sua proprietà, la destinazione definitiva per la nave romana.
“La nave romana può rappresentare il punto di partenza di un piano di sviluppo della fascia costiera trapanese, che interessa le frazioni di Salinagrande e Marausa, con interventi mirati che il comune può fare. Il Sindaco Damiano ha più volte parlato di grande attenzione verso queste aree e oggi si presenta l'occasione per dimostrarlo. - dice Ruggirello,ricordando anche l'importanza di quest'area in quanto baricentrica fra due zone di riserva: lo Stagnone da un lato, le Saline dall'altro. “Marausa potrebbe essere l'anello di congiunzione di questa fascia costiera, lungo la quale, inoltre, sono previsti una serie di parchi che diventerebbero operativi con il piano regolatore. La trasformazione di questa frazione, che oggi rappresenta un buco nero, è a portata di mano”.
A Marsala intanto, oltre all'ordine del giorno votato in consiglio comunale su proposta di Arturo Galfano, tutto tace. Si aspetta di vedere come finisce questa storia, si è sicuri che la Nave andrà al Lilibeo. Occhio però, a non farsi fregare all'ultimo.