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01/09/2015 06:35:00

Beni culturali. Trapani, Marsala e Castelvetrano rischiano di perdere 7 milioni di euro Ue

 Dove andrà la nave romana trovata a Marausa 16 anni fa? Dovrebbe andare a Marsala, al museo Lilibeo Baglio Anselmi. Ma Trapani insorge: “No, è nostra”. Adesso, oltre i campanilismi, mentre Marsala e Trapani si fanno la guerra per la nave tardo romana, la nostra provincia rischia di perdere più di 7 milioni di euro di fondi già messi a disposizione dall'Unione Europea per musei parchi archeologici.
Mentre i nostri politici erano in ferie a metà agosto, la Regione Siciliana ha dovuto restituire allo Stato Italiano circa 22 milioni di euro che erano destinati alla riqualificazione di alcune aree archeologiche siciliane come quella di Neapolis a Siracusa, o le aree archeologiche di Ispica e Ragusa. Soldi UE per interventi che dovevano essere avviati entro il mese di dicembre di quest'anno ma che a causa delle lentezze burocratiche sarà impossibile assegnare.
Altri 11 milioni rischiano di tornare a Roma se non saranno spesi entro il mese di marzo del 2016. In questa fetta rientrano i fondi previsti per alcuni siti archeologici della Provincia di Trapani. Il Museo Anselmi di Marsala, rischia di perdere 3,6 milioni di euro, il Parco Archeologico di Selinunte 1,6 milioni di euro, e il Museo Pepoli di Trapani 2 milioni di euro. In totale sono 7,2 milioni di euro che rischiano di volatilizzarsi se non si dovessero rispettare le scadenze.
Qualche giorno fa il Consiglio Comunale di Marsala ha approvato un ’ordine del giorno sulla musealizzazione al Museo Archeologico Regionale “Lilibeo”, della nave tardo romana di Marausa per metterla, in buona sostanza, accanto alla Nave Punica e creare il Museo Navale più importante del Mediterraneo. A Trapani il consiglio comunale risponde che “è una vergogna” e in molti vorrebbero allocarla al Museo Pepoli. Polemiche di fine estate, giusto per cominciare a carburare in vista dell'autunno solitamente frizzante per gli scontri politici. Ma che senso ha fare le battaglie su dove portare la nave romana se poi, per inerzia della politica, si rischiano di perdere somme così elevate per i beni culturali?