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06/09/2015 10:00:00

Trapani. Liberali e Forza Italia all'attacco del sindaco Damiano (e di Fazio)

Liberali e Forza Italia all'attacco del sindaco di Trapani Vito Damiano. Il responsabile provinciale del Pli, Francesco Paolo Priulla, invita il sindaco ad ammettere "il fallimento" della sua amministrazione e a dimettersi. Ecco la lettera.

Caro Sindaco Damiano, credo che la sua sia la carica più bella e ambita tra tutte quelle elettive. Perché è soprattutto un attestato di stima e fiducia da parte dei cittadini che le affidano la gestione della loro vita sociale. Un uomo capace e illuminato deve fare il Sindaco. Gli altri facciano pure i parlamentari o i ministri. Lei sa bene che noi liberali abbiamo in tale considerazione il ruolo che occupa e il voto popolare che l’ha eletta che riteniamo sleale invocare le dimissioni di un sindaco strumentalizzandone gli errori, che tutti possiamo fare. Ma l’incapacità reiterata e continua – per di più sottolineata dagli stessi elettori che l’avevano ritenuta meritevole di considerazione – è imbarazzante sia per il sindaco incapace, sia per chi l’ha votato. Ecco perché le rimostranze corali dei suoi stessi elettori e la loro delusione annullano qualsiasi orgoglio e ambizione. La grandezza di un uomo – come noi liberali riteniamo lei sia – si misura da ciò che ha realizzato ma anche e soprattutto dall’umiltà con cui ammettere di non essere in grado di fare. Osservi la grandezza cui è assurto Benedetto XVI per essersi scusato della propria incapacità. Dimentichi, Sindaco, gli interessi di partito – tanto, è finita per tutti – e cerchi di salvare la sua reputazione. Pensi alla città di Trapani, alla sua famiglia di cui lei merita l’orgoglio, ai suoi figli che lo credevano un eroe. Non li deluda. Pensi anche al suo passato, che tutti ricordano glorioso e che non merita di essere sporcato da alterigia e ostinazione. Noi liberali le saremo vicino nella rivendicazione della sua dignità il giorno in cui ce la confermasse lasciando l’incarico a chi è più adeguato.

Forza Italia invece si occupa dei lavori al litorale di Trapani. E parla di concorso di colpe tra l'ex sindaco Fazio e Damiano per i ritardi nell'esecuzione dei lavori. Ecco cosa scrivino i forzisti trapanesi.

 

Apprendiamo della ripresa delle operazioni di gara per l’affidamento dei lavori per le opere a difesa della fascia costiera della litoranea nord di Trapani («lavori di ristrutturazione e completamento delle opere a mare a difesa del litorale nord della città e misure di salvaguardia e consolidamento della linea di costa retrostante»).
Rileviamo però che, nella disputa tra il sindaco Vito Damiano e l’ex primo cittadino Girolamo Fazio, ci sia una sorta di concorso di colpe.
I due finanziamenti in questione di 1.800.000 euro e 11.000.000 euro, infatti, sono stati concessi al Comune di Trapani dal Ministero dell’Ambiente (Ministro Stefania Prestigiacomo, presidente della relativa Commissione Antonio D’Alì) con decreto del 27 novembre 2008. Facendo due conti, anche abbastanza semplici, appare chiaro che i ritardi siano imputabili ad entrambi gli attori di questa vicenda i quali, tuttavia, continuano a rispedire le accuse al mittente: nella fattispecie a Fazio per un totale di 3 anni e 6 mesi (dal novembre 2008 al maggio 2012) e a Damiano di 3 anni e 4 mesi (dal giugno 2012 a settembre 2015).
Se il 24 settembre dovesse davvero aggiudicarsi questa gara, come ci auguriamo (sperando che non trascorra troppo tempo per l’effettivo inizio dei lavori) il Comune di Trapani ha avuto bisogno di 6 anni e 10 mesi per arrivare alla celebrazione della stessa, lasciando giacere nelle proprie casse questa importantissima somma. Una somma senza dubbio utile per la realizzazione di opere più che necessarie in una zona in cui il mare continua imperterrito la sua opera d’erosione.
Ma c’è chi preferisce le chiacchiere ai fatti. E nella volata di questa nobile gara d’inefficienza a chi ha perso più tempo, Damiano, sul filo di lana, ha ancora tempo per battere Fazio (o per farsi battere).