Gaspare Giacalone, sindaco di Petrosino, e appena eletto nel consiglio d'amministrazione dell'Ato Tp2, oggi SRR, che è la società di regolamentazione dei rifiuti. Copre mezza provincia di Trapani, da Petrosino a Castelvetrano. Se l'aspettava?
No, è stata una sorpresa.
Quello è regno di Cristaldi, il sindaco di Mazara.
Che non c'è più.
E c'è lei.
Non sono solo, ci sono anche i Comuni di Campobello e Santa Ninfa.
La pagano in più?
No, tutto a titolo gratuito.
Come mai questa rivoluzione dei piccoli comuni? In quel territorio ci sono comuni come Castelvetrano e Mazara che non solo fanno asse ma hanno sempre una certa influenza.
Per noi è stata una grande affermazione. Petrosino non è mai stato coinvolto in ruoli del genere. E' un grande risultato per noi ma l'entusiasmo si spegne.
Addirittura. Perchè?
Si va a gestire una situazione abbastanza complicata con questa eterna emergenza rifiuti.
La Dia nell'ultima relazione semestrale ha detto che il sistema dei rifiuti in Sicilia è in mano alla criminalità organizzata. Anche lei ha questa sensazione?
E' sporco. Non occorre particolare sforzo per capire che quello dei rifiuti è uno dei principali business per la mafia in Sicilia. Questa situazione emergenziale è evidente che non è dettata dal caso e dall'incompetenza.
E' un'emergenza creata ad hoc.
Serve per creare una situazione di bisogno per mettere anche gli amministratori locali con le spalle al muro.
Quindi si creano i problemi per poi dare le soluzioni chiavi in mano che poi sono molto costose?
Ci sono cose che possono fare solo determinate imprese, allora vengono create le condizioni per farle lavorare. Bisogna trovare però delle soluzioni che siano più limpide e trasparenti possibile. Che siano il frutto di una scelta tra più opzioni.
Invece voi sindaci siete costretti a fare determinate scelte perchè non ci sono alternative.
Esatto.
Al momento dove conferite?
A Campobello. C'è ancora per poco la discarica. Una gestione che deve essere migliorata. I quantitativi di rifiuti ammassati in quella discarica non sono lineari alla capacità reale. Bisogna capire cos'è successo. Bisogna programmare un piano per la discarica.
I rifiuti come risorsa, lo si dice sempre. Come risorsa anche energetica. In questi giorni vi hanno approvato il regolamento comunale per la produzione di energia rinnovabile. Altra buona notizia.
Il primo in Sicilia.
Cosa significa avere un regolamento per la produzione di energia rinnovabile?
Noi diciamo che siamo d'accordo e spingiamo l'energia rinnovabile, per l'uso domestico e aziendale, ma senza speculazioni. Ci siamo confrontati con posizioni settarie. Si dice tout court, sì o no, per le energie rinnovabili.
Soprattutto per l'eolico.
Mentre noi diciamo che va regolamentato a scopo speculativo.
Le cronache giudiziarie di questa regione sono piene di storie di truffe nelle energie rinnovabili.
Anche l'eolico è un business della mafia.L e reazioni che abbiamo ricevuto difronte a quello che abbiamo fatto sono sproporzionate infatti.
Perchè?
E' un precedente. E la cosa non piace. Ci lavoriamo da un anno e mezzo su questo piano. E finalmente la regione ce l'ha approvato. Ci ha approvato anche il regolamento sul piano commerciale.
Ci sono state tensioni quindi.
Avevamo creato un precedente in Sicilia chese seguito da altri potrebbe creare dei problemi alla criminalità.
Non c'è più il far-west che chiunque viene e piazza pale eoliche dove vuole.
No. La legislazione è cambiata perchè non si passa più dal consiglioc omunle. E' stata snellita la procedura, con la regola del silenzio assenso.
Ci sono state reazioni e polemiche fuori da Petrosino, diceva lei,con piccole e grandi lobby che non ci stanno. Ma il petrosileno medio, davanti a queste notizie, come reagisce, cosa ne pensa?
Quando fai delle battaglie che vengono combattute sul filo della tensione devi decidere di farle senza pensare agli umori degli elettori. I risultati si vedono a lungo termine. Io non mi sono posto il problema di quelli che potrebbero essere gli umori. Noi abbiamo solo un obbiettivo, che è quello di restituire il territorio alla bellezza e preservarla. Questo possiamo utilizzarlo come motore di sviluppo. La stessa cosa vale per Torrazza.
A che punto siamo là, l'avete espropriata la spiaggia?
Aspettiamo la Regione, siamo fiduciosi visto che comunque i risultati arrivano anche inaspettatamente.
Anche lì ci sono state molte polemiche.
Non tutti i cittadini di Petrosino capivano cosa stavamo facendo. Adesso piano piano lo stanno capendo.
E Licata lo ha capito? L'imprenditore proprietario di tutti quei beni finiti sotto sequestro a Torrazza.
Spero che l'abbia capito. C'è un interesse generale da difendere.
Con Legambiente ci sono dei dissapori su Torrazza. Per quale motivo?
Era anche un accanimento molto strano nei confronti del capo dell'amministrazione comunale.
La pressavano troppo.
Siamo un avamposto per la difesa dell'ambiente. Siamo ragionevoli, non devo dimostrare niente a nessuno perchè i risultati ottenuti sono sotto gli occhi di tutti.
Per esempio sulla regolamentazione dell'energia alternativa Legambiente farà un plauso?
No, non lo farà.
Potrebbe.
La cosa strana è che si inviano comunicati di cui gli altri membri di Legambiente non ne sono a conoscenza. E' l'umore di una persona che aveva voglia di relazionarsi in altro modo con noi.
Quindi secondo lei usano la questione ambientale per un regolamento di conti politico?
Potrebbe essere così. Sono vicende che viviamo più in generale in posti vicino a noi. Come ai faraglioni di Scopello. E' una di quelle battaglie che noi spingiamo. Si vuole affermare il principio che una spiaggia, una costa, debba essere accessibile a tutti.
Però Legambiente difende il privato. C'è questa dimensione siciliana di Legambiente molto singolare.
Pezzi di credibilità che se ne vanno. Le associazioni ambientaliste come Legambiente in questa parte della Sicilia ha qualche problema.
Torniamo a Torrazza, a che siamo?
Abbiamo approvato un progetto che mira a salvaguardare l'area, con sentieri e percorsi, con un'area di sosta.
Progetto fermo alla Regione?
Attende dei pareri. Aspettiamo fiduciosi. Il problema è quell'altro percorso parallelo, aspettiamo il demanio che decida.
Quanto costa demanializzare una spiaggia?
Nulla, si afferma il principio che la spiaggia non è privata. Però c'è tutto un percorso burocratico.
Terza notizia. Il Comune di Petrosino ha vinto il ricorso contro l'ex comandante dei vigili urbani.
L'attenzione che c'è stata su questa vicenda è stata abbastanza strana, perchè rientrava nelle dinamiche tra datore di lavoro e lavoratore. Ci sono stati comunicati stampa, interventi dell'opposizione.
E' opposizione, appunto. Ma cos'è successo?
Qualche mese fa ho pensato di disporre una riorganizzazione degli uffici per renderli più efficienti. Secondo me bisogna dividere le cose che ci sono da fare tra più persone. L'ex comandante dei vigili era anche capo settore.
E lei le ha tolto una mansione.
La cosa da fare era molto semplice, dividere i compiti e riorganizzare la macchina amministrativa. Una cosa normale. C'è stato un ricorso, tutta una scia di commenti e polemiche.
In primo grado però avete perso.
Sì, e non ci aspettavamo che ci dicessero che non si poteva fare in un piccolo comune. Ci hanno detto anche che occorreva farlo all'inizio del mio mandato.
Poi in appello avete vinto.
E' stata ribaltata la sentenza.
Lei sarà sindaco di Petrosino fino al 2017. Poi che fa, si ricandida?
Ancora presto per dirlo. Dobbiamo navigare per quello che si vede.
Cambierebbe Max Gazzè con Il Volo?
Io di Gazzè conoscevo poche canzoni, abbiamo scelto quello che era più giusto fare. Mi è piaciuto molto Gazzè. I ragazzi de Il Volo non li conosco molto.