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16/09/2015 06:40:00

Birgi- Ryanair, ossigeno dalla Camera. Interrogazione di Santangelo. Polemiche da Oddo

15,00 - In seguito all'allarme secondo cui la compagnia low cost Ryanair, operante voli da e per l'aeroporto di Trapani-Birgi "Vincenzo Florio" dal settembre 2006, sembra vicina ad operare un' ulteriore riduzione dei voli, lasciando operativi i voli più importanti, ad esempio quelli da e per Bergamo e Roma Ciampino, oggi è stata presentata una nuova interrogazione con carattere di urgenza dal senatore Maurizio Santangelo, del Movimento Cinque Stelle:


E' assurdo che in tutto questo la Regione Siciliana, ancora oggi non proceda alla convocazione del consiglio di amministrazione e, conseguentemente al rinnovo del consiglio che tarda ad arrivare da oltre due mesi.
E' assurdo che ancora molti comuni sottoscrittori del contratto di co-marketing non abbiano rispettato gli impegni, com'è assurdo sentire ancora oggi, che l'amministrazione comunale di Pantelleria si sia tirata fuori dall'accordo.
Pertanto, ho nuovamente chiesto, al Governo e quindi anche all'Enac, nel rispetto dei poteri di vigilanza attribuiti di adoperarsi per monitorare l'accordo di co-marketing, ai sensi dell'ex art. 16 L.R. n. 10/91 del 30/04/2014 stipulato con la società AMS (Airport Marketing Services Limited) di Dublino, una controllata Ryanair, con sede legale in Irlanda in considerazione degli accordi in essere, tra le parti stessi.
Oggi più che domani, tutti gli amministratori compresi i politici locali, per evitare il peggio, debbono assumersi la responsabilità. Tutto il territorio trapanese isole comprese, non può essere resposnsabile dell'inefficienza e dell'inadempienze contrattuali e quindi non può pagare i danni economici che dovessero ripercuotersi sul territorio della ex provincia di Trapani.

09,45 - Ossigeno dalla Camera di Commercio per l'aeroporto di Trapani.  La Giunta camerale guidata dal presidente Giuseppe Pace ha deliberato il pagamento anticipato delle rate di ottobre 2015 e gennaio 2016, per un totale di 150 mila euro, nell’ambito dell’accordo di comarketing a sostegno dell’aeroporto di Birgi. È stato anche disposto il versamento dell’Iva per il 2014 e 2015 per altri 132 mila euro. Complessivamente la Camera di Commercio di Trapani ha dunque dato il via libera al pagamento di 282 mila euro, somme che permetteranno di pagare due rate del co-marketing con la società Ams. Lo ha comunicato ieri pomeriggio il presidente Giuseppe Pace nel corso dell’assemblea tenuta nel salone camerale alla presenza dei sindaci che fanno parte della coalizione a suo tempo istituita a sostegno dello scalo trapanese. “In questo modo – ha dichiarato il presidente Pace – contiamo di tamponare la situazione dando modo ai Comuni di regolarizzare i pagamenti. Come ente camerale stiamo facendo la nostra parte. Confermiamo gli impegni presi e la volontà di andare avanti”. Durante l’incontro è stato fatto il punto della situazione nei pagamenti da parte degli enti locali, decidendo di sollecitare le amministrazioni locali che ancora non hanno provveduto, dando altri quindici giorni di tempo. A conclusione dell’assemblea è stato anche deciso di chiedere un incontro ai vertici della Ams per un momento di confronto anche in vista della prossima programmazione.

07,00 - Birgi-Ryanair, la rottura è vicina? Pantelleria esce dall'accordo di co-marketing. Il deputato regionale Nino Oddo definisce l'accordo di co-marketing con Ryanair, una "tangente legalizzata". Mentre Pino Pace garantisce che l'affare va avanti e che presto coinvolgerà i comuni nelle trattative con la compagnia irlandese. E' questa la sintesi di una giornata che doveva essere decisiva per le sorti del rapporto tra Ryanair e l'aeroporto di Trapani-Birgi.
Ieri c'è stata la riunione dei sindaci dei comuni della provincia di Trapani che partecipano all'accordo di co-marketing stipulato l'anno scorso con l'Ams, la società della Ryanair che si occupa di marketing, per comprare servizi promozionali, sulla carta, ma che di fatto serve a non far andare via la compagnia aerea low cost.
Il fatto è sempre quello, i comuni ritardano a pagare, e la Ryanair fa sapere che così non può andare avanti. E arriva la minaccia di lasciare l'aeroporto di Birgi, e tanti saluti.
Ormai è una routine questo tira e molla con la società lowcost irlandese. E' consuetudine, in questo accordo, anche l'ultimatum di Pino Pace. E anche le proteste dei sindaci che promettono di pagare, ma chiedono più partecipazione anche della Regione che latita sulle scelte strategiche del territorio.
Ieri i sindaci dei comuni che hanno partecipato alla riunione si sono impegnati a pagare le quote entro la fine del mese. Il presidente della Camera di Commercio, che partecipa all'accordo, ha detto di aver disposto il versamento del saldo dovuto, circa 180 mila euro. I primi di ottobre poi è previsto un incontro, in Irlanda, tra i vertici Ryanair e una delegazione di sindaci per parlare di pianificazione. Per Pace la situazione si va lentamente stabilizzando.

Intanto, qual è la situazione dei pagamenti? L'accordo di co-marketing che coinvolge i comuni è di 2.714.500 euro, compreso Iva. Soldi che, lo ricordiamo, dovrebbero servire per il marketing, promozione del territorio sui mezzi Ryanair, dal sito alla rivista. Quindi non proprio l'acquisto di voli, per questo c'è l'Iva (che è stata calcolata solo in questi ultimi mesi). Ad oggi nel conto gestito dalla Camera di Commercio sono arrivati 836.250 euro. Il prossimo 30 settembre scadrà la terza trimestralità e per quella data ci dovrebbero essere 2.035.875 euro. Mancano all'appello quindi circa un milione e 200 mila euro, e difficilmente i Comuni potranno sistemare il dovuto. Finora hanno versato la Camera di Commercio (150 mila euro) ed i Comuni di Trapani (150 mila euro), Marsala (150 mila euro), San Vito Lo Capo (80 mila euro), Favignana (80 mila euro), Castellammare del Golfo (30 mila euro), Erice (60 mila euro), Valderice (20 mila euro), Alcamo (30 mila euro), Custonaci (18.75o euro), Petrosino (15 mila euro), Calatafimi-Segesta (7.500 euro), Paceco (15 mila euro), Salemi (15 mila euro), Buseto Palizzolo (10 mila euro), Partanna (5 mila euro).

 
L'uscita di scena di Pantelleria. Intanto il colpo di scena arriva da Pantelleria. Il sindaco Salvatore Gabriele aveva annunciato nei giorni scorsi l'intenzione di tirarsi fuori dall'accordo, visto che non erano state rispettate alcune richieste. Nella lettera inviata a tutti i sindaci e alla Camera di Commercio Gabriele ha spiegato che “non si può non evidenziare come poco di concreto si sia fatto per fruire in maniera produttiva per il turismo del territorio, dei servizi messi a disposizione da Ams sul sito Ryanair”. Per il primo cittadino pantesco l'azione di co-marketing “si sta trascindando stancamente ed il dibattito tra gli aderenti alla coalizione è stato sostanzialmente limitato alle questioni finanziarie senza mai aprirsi ai fondamentali temi che stavano alla base della formazione della coalizione quali la programmazione, progettazione ed attuazioni di promozione da realizzarsi prime tra tutte quelle inerenti l'efficace ed efficiente utilizzo degli strumenti messi a disposizione da Ams”

Nino Oddo e la tangente legalizzata. Ci si mette anche il deputato regionale del Psi. Che difende l'operato della Regione, entrata nell'Airgest dopo la scomparsa delle province e parla di “tangente legalizzata”. Questo il suo pensiero messo da lui direttamente su Facebook.

In questi giorni sono stati scritti fiumi d inchiostro sui social ( cosi si sarebbe detto ai tempi della carta stampata)sulla paventata "fuga" della Ryanair dall aeroporto di birgi. Il colpevole e' stato individuato con facilita'. La regione. Con il concorso dei comuni. Tutto a posto. Tutto chiaro. Ognuno ha lanciato il proprio grido d allarme ed ha messo la coscienza a posto. Guai a chi non lo ha fatto. E' stato subito inserito nell elenco dei latitanti. Perche' al giorno d oggi l impegno sopratutto dei politici si misura con i comunicati. Dopo varie pressioni dei miei collaboratori mi sono convinto a dire la mia. Che e' del tutto controcorrente. La regione, intesa come governo crocetta, avra' tante colpe ma non su birgi. L airgest e' l unica partecipata in sicilia che apparteneva alle ex provincie nella quale la regione e' subentrata immediatamente nel capitale ed a partecipato ad un successivo aumento dello stesso. Piu' del suo dovere. In quanto gestire i servizi a terra negli aeroporti, così come fare i panettoni per lo stato, non e' nei suoi compiti istituzionali. Soldi all Ryanair non puo' darne sotto nessuna forma. Pena severe sanzioni dall Europa. E' vero non ha proceduto a rinnovare i vertici dell airgest. Che sono scaduti. Ma il dato e' ininfluente sulla vicenda Ryanair. La quale vuole i soldi, non avere a che fare con un nuovo presidente. Neanche i comuni potrebbero pagare una cosiddetta tangente legalizzata ad una societa' privata. Infatti lo hanno fatto finora attraverso un escamotage. Un accordo di comarketing gestito dalla camera di commercio. L impegno oggi non lo stanno rispettando. Con gradi diversi di responsabilita' e con alcune scusanti. Questa la situazione. Morale finale. La situazione e' difficile. Per quanto mi riguarda sto cercando di fare la mia parte. Senza comunicati ma dietro le quinte. Domani incontrero' alcuni azionisti privati, il sindaco di trapani e spero il presidente crocetta che oggi era a roma. Ma non ho la bacchetta magica. Per essere chiaro”.


Pagoto, Favignana, vuole restar. “Da sindaco di un piccolo comune – dichiara Giuseppe Pagoto, primo cittadino di Favignana – dico che è sbagliato collegare Ryanair a una necessità solo turistica. L'aeroporto serve anche per lavoro, per gli studenti. Io non ho mai incontrato nessun rappresentante della Ryanair. Adesso, però, li voglio vedere negli occhi. Noi sindaci ci confrontiamo con tanti enti, perchè non devo avere la possibilità di incontrare i vertici Ryanair? Loro sono preoccupati da quello che dicono i sindaci, noi siamo preoccupati per quello che fanno sapere loro. La situazione non è così drammatica come vogliono far capire quelli di Ryanair. C'è un ritardo sulle rate, ma è normale”.
E poi c'è la Regione che non si fa sentire, né per le quote del co-marketing né per il management dell'Airgest..”Dobbiamo capire qual è la loro reale volontà. C'è stato un segnale con la ricapitalizzazione, ma non basta. La Regione ha obbligato i comuni a sostituirsi alla provincia. Bisogna giocare a carte scoperte” ha concluso pagoto.
Sulla vertenza Ryanair anche il presidente di Confindustria Trapani è intervenuto richiamando tutti “al buon senso e fare uno sforzo comune per risolvere in maniera definitiva la vicenda del co-marketing. Purtroppo, le continue tensioni e i ritardati pagamenti hanno causato, tra le altre cose, anche la mancata partecipazione della delegazione del nostro territorio al tavolo di programmazione con Ryanair, indebolendo ulteriormente le possibilità di poter incidere nella scelta delle tratte sulle quali puntare per la prossima stagione estiva”.
Intanto l'associazione Codici dopo i Comuni ha diffidato la Regione Siciliana "ad attivarsi sulle possibili soluzioni (in primis quella di intervenire in via sostitutiva rispetto agli Enti locali inadempienti?) adottando ogni più utile iniziativa ritenuta opportuna per evitare il peggio, al contempo assumendosi ogni responsabilità sui conseguenziali danni economici che dovessero ripercuotersi sul territorio della provincia di Trapani".

FAZIO.  Girolamo Fazio, deputato regionale capogruppo del gruppo misto all'ARS, ha commentato i lavori della riunione che si è svolta questo pomeriggio presso la Camera di Commercio di Trapani, dove s'è riunito il comitato dei sindaci per discutere dell'accordo di co-marketing con Ryanair.
«Questo pomeriggio – ha detto Fazio – la presenza di rappresentanti di associazioni, di organizzazioni di categoria, imprenditori del settore turistico e di semplici cittadini presso la Camera di Commercio di Trapani, è un segnale che la politica e la classe dirigente di questo territorio non possono ignorare. Un appello perché non si perdano le occasioni di sviluppo che vengono dalla presenza di un traffico aereo e di passeggeri nell'aeroporto di Trapani».
«Sia pur tirati per i capelli, alcuni con molti mal di pancia, i sindaci stanno facendo la loro parte. Però – commenta Fazio – è inverosimile che sia assente dal confronto la Regione Siciliana che pure è il socio di maggioranza dell'Airgest con oltre il 60% delle quote e bene hanno fatto i sindaci a rimarcarlo. Non possono, ogni volta, essere i deputati regionali a fare pressing sul Governo Regionale perché chi ha responsabilità se ne assuma l'onere attraverso atti concreti. Il Presidente Crocetta faccia sentire la sua voce ed il suo interesse per questo territorio, ed il suo partito di riferimento, il PD, batta un colpo se davvero vuol fare qualcosa per questa provincia. Condivido, quindi, la decisione dei sindaci di incontrare nelle prossime settimane, e comunque nel più breve tempo possibile l’assessore Pizzo o il presidente Crocetta».
«La presenza di Ryanair presso l'aeroporto di Birgi passa attraverso l'accordo di co-marketing ma è bene consolidare la credibilità del coordinamento per interloquire con Ryanair e incidere sulla scelta delle rotte e delle tratte, come giustamente ha chiesto il sindaco di Favignana e presidente del distretto turistico della Sicilia Occidentale, Giuseppe Pagoto. Dunque – afferma Fazio - è necessario rispettare non solo le intese ma anche i tempi dei versamenti. Non ci sono più alibi. Non possono averne i sindaci, non può averne a maggior ragione la Regione Siciliana».
«Infine - conclude - ricordo che i collegamenti aerei da e per Trapani non sono solo una risorsa economica per l'incoming turistico, ma anche e sopratutto una risorsa di tipo culturale e sociale per l'out-going dei nostri giovani e dei nostri ragazzi. Birgi è una finestra sull'Europa soprattutto per loro, facciamo in modo che non gli venga chiusa in faccia».