Marsala. Interrogazione di Chianetta sui lavoratori Aimeri

Ignazio Chianetta, consigliere comunale di Marsala, interviene sul tema rifiuti in città. In particolare sulle denunce dei sindacati circa le condizioni in cui operano i lavoratori. Ecco l'interrogazione rivolta soprattutto al vice sindaco Agostino Licari.

 1) Da un intervista rilasciata dal Vice sindaco Agostino Licari alla stampa sul tema rifiuti in città, lo stesso oltre ad una serie di indicazioni ad Aimeri Ambiente, e a delle Penali applicate, dichiara che è stato dato mandato alle Guardie Ambientali ed ai Vigili Urbani di monitorizzare la Società sul proprio Operato.
2) Siamo in prossimità della scadenza del contratto con Aimeri Ambiente (Novembre 2016), Licari parla di orientamento verso l’ARO (Ambito di raccolta Ottimale) che secondo le indicazioni del Piano rifiuti Regionale, indirizza i comuni ad una Raccolta esclusivamente nel proprio territorio.
Vorrei chiedere a Licari se ha valutato altre forme di gestione magari più controllabili e trasparenti di quella attuale, esterna da parte dell’amministrazione Comunale, come ad esempio suggerisco una società Partecipata con la maggioranza in capo al comune, ed il resto delle quote magari aprirle verso quei privati presenti sul territorio che operano nel sistema del trattamento dei rifiuti cosiddetti Nobili cioè differenziabili, i quali, avrebbero lo stesso obiettivo ed interesse dell’amministrazione cioè portare avanti il concetto di differenziazione per incrementare il proprio lavoro piuttosto che indirizzarli nelle discariche non tralasciando che tali Aziende forti della loro esperienza nel settore potrebbero fornire supporto tecnico e professionale agli attuali Operatori.

3) Dei circa 170 dipendenti di Aimeri Ambiente operanti su Marsala cosa Intende fare L’amministrazione Comunale alla scadenza dell’Appalto nel novembre 2016? Mi auguro che quando L’assessore parla di Spendin Review nel settore rifiuti, non alluda a riduzione del Personale. Alla luce del grande e duro lavoro che hanno svolto in questi anni per cercare di tenere la città Pulita soprattutto dagli incivili, questo personale va Tutelato e confermato in blocco perché rappresenta una grande risorsa per il settore anzi.
4) Agli inizi del Mese di Agosto dunque circa un mese fa, alcuni sindacati, hanno denunciato a mezzo Stampa le gravi condizioni Igienico sanitarie in cui sono costretti ad operare i dipendenti di Aimeri presso il Centro Comunale di Raccolta di Cutusio, sottolineo nato a suo tempo con finanziamenti pubblici per accogliere le utenze e diversificare i conferimenti ed oggi adibito (da accertare se in maniera regolare o meno) a Rimessa mezzi, dai dati in mio possesso senza pagare alcun canone d’affitto all’amministrazione. I sindacalisti nella nota diffusa, appaiono Palesemente Preoccupati e denunciano una serie di irregolarità riscontrate quali: Irregolarità nel Trattamento dei Rifiuti, Mezzi Sporchi Maleodoranti non disinsfestati, che li hanno indotto a richiedere l’intervento dei Carabinieri, Arpa di Trapani e vigili Urbani di marsala. I sindacati stessi chiedono l’intervento del sindaco di Marsala vista la gravità della situazione.

Chiedo all’Assessore Licari, L’amministrazione in merito a questa denuncia forte dei Sindacati, negli incontri che abbiamo avuto modo di constatare a mezzo stampa nel mese di Agosto con i responsabili di Aimeri, come si è giustificata l’azienda in merito, e che posizione ha assunto o intende assumere l’Amministrazione visto che non si è mai espressa in merito nonostante sia stato richiesto pubblicamente dai sindacati?
Chiedo che il consiglio comunale prenda visione del verbale redatto dai vigili urbani giunti in loco, per capire realmente in quali condizioni Aimeri Ambiente costringe i propri dipendenti ( in gran parte nostri concittadini) ad Operare, richiedere all’Arpa di Trapani i risultati della Analisi effettuati e perché no convocare i sindacalisti e i vertici Aimeri in un consiglio comunale aperto per relazionare in merito ed iniziare a rendere il settore dei rifiuti nella nostra città trasparente.