Politica siciliana, raggiunta l'intesa alla Regione tra Pd ,Ncd e Udc. Decolla il 'Patto per le riforme'. Una "intesa politica" che non e' ancora l'ingresso nel governo Crocetta dell'Ncd, auspicato sin da ora da settori alfaniani (e da altri fortemente avversato) e del Pd, ma che appare una decisa virata in questa direzione.Risanamento finanziario, gestione della spesa comunitaria, riforma della burocrazia e semplificazione amministrativa, politiche sociali e welfare, servizi pubblici locali: sono questi i punti principali di «un programma di riforme strutturali condivise» da portare avanti all’Ars, discussi dai vertici regionali di Pd, Udc e Ncd. L’incontro, che si è tenuto in un albergo di Palermo, ha avviato un «patto politico per le riforme» che «ha l’obiettivo di armonizzare il quadro politico siciliano con quello nazionale, per un positivo rapporto tra la Sicilia e lo Stato».
«Si dà vita dunque ad una intesa politica di consultazione permanente sui problemi della Sicilia e per un proficuo rapporto di collaborazione fra la Regione e il governo nazionale, a partire dalle prossime leggi finanziarie regionali e nazionali», si legge in una nota del gruppo Pd all’Ars. «Durante l’incontro non si è discusso dell’assetto della giunta regionale, avendo preso atto della posizione del Ncd, già nota», spiega il Partito Democratico. A conclusione, i vertici di Udc e Ndc hanno inoltre deciso di avviare la costituzione di un intergruppo parlamentare «Udc-Ncd per Area popolare», funzionale alla successiva costituzione di un gruppo unico all’Ars, così come avvenuto al Parlamento nazionale: «un percorso propedeutico alla nascita di una formazione che possa rafforzare la rappresentanza politica dei moderati».
«Questo accordo mi soddisfa, perchè va nella direzione che più volte avevo auspicato. L’oggetto non era l’ingresso in Giunta, ma un apporto politico per dare una prospettiva diversa alla Sicilia, insieme al Pd e l’Udc, forze con cui già collaboriamo a livello nazionale per le riforme strutturali». Così il deputato di Area Popolare Vincenzo Garofalo, commenta l’accordo con il Partito Democratico, Ncd e Udc a sostegno della giunta regionale siciliana guidata da Rosario Crocetta. «Ritengo positivo il fatto che si sia aperta una consultazione permanente tra le tre forze politiche che già collaborano a livello nazionale, e che ora si confronteranno anche a livello locale su riforme che spero possano dare vita rapidamente ad una stagione di sviluppo per la Sicilia - ha aggiunto il parlamentare -. Sono contento che si apra una fase nuova e che la mia forza politica si assuma responsabilità anche in Sicilia: sottoporremo all’Assemblea regionale tutte le proposte che riterremo utili, ma senza entrare in giunta». «Avevo sempre chiesto al governo di cambiare passo sul Sud, ma anche la Regione deve essere capace di agganciarsi. Perchè non basta fare buone leggi nazionali, se poi a livello locale non vengono valorizzate e sviluppate», ha concluso Garofalo.
«Il Ncd non entra a far parte della maggioranza, né nel governo: con Pd e Udc abbiamo stabilito un patto per le riforme, un tavolo di consultazione politica». Lo precisa il sottosegretario Giuseppe Castiglione, coordinatore del Ncd in Sicilia.
Appena tre giorni fa, il capogruppo del Pd all'Ars Antonello Cracolici aveva spiegato che "si apre la possibilita' di costruire un progetto di coalizione che ha l'ambizione di stabilizzare il rapporto tra la politica siciliana e quella nazionale". Non e' un caso che i vertici di Udc e Ndc abbiano formalizzato un passaggio ritenuto propedeutico a questo progetto: l'avvio della costituzione di un intergruppo parlamentare 'Udc-Ncd per Area popolare', funzionale alla successiva costituzione di un gruppo unico all'Ars, cosi' come, viene sottolineato, "positivamente sperimentato al Parlamento nazionale": un percorso finalizzato "alla nascita di una formazione che possa rafforzare la rappresentanza politica dei moderati".