E’ sempre crisi all’aeroporto di Trapani-Birgi. Con la Ryanair che minaccia di andarsene e l’Airgest senza una governance. Vincenzo Maurizio Santangelo, senatore del Movimento 5 Stelle, lei ha presentato due interrogazioni al Senato su quello che sta succedendo a Birgi.
Lo stare fermi da parte di tutti gli attori non porta a nulla di buono. Abbiamo sollecitato il governo nazionale a prendere posizione nei confronti di una Regione che non si è mossa per il rinnovo del Cda. Nel frattempo abbiamo chiesto ai ministri di competenza di verificare questo accordo di co-marketing che sta facendo penare i cittadini.
Già nominare il nuovo cda dell’Airgest sarebbe un aiuto per risolvere la crisi con Ryanair, perchè ci sarebbe un interlocutore stabile, no?
Certo. Consideriamo che in questo momento è tutto in mano alla Camera di Commercio che ha anticipato delle quote. Anche lì è tutto chiuso in una camera e annebbiato in una nuvola oscura. Gli atti formali tra Camera di Commercio e Ams non sono noti, anche il contratto con i Comuni è qualcosa che abbiamo avuto per vie traverse. Per questo abbiamo chiesto alla Camera di Commercio copia degli atti ufficiali.
Qualche giorno fa lei è andato in Procura con un faldone con i verbali delle commissioni consiliari a Trapani. Si può parlare a Trapani di “gettonopoli”, di consiglieri che indebitamente prendono i gettoni di presenza per le commissioni?
Sarà il magistrato a decidere se ci sono comportamenti illeciti. Abbiamo trovato situazioni indecenti dal punto di vista etico e politico.
Ad esempio?
Le commissioni a Trapani nel 2014 si sono riunite per ben 1034 volte, con una media di 4 ,5 commissioni al giorno agosto compreso.
Hanno lavorato tanto magari.
Risulta che uno o due consiglieri siano presenti a due commissioni che iniziano e finiscono alla stessa ora, ma si tengono in due posti differenti e parecchio distanti tra loro. E’ un dovere aver informato la procura quello che abbiamo scoperto attraverso lo strumento dell’accesso agli atti. Dovrebbero utilizzarlo tutti i politici locali per capire se quello che avviene nel nostro territorio è lecito o meno. Spesso a Trapani chiedono le dimissioni del sindaco, che di responsabilità ne ha, ma sarebbe il caso che anche il consiglio si dimettesse considerato il metodo di lavoro.
Che metodo di lavoro?
Ci sono commissioni che durano anche 10 minuti, il giusto per percepire il gettone. Poi c’è Fazio che è sempre assente e non percepisce nulla. Ma lui ha detto che è una grossa operazione fatta a favore dei cittadini quella di essere assente, di non dimettersi e non consentire ad un altro consigliere di fare magari quel lavoro a tempo pieno.
In che condizioni è il Cie di Milo? Lei ha fatto un blitz qualche giorno fa.
Moltiplica lo sforzo che ha voluto fare il prefetto nel cercare di portare avanti un modello di accoglienza che potesse essere portato fuori dalla provincia. Le condizioni igienico sanitarie sono allarmanti. Gli ospiti non dovrebbero essere detenuti nel Cie. Stanno in condizioni pessime, sarà l’Asp a verificare. Anche con la convalida dei permessi fatti con modalità raffazzonate. La nomina degli avvocati difensori avviene con una modalità che ci sfugge. Ci sono avvocati con 70 assistiti, questi probabilmente non hanno mai raccontato la loro storia, non hanno mai visto gli avvocati. Ci sono situazioni che vanno contro i diritti minimi dell’uomo.
Il sindaco di Marsala ha incontrato il responsabile Nato di Birgi al quale ha chiesto lumi sulle esercitazioni all’aeroporto. Ha detto che non c’è alcun rischio per l’aviazione civile. Lei che idea s’è fatta di questa che è la più importante esercitazione della Nato dal dopoguerra ad oggi?
Mi fa molta paura. Non vado orgoglioso che avvenga nel territorio trapanese che tanto ha dato a tutta l’Italia. Sapere che vengano fatte prove di guerra non mi inorgoglisce neanche come capogruppo della commissione difesa al Senato per il Movimento 5 Stelle. Siamo stati rassicurati per la tipologia di esercitazione, noi saremo lì a fare fiato sul collo a verificare che quei numeri che ci sono stati dati vengano rispettati. Trapani deve essere un posto di vacanza non dove stimolano una cultura di guerra. Bisogna fare molta attenzione, soprattutto sulla seconda fase bisogna capire se ci sarà l’uso di munizioni sul territorio o meno.