L'esercitazione Nato, la Piscina Comunale e la dismissione dei beni comunali sono gli argomenti di alcuni interventi e interrogazioni di consiglieri comunali di Marsala.
Daniele Nuccio, ad esempio, interviene su Trident Juncture 2015, l'esercitazione nato.
“E’ ormai sotto gli occhi di tutti, o per lo meno di quanti guardano con attenzione alla politica internazionale, che stiamo ripiombando su logiche da guerra fredda che sembravano definitivamente archiviate.
In questa chiave leggo l’imminente mega esercitazione NATO che il territorio trapanese si appresta ad ospitare.
Oltre trentacinquemila soldati, cacciabombardieri, unità navali “giocheranno” alla guerra.
La più imponente dalla caduta del muro di Berlino.
In quest’ottica un altro significato prende la cieca insistenza (in barba alla volontà ed alla sovranità della popolazione di Niscemi) relativamente alla costruzione del MUOS.
E’ un dato di fatto, da sessant’anni paghiamo agli Stati Uniti il prezzo della liberazione.
La Sicilia è per le forze armate americane nient’altro che una piattaforma di lancio e di controllo degli equilibri del Mediterraneo.
Ma questo cozza, volendo tralasciare per un attimo le “ragioni pacifiste”, con la vocazione turistica che tanto decantiamo per il nostro territorio, così come di quello sardo che è stato devastato da una indiscriminata militarizzazione, proprio a firma NATO.
Eppure l’ambizione di costruire un mondo migliore, che ripudi la guerra quale strumento per dirimere le controversie fra popoli non può rimanere utopia.
Diceva il poeta De Andrè nel suo “girotondo” a proposito della guerra: “ci salverà il soldato che non la vorrà”.
Per queste ragioni io sto con il coordinamento provinciale contro la guerra e la NATO e quanti si mobiliteranno per manifestare il proprio disappunto giorno 26 settembre alle 16,30 in piazza della Repubblica .
Il gruppo al completo Democratici per Marsala chiedono l'apertura della piscina comunale.
I sottoscritti Consiglieri comunali Vincenzo Sturiano, Luigia Ingrassia e Luana Alagna, del gruppo consiliare Democratici per Marsala, intervengono in merito alla necessità di un’immediata riapertura della Piscina Comunale;
Considerato che in data 30 giugno 2015 è scaduta la convenzione per l’affidamento della gestione della Piscina;
Premesso che la richiesta è motivata dall’utilità sportiva e sociale che essa riveste, in quanto molteplici utenti utilizzano la piscina per finalità terapeutiche e riabilitative oltre che ludiche;
Vista la necessità di interventi di ristrutturazione straordinaria, che tuttavia comporterebbero dei tempi lunghi, atti a rendere la struttura accreditabile presso la FIN, e dunque idonea alla disputa di gare di nuoto di livello agonistico;
Vista l’imminente approvazione del bilancio di previsione;
Si chiede
1. Di prevedere lo stanziamento di somme mirate a garantire l’immediata fruibilità;
2. Di bandire una gara per l’affidamento della piscina comunale, dopo aver effettuato gli interventi ordinari per l’utilizzo della stessa;
3. Di procedere alla riapertura dell’impianto in tempi brevi, garantendone la massima sicurezza.
Arturo Galfano, di Cambiamo Marsala, invita invece il sindaco e l'amministrazione di inserire tra i beni comunali da dismettere anche alcuni acquisiti gratuitamente. Ecco il suo atto d'indirizzo.
Premesso che a seguito di una mia precedente nota, il Comune di Marsala ha introitato una somma di circa 10.000,00 euro per una espropriazione di terreno che il Comune stesso aveva acquisito in quanto gli ex proprietari non avevano ottemperato, entro i termini prescritti di legge (novanta giorni) alla demolizione di un fabbricato abusivo;
Considerato che a seguito dell’applicazione dell’articolo 49 della L. 71/878 e della L.R. 37/85 il Comune di Marsala risulta essere proprietario di numerosi piccoli appezzamenti di terreno acquisiti con lo stesso principio di cui in premessa;
Tenuto conto che, una volta emessa nei confronti dei proprietari ordinanza di accertamento di inottemperanza alla demolizione di opere abusive, tale ordinanza costituisce titolo per l’immissione nel possesso e l’acquisizione gratuita delle opere abusive unitamente all’area di sedime a favore del Comune.
Preso atto che tutte queste aree (circa trenta) anche per la loro piccola dimensione non vengono utilizzate (addirittura in alcune di esse non si può neanche accedere) ma quasi sempre restano nella piena disponibilità dei potenziali acquirenti (ex proprietari o proprietari confinanti);
Per quanto sopra premesso e considerato
SI INVITANOle SS. LL. dopo una puntuale ricognizione, ad inserire nell’elenco dei beni in dismissione tutte quelle aree, acquisite gratuitamente dal Comune a seguito di mancata ottemperanza all’ordine di demolizione di opere abusive, con la vendita delle quali si porterebbe un minimo di sollievo alla difficile situazione in cui versano le casse comunali.