Non solo la piscina di Marsala, anche la piscina di Trapani è a rischio chiusura. Lo ha comunicato in consiglio comunale il consigliere Domenico Ferrante. Il motivo sta nel fatto che le due società che gestiscono la struttura sono sul punto di rottura, e vorrebbero sciogliere la loro associazione temporanea, il che comporterebbe automaticamente la revoca dell'appalto, e la chiusura della struttura. L’Aquarius, una delle due società che gestisce l’impianto attraverso una Ati ha avviato le procedure per uscire dall’associazione temporanea di imprese con la quale il Comune ha firmato la convenzione per la gestione dell’impianto. «Alla commissione è giunta una nota da parte di una delle società — ha spiegato Ferrante in consiglio comunale —, nella quale vengono evidenziate delle difficoltà tra le stesse. E per questo chiedo all’amministrazione di intervenire perché il prezzo di questi dissapori non possono essere pagati dalla cittadinanza. L’amministrazione se ne sta lavando le mani quando, invece, dovrebbe intervenire».
A formare l’Ati sono state l’Aquagym, con il 51 per cento, e l’Aquarius con il 49 per cento, peraltro le uniche due società di nuoto presenti in città.