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27/09/2015 06:45:00

Trapani, ci sono le firme per la sfiducia al Sindaco Damiano. Ecco cosa succede

 Va in discussione domani a Trapani la mozione di sfiducia per il Sindaco Vito Damiano. Alla fine sono arrivate le firme necessarie, tredici, e pertanto la mozione verrà discussa. Il testo della mozione è stato preparato dall'ex Sindaco e consigliere Mimmo Fazio, e sostenuto da Francesco Salone. Le firme all'inizio erano otto. I restanti sei erano  Ruggirello, Pumo, Bianco, Ravazza, Mannina e Vassallo. Ma si sono aggiunte le firme di Forza Italia, cioè dei consiglieri Guaiana, La Pica, Lamia e Marino. Alle dodici firme durante il consiglio comunale di giovedì si è aggiunta anche quella di Tiziana Carpitella, che ha deciso di sottoscrivere il documento, portando a tredici le adesioni.

In apertura di seduta Francesco Salone, così come aveva annunciato 24 ore prima, ha invitato i colleghi d’aula che volessero “mandare a casa il sindaco” ad alzarsi. Ma, subito, è stato stoppato dal presidente del Consiglio Peppe Bianco, il quale ha ricordato come la mozione non fosse all’ordine del giorno. “Non ha senso creare un dibattito politico oggi, abbiamo altri argomenti importanti da affrontare” ha spiegato Bianco.

A queste tredici firme virtualmente se ne aggiunge una quattordicesima.Salone, infatti, ha fatto un appello anche ai consiglieri del Pd per firmare la mozione contro il sindaco di Trapani Vito Damiano. E il capogruppo consiliare dei democratici Enzo Abbruscato ha annunciato di essere pronto a votare la mozione. “Io, la sfiducia la voto”, ha detto in uno dei suoi interventi. Tutto il Pd potrebbe decidere di votare la mozione. Del resto il Pd ha già depositato una mozione, assieme al Psi, ma senza le firme necessarie per avviare l’iter amministrativo che porta al confronto consiliare e poi alla votazione finale per appello nominale.

Nelle prossime settimane a Palazzo Cavarretta si aprirà dunque un dibattito in aula per decidere se mandare a casa o meno il sindaco Damiano. Per l’approvazione della mozione è richiesta la maggioranza dei due testi dell’assemblea, ovvero 20 voti. Circa la tempestica, secondo Telesud:

 La mozione, molto probabilmente, sarà presentata ai primi di ottobre in modo da permettere al Consiglio comunale di potere trattare il bilancio di previsione, evitando così, in caso di approvazione della sfiducia, il commissariamento. La mozione dovrà infatti essere discussa entro trenta giorni dalla sua presentazione ed promotori della sfiducia vogliono evitare accavallamenti tra le due scadenze, dando priorità alla trattazione del bilancio per poi aprire la discussione sulla mozione. Che dovrebbe dunque slittare ai primi di novembre.

FAZIO.  «Finalmente - ha commenta il capogruppo di Uniti per il Futuro, Girolamo Fazio al termine dei lavori d'aula di oggi a Palazzo Cavarretta - si potrà comprendere con chiarezza chi vuole continuare con l'amministrazione Damiano e chi invece ritiene al capolinea questa esperienza amministrativa che ha solo creato danni alla città».

«I trapanesi, in questo modo, avranno possibilità anche di giudicare i consiglieri comunali in relazione al loro operato. Senza questa iniziativa odierna - ha detto Fazio - mai si sarebbe potuto discutere della mozione di sfiducia. Credo sia comunque un passo avanti per avere chiarezza del percorso che si intende intraprendere e quale futuro la città vorrà avere. Certamente si mette fine ad un dibattito che nei mesi scorsi è stato acceso, polemico e per certi versi sterile. Al di là di questi aspetti che ci siamo ormai lasciati alla spalle rimane il dato politico e giuridico: sono state raccolte le 13 firme perché lunedì sia presentata la mozione di sfiducia che apre la strada al dibattito consiliare e quindi, come vuole democrazia, al controllo della collettività sui suoi rappresentanti. Finalmente si potrà fare chiarezza».