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03/10/2015 15:34:00

Omicidi Bose e Di Giorgi. Avanti con i processi

 Va avanti a Trapani il processo per l'omicidio della prostituta nigeriana Uwadia Bose, assassinata nella notte tra il 23 ed il 24 dicembre 2015, presumibilmente durante il tragitto in auto tra Trapani e Custonaci. Il cadavere venne rinvenuto la mattina successiva, occultato dietro ad un chiosco per la vendita di fiorni, a pochi metri dall’ingresso del cimitero della cittadina dei marmi.  Imputato è Alessandro Bulgarella, 38 anni. L'avvocato difensore, Sugamele, ha chiesto di visionare i filmati di videosorveglianza 
«All’udienza dello scorso 25 settembre - scrive il legale nell’istanza - durante l’esame del teste capitano Danilo Ferella (della Compagnia dell’Arma di Alcamo), è emersa la circostanza che nella fase immediatamente a ridosso del rinvenimento del cadavere della vittima, lo stesso ufficiale dei carabinieri ha visionato dei filmati video recuperandoli dal sistema di videosorveglianza del Tribunale di Trapani, che risulta avere una telecamera puntata verso ESt, ossia verso il lato dove è avvenuto l’adescamento da parte dell’assassino della Uwadia: piazza Malta».

A Marsala continua  il processo al al 23enne Pietro Franco, accusato dell’omicidio del 74enne salemitano Antonino Di Giorgi, che il 29 giugno 2014 fu ucciso a colpi di pala in testa. Per la difesa (avvocato Melchiorre Palermo) qualche “patologia” avrebbe condizionato le capacità psichiche dell’imputato. E per dimostrarlo, l’avvocato Palermo ha chiesto la consulenza dello psichiatra Lorenzo Messina, invocando un’ulteriore perizia medica. Sulla richiesta il giudice Riccardo Alcamo si pronuncerà il 21 ottobre. Intanto, per il perito nominato dal magistrato, lo psichiatra Gaetano Furgone, il giovane, quando agì, era perfettamente in grado di intendere e di volere. I familiari dell’anziano ucciso (l’assassino tentò anche di bruciarne il corpo) si sono costituiti parte civile. Ad assisterli è l’avvocato Francesco Salvo. Pietro Franco fu arrestato dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Trapani un paio di settimane dopo il delitto. Il cadavere dell’anziano ex agricoltore salemitano fu ritrovato nei pressi dell'orto della propria abitazione di contrada Terraglia San Miceli. Con la vittima, in precedenza, Pietro Franco aveva avuto violente discussioni. Il pensionato lo aveva già denunciato, nel 2009 e nel 2010, per furto e lesioni personali. Secondo i carabinieri, negli anni Franco si era trasformato in un persecutore dell'anziano. Intercettato con una microspia a bordo della sua auto, l'indagato ha spiegato ai suoi più stretti congiunti come aveva aggredito e ucciso Di Giorgi colpendolo con una vanga, ritrovata poi a poca distanza dal cadavere.