Il Comune di Pantelleria dovrà pagare i danni ai familiari di un ragazzo morto sull'isola a tredici anni perchè finito con un motorino in un dirupo non messo in sicurezza. Il ragazzo non avrebbe dovuto guidare il motorino, per limite d'età, ma il Tribunale di Palermo ha riconosciuto un concorso di colpa del Comune. La vittima aveva tredici anni quando precipitò da un dirupo alto cinquanta metri. Non avrebbe potuto guidare il motorino, ma il Comune di Pantelleria non mise in sicurezza la strada. E così, pur riconoscendo un concorso di colpa alla vittima, il Tribunale civile di Palermo ha stabilito che l'amministrazione municipale deve risarcire i genitori del ragazzino. Dodici anni dopo la tragica morte.
Il tredicenne non morì sul colpo, l'impatto con il suo suolo fu evitato da un albero. A rimanere compromessa fu la funzionalità dei polmoni. Dopo due settimane di ricovero all'ospedale Civico di Palermo, una polmonite causò il decesso. Era stata ipotizzata anche la responsabilità dei sanitari che lo ebbero in cura, ma il giudice ha riconosciuto la piena correttezza di medici e personale della struttura palermitana. E ha stabilito, come sollecitato dai legali dei familiari, gli avvocati Marco Cammarata e Michele Danca, che il Comune di Pantelleria nulla aveva fatto per prevenire la tragedia. Se la mulattiere dove il giovane perse il controllo dello scooter fosse stata protetta da un guard rail il tredicenne non sarebbe precipitato.