Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
21/10/2015 07:01:00

Trapani, il dietro le quinte della mozione di sfiducia a Damiano. Ecco cosa si muove...

 E' ufficiale: Pd e Psi a Trapani il 22 ottobre voteranno la mozione di sfiducia al Sindaco Vito Damiano.
I vertici di entrambi i partiti politici hanno diramato un documento congiunto con il quale si dichiarano pronti a votare la sfiducia e a "presentare un progetto politico unitario vincente, come e' accaduto a Marsala nelle recenti amministrative" che ha portato alla vittoria l'attuale Sindaco Alberto Di Girolamo.
Proprio durante questo fine settimana, infatti, si erano riuniti i vertici del Partito socialista e del Pd. Un incontro bilaterale che ha visto la partecipazione dei relativi segretari provinciali, Marco Campagna per il PD e Vita Barbera per il PSI, nonché dei coordinatori comunali, Francesco Brillante (Pd), Pietro Bevilacqua (Psi) oltre i capigruppo in consiglio comunale, Andrea Vassallo in quota socialisti e Enzo Abbruscato piddino.
Sembra che i due gruppi che contano un totale di 6 consiglieri possano essere determinanti a Palazzo Cavarretta.
Entrambi i partiti, dopo una lunga disamina, pare abbiamo trovato l'intesa per votare la mozione di sfiducia. Una forza decisamente determinante per il prossimo governo della città, forza politica che porterebbe pure un po' di allarme in un centro destra non presente e soprattutto poco organizzato oltre che completamente spaccato.
Entrambi i gruppi dirigenti si dicono sereni per la scelta fatta e per l'alleanza futura che certamente potrebbe risultare vincente e assolutamente protagonista di nuovi scenari politici soprattutto nelle alleanze e nelle future candidature.
E Paolo Ruggirello? Lui si proclama del Pd ma in consiglio comunale i suoi consiglieri, in numero di 5, tengono ferma la bandiera di Articolo 4 e non sono mai confluiti direttamente nel pd anche se lo stesso Ruggirello pare sia, o voglia, esserlo determinante per il PD. Come dire, intanto i vertici in carica non se lo sono filato e hanno fatto delle considerazioni e preso delle decisioni a prescindere da Ruggirello, dimenticando forse anche i numeri che lo stesso deputato regionale ha in termini di consensi e in termini di consiglieri anch'essi determinanti per votare la mozione di sfiducia. Ruggirello si sente infatti, parole sue, non tenuto nella giusta considerazione da un pd che autonomamente decide senza consultare il leader di art.4  Lo stesso Ruggirello tiene a sottolineare che il 22 i suoi consiglieri voteranno in totale libertà.
E dall'altra parte cosa accade? Forza Italia e' assolutamente convinta e determinata nel votare la mozione di sfiducia. Stessa cosa dicasi per i "ricostruttori" di Francesco Salone, prima in quota Renata Polverini ex governatore Regione Lazio, poi in quota Raffaele Fitto con i ricostruttori ora in quota Mimmo Fazio, deputato regionale. In realtà sembrerebbe che Salone scaldi i motori per le prossime regionali e appoggerebbe il deputato Fazio come futuro candidato sindaco di Trapani in cambio però dell'appoggio a sua volta di Mimmo Fazio a Salone per le regionali prossime. Insomma una serie di giochetti interni che sono lontani dal cittadino, che hanno a cuore solo le sedie del potere e che conduce il comune mortale sempre più lontano dalla politica. Il consigliere Salone insieme al deputato regionale e allo stesso tempo consigliere comunale di Trapani, Mimmo Fazio, vedono negata la richiesta di posizionamento di un maxi schermo, a spese loro, a palazzo Cavarretta così da consentire a tutti i cittadini la visione della discussione della mozione di sfiducia.
Il presidente del consiglio comunale, Giuseppe Bianco, dice NO al maxischermo a palazzo Cavarretta per motivi di sicurezza, rappresentando l'androne una via di fuga dal palazzo secondo quanto disposto dal «Piano di emergenza ed evacuazione del palazzo Senatorio Cavarretta del 4/10/2011». Sono state comunque autorizzate la diretta streaming (da parte dell'ufficio a supporto del Consiglio Comunale e del M5S e la diretta radiofonica attraverso l'emittente Radio Cuore).
Ma questa mozione verrà votata? In verità si pensa che il sindaco di Trapani, Vito Damiano, sia sempre più solo e isolato ma che non verrà sfiduciato poiché si vorrebbe mettere in piedi un rimpasto di giunta che vedrebbe Ruggirello,artefice del progetto, piazzare i suoi delfini nei vari assessorati.
Questa sarà una settimana carica di impegni politici a Trapani vuoi per la mozione di sfiducia vuoi anche per il congresso di Forza Italia che vedrà sfilare i big nazionali del partito in città.
Tanti i rumors, vedremo però se ci sarà la tutela del bene comune e dei cittadini tutti ovvero i soliti giochi di potere che salvano poltrone ma che annaspano le coscienze.