12,00 - Il consigliere comunale Totò La Pica ha annunciato che all'esito della mozione di sfiducia a Damiano, al di là di come finisce, lui si dimetterà da consigliere comunale. L’esito del voto sulla sfiducia sarà dunque ininfluente rispetto alla scelta che l’esponente di Forza Italia ha preso e comunicato al gruppo ed ai vertici del suo partito. La Pica è stato spesso duro con l’amministrazione comunale ed ha invitato più volte il sindaco a presentare le dimissioni per consentire ai trapanesi di eleggere un nuova classe dirigente.
11,30 - La Federazione Verdi Sicilia aderisce e sostiene la mozione di sfiducia popolare al Sindaco di Trapani proposta da Trapani è Viva. Il comitato spontaneo di cittadini chiede ai Consiglieri comunali un grande atto di responsabilità nello sfiduciare il sindaco Damiano e la sua giunta.
“Il sindaco Damiano – dichiara Carmelo Sardegna, portavoce regionale dei Verdi Sicilia - deve rendere conto, fra le innumerevoli mancanze, dei 93 pini abbattuti, dell'assenza di un piano di fornitura giornaliera di acqua potabile per i cittadini, un piano di sostegno ai cani abbandonati, la mancanza di una politica culturale di lungo respiro. Una nostra delegazione sarà presente domani, davanti a Palazzo D’Alì, per partecipare al corteo verso palazzo Cavarretta, sede del Consiglio comunale, per seguire i lavori d’aula sulla sfiducia”.
07,00 - A Trapani è la vigilia del voto sulla mozione di sfiducia contro il sindaco Vito Damiano. Un voto in consiglio comunale che arriva dopo settimane intense, di polemiche e retroscena.
Una mozione che ha bisogno di 20 voti per essere approvata e per portare, di conseguenza, alla caduta dell'amministrazione Damiano nel capoluogo a tre anni dalla sua elezione.
Sarà l'aula a decidere, e sono ore in cui si contano anche i voti.
Il Pd e il Psi hanno comunicato ufficialmente “in totale sintonia e di comune accordo, di votare favorevolmente la mozione”. I referenti dei due partiti a Trapani si sono incontrati nei giorni scorsi e hanno “iniziato un dialogo per la creazione di un progetto politico che li vedra’ assieme, con forze affini, nella citta’ capoluogo, Erice e territori limitrofi, come avvenuto a Marsala, nella contiguita’ territoriale che necessita di una proposta politica organica, da parte della coalizione di centrosinistra che superi le incomprensioni del passato e che pervenga tramite un accordo condiviso o eventuali primarie di coalizione all’individuazione di candidati sindaci unitari per le prossime amministrative”.
Un voto sentito, dicevamo, che i consiglieri comunali Francesco Salone e Mimmo Fazio volevano che si trasmettesse su maxi schermo in piazza. Ma, come hanno comunicato Fazio e Salone, il presidente del consiglio comunale, Giuseppe Bianco, ha negato l'autorizzazione alla collocazione di un maxischermo nell'androne di Palazzo Cavarretta, “sostenendo la sua decisione con motivi legati alla sicurezza, rappresentando l'androne una via di fuga dal palazzo secondo quanto disposto dal «Piano di emergenza ed evacuazione del palazzo Senatorio Cavarretta del 4/10/2011»”.
Il dibattito sulla mozione di sfiducia che si svolgerà a Palazzo Cavarretta a partire dalle 10.30 di giovedì 22 ottobre verrà comunque trasmesso in diretta streaming.
Intanto oltre alla mozione politica che si discuterà in consiglio comunale ce n'è un'altra, che hanno firmato i cittadini. E' la mozione di sfiducia “popolare”, con il movimento “Trapani è Viva”. Ecco qui la loro nota - appello.
Noi cittadini in questi anni abbiamo atteso invano un rilancio della città ritrovandoci invece con un’amministrazione lontana dai cittadini e dalle sue esigenze, ostile alle politiche di progettazione partecipata e deliberazione dal basso con il coinvolgimento degli abitanti.
La città di Trapani e il suo Centro Storico é priva di pianificazione e di strategie comunali finalizzate al miglioramento delle condizioni urbanistiche, abitative, socio-economiche, ambientali e culturali.
Numerosi edifici storici del patrimonio comunale sono lasciati alla loro sorte senza un progetto di recupero e di rigenerazione (Casina delle Palme, Mercato del pesce, Lazzaretto, Palazzo Lucatelli, ex Macello, Torre dell’Osservatorio astronomico, Complesso San Domenico, ecc.), chiusi, sbarrati, inaccessibili, abbandonati, negati, morti!
Trapani é una città trascinata in fondo a tutte le classifiche ufficiali sulla qualità della vita, una città senza un Teatro, una città senza Università.
Inesistenti le strategie sul turismo, sulle politiche ambientali e gestione dei rifiuti, sulla cura del verde pubblico, sulla mobilità sostenibile, il lavoro, le politiche giovanili e la sicurezza.
Una città di pensionati da dove i giovani fuggono. Una città nella quale è difficile vivere, ma nella quale è ancora più difficile morire, vista la grave situazione in cui versa il cimitero cittadino.
I giardini pubblici restano chiusi e negati alle mamme e ai bambini e i quartieri periferici si trovano in un allarmante stato di degrado e abbandono con piazze e luoghi pubblici sempre più nel mirino del vandalismo, dovuto alla prolungata incuria. La mancanza di una progettualità più ampia che andasse oltre una sorta di "eterno presente", ha contribuito ad alimentare un senso collettivo di totale abbandono.
Dopo quasi tre anni di anonima e inefficiente amministrazione, silente anche sui temi del contrasto alla mafia, la città di Trapani oggi chiede un forte segno di cambiamento.
Noi Cittadini, firmatari di questa mozione di sfiducia popolare, chiediamo a voi Consiglieri un grande atto di responsabilità nello sfiduciare senza alcun indugio il SINDACO DAMIANO e la SUA GIUNTA. Giovedì 22 ottobre alle ore 16.00 ci incontreremo davanti Palazzo D’Alì sede del Comune di Trapani (di fronte la Posta centrale) per procedere in corteo verso Palazzo Cavarretta, sede del Consiglio Comunale, per seguire i lavori d’aula sulla sfiducia. Sarà allestito un banchetto per potere firmare la presente mozione di sfiducia popolare.
Sulla sfiducia a Damiano interviene anche Enrico Rizzi, del Partito Animalista Europeo, pronto a candidarsi a sindaco.
Giovedì il sindaco per amore della città di Trapani, dei suoi concittadini e per onestà intellettuale deve necessariamente rassegnare le sue dimissioni. Senza se, senza ma e senza aspettare assolutamente il voto in aula. Faccio un appello ai consiglieri comunali affinchè con senso civico e di grossa responsabilità giovedì sfiducino il sindaco Vito Damiano. Tale coraggioso gesto, visto che si rinuncerà ad uno stipendio di € 1.800,00 per i prossimi diciotto mesi e cioè fino alla scadenza del naturale mandato verrà sicuramente ripagato dal consenso che otterranno dai concittadini che apprezzeranno l'azione portata a termine per amore della nostra città. I nomi di coloro che voteranno eventualmente la fiducia a Damiano saranno ricordati da tutti come i soggetti che hanno portato al totale degrado la città di Trapani. Voglio annunciare che il Partito Animalista Europeo sarà l'ago della bilancia per le prossime amministrative.