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27/10/2015 06:10:00

Marsala. La proposta: "Intitoliamo il canile comunale a Michele Galfano"

 Il canile comunale di Marsala intitolato a Michele Galfano, il veterinario marsalese morto improvvisamente la scorsa settimana.
E' l'iniziativa, nata su Facebook, su proposta di Mario Mangogna e rilanciata anche nelle stanze della politica.
Il veterinario scomparso prematuramente ha lasciato sgomenti i cittadini tanto da sostenere a più voci l'iniziativa di dedicargli il canile di contrada Fiumarella.
Ieri mattina la consigliera comunale Giusy Piccione ha presentato un atto di indirizzo al Presidente del Consiglio con il quale si chiede che il canile municipale porti il nome del giovane professionista scomparso prematuramente.
La Piccione, infatti, dichiara che è "quasi un passaggio obbligato per rendere onore all'incisività che l'azione di Michele ha avuto sul piano culturale e sul promuovere un cambiamento di mentalità rispetto al mondo animale."
La proposta è stata fatta anche dai responsabili del gruppo Facebook "Salviamo Marsala" con una lettera inviata al sindaco Alberto Di Girolamo.
L'ex responsabile esterno del canile comunale, Rossana Titone nominata consulente dall'allora sindaco Adamo, si complimenta con il consigliere Piccione per l'immediatezza dell'atto di indirizzo: "Michele Galfano era un ottimo professionista al servizio anche dei randagi e dei cani meno fortunati. Il suo nome su un canile troppo spesso dimenticato non può che nobilitare il lavoro di quanti hanno davvero a cuore il mondo animale".
Già nelle ore successive alla scomparsa del veterinario in città, oltre allo sgomento e all'incredulità per l'accaduto, accanto alle parole di apprezzamento per il lavoro svolto da Galfano si pensava di fare qualcosa di più. Quella di intitolare il canile a Galfano potrebbe essere una delle poche proposte a trovare ampio consenso in consiglio comunale. Il giorno del suo funerale la politica marsalese si è fermata per l'ultimo saluto a Galfano.
Un'iniziativa che dovrebbe anche smuovere le coscienze di chi amministrativamente di questo canile si occupa poco e male.
Una proposta che arriva in concomitanza con la polemica per il divieto di scattare foto dentro il canile. Le associazioni animaliste e i volontari che frequentano la struttura di Fiumarella spesso scattano foto ai cani ospiti che poi vengono pubblicate sul sito e sui social per trovare persone che possano adottare i cani. Cani che altrimenti sarebbero costretti a rimanere in una eterna prigionia.
Il divieto ha fatto ovviamente arrabbiare le associazioni animaliste.
Si dice che il divieto sia temporaneo ma in verità nell'atto affisso in questi giorni alla finestra del canile non viene indicata nè la data nè il numero di protocollo. Un fai da te. E un ostacolo alle possibilità di essere adottati, e di salvezza, dei cani, in un momento in cui il canile è sempre saturo e può accogliere sempre meno randagi.