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12/11/2015 06:25:00

Ato Belice Ambiente, emergenza rientrata, si scarica a Trapani

14,00 -  “Abbiamo fatto nelle scorse ore ciò che in fin dei conti sosteniamo da tanto tempo, una sorta di sede nella quale vengono riconosciuti i disservizi dell’Ato Belice, si provvede alla decurtazione delle somme per servizi che non sono stati resi o sono stati resi parzialmente, si sbloccano alcune somme pignorate e quindi si liberano soldi che possono essere dati ai dipendenti dell’Ato Belice. Questo naturalmente riporta un po’ di serenità, ma certo non possiamo tacere sul metodo della protesta degli operatori. Si sarebbe potuto già in passato procedere all’accelerazione di tutti i passi necessari per giungere alla Srr e per restituire serenità ai dipendenti e al tempo stesso per evitare il clima di tensione che si è creato in queste ore. Tutto il resto, come si dice, è noia. Tutto il resto è spesso demagogia, tutto il resto è frutto della disperazione ma qualche volta anche della cattiveria e della stupidità. La vicenda è paradossale perché proprio il Comune di Mazara è stato sempre il miglior pagatore, ha sempre pagato e quando non lo ha fatto è perché è intervenuto un provvedimento dell’Autorità Giudiziaria che ha pignorato le somme in favore dei creditori dell’Ato Belice. Certo per pagare gli operai farei qualunque cosa ma non voglio rischiare di andare in galera per fare delle cose che l’Autorità Giudiziaria non mi consente di fare. Quando le somme si liberano perché i pignoramenti decadono queste somme vanno all’Ato Belice. Così abbiamo sempre fatto e così faremo”.

Lo ha dichiarato il Sindaco di Mazara del Vallo on. Nicola Cristaldi, commentando l’emergenza rifiuti che dopo la convulsa giornata di ieri sta pian piano rientrando, sia per la momentanea autorizzazione a conferire i rifiuti a Trapani dopo la chiusura della discarica di Campana Misiddi sia per la conclusione della protesta degli operatori di Belice Ambiente, dopo lo sblocco di circa 900 mila euro.

 

07,00 - La situazione rifiuti in provincia di Trapani vive un continuo stato di emergenza. Nelle ultime ore sono due i problemi di più stretta attualità. La chiusura della discarica di Campobello di Mazara e la conseguente possibilità di andare a conferire nella discarica di Trapani, e il problema degli operatori di Belice Ambiente che non ricevono lo stipendio da cinque mesi. Ne abbiamo parlato con il sindaco di Campobello di Mazara, Giuseppe Castiglione che è anche vicepresidente del Cda della SRR Trapani Sud.  Sindaco Castiglione, qual è la situazione dei rifiuti nella zona sud della provincia: Petrosino, Campobello di Mazara, Castelvetrano, Mazara del Vallo, Santa Ninfa, ecc. per intenderci. Abbiamo capito che c’è di nuovo molta tensione. Che sta succedendo?

Il problema è scottante e abbastanza complesso e di non facile soluzione. E’ stata chiusa definitivamente la discarica di Campobello dove conferivamo. Eravamo già in un periodo di abbancamento provvisorio e in extra gestione che è scaduto il 5 novembre.

Castiglione, non c’è ancora l’ufficialità per Trapani?

All’ultima riunione in Assessorato con il consiglio di amministrazione della SRR,  il commissario Sonia Alfano e i responsabili di Belice Ambiente ci è stato detto che avrebbero firmato il decreto per Trapani.

Ma lei lo sa che a Trapani non vi vogliono?

Si a Trapani non ci vogliono ma io essendo sindaco di Campobello, dove c’è una discarica, so che, al di là di quelli che sono i sentimenti campanilistici, con le discariche non funziona così; le discariche che sono sul nostro territorio non sono soltanto a disposizione del nostro comune ma a disposizione degli ambiti e di quello che decide con decreto il Presidente della Regione. 

Damiano si è beccato anche una denuncia e un’indagine.

Comprendo le ragioni dell’osteggiamento del sindaco Damiano, che ha avuto coraggio ma c’è poco da fare, la situazione attuale è questa. L’emergenza non riguarda solo l’ambito TP2 ma tutta la Sicilia. Nell’attesa che venga data la possibilità di conferire a Trapani, c’è un’altra questione da risolvere che è quella degli operatori ecologici della Belice Ambiente che da cinque mesi non percepiscono lo stipendio.

Il Comune di Campobello è virtuoso nei pagamenti?

Un mese fa ho fatto un avviso/denuncia lamentando ai miei concittadini il basso tasso di pagamento della Tia.

Che tasso di evasione c’è a Campobello?

Negli ultimi quattro anni ci sono “appena appena” 6 milioni di euro di crediti non pagati da parte dei cittadini.

Lei dice, noi comuni non possiamo pagare perchè i cittadini non pagano.

E’ un cane che si vuole mordere la coda. I cittadini vuoi per la crisi, vuoi perchè il servizio non è come prima, quando non esisteva l’ATOTP2, hanno determinato questo crescente malessere a accumulo di bollette non pagate. Ho provveduto a sollecitare i pagamenti dando anche la possibilità di ritardare purchè paghino.

Sindaco, quindi l’emergenza è doppia. Primo perchè non c’è la discarica e secondo perchè non c’è chi raccoglie.

Siamo in attesa di fare una nuova riunione con il Prefetto, con il Commissario Sonia Alfano e l’Assessorato, per trovare una soluzione ed evitare i pignoramenti e cercare dove è possibile di pagare direttamente noi stessi gli operai di Belice Ambiente; e questa è una soluzione che ci devono prospettare gli organi superiori. Purtroppo con i pignoramenti che ha subito la Belice Ambiente sia in liquidazione che con la gestione commissariale ma anche gli stessi singoli comuni, noi saremmo impossibilitati a pagare anche in presenza di soldi nel cassetto.

***

Dopo aver parlato con il sindaco Castiglione, abbiamo contattato anche gli altri componenti del Cda della SRR Trapani Sud: il sindaco di Petrosino, Gaspare Giacalone, e il sindaco di Santa Ninfa, Giuseppe Lombardino (presidente del Cda), che ci hanno rilasciato questa loro dichiarazione congiunta:

 

Il Consiglio di Amministrazione dell’SRR Trapani Sud si è insediato soltanto qualche settimana fa e per rendersi subito pienamente operativo ha formalmente richiesto l’assegnazione di personale al liquidatore di Belice Ambiente, Lisma. Soltanto nelle ultime ore questo è stato finalmente assegnato da parte della commissario Sonia Alfano. Come primo atto di questo consiglio di amministrazione abbiamo chiesto al Collegio dei Revisori dei Conti, di trasmetterci tutti quei documenti e gli atti promossi dal precedente consiglio. L’impegno nostro è quello di procedere speditamente sia rispetto all’approvazione del nuovo organigramma, quindi del trasferimento del personale da Belice Ambiente all’SRR, sia alla redazione e approvazione del piano d’ambito che rappresenta la sintesi dei vari piani d’intervento dei singoli comuni. Vogliamo completare questo iter entro un mese. Ed è essenziale per permettere finalmente il passaggio definitivo da Belice Ambiente all’SRR ma anche per assegnare il personale ai comuni e procedere così in autonomia alla raccolta. L'obiettivo è quello di superare tutti i problemi legati ai pignoramenti per debiti della Belice Ambiente che hanno finora bloccato i versamenti dei vari comuni per il pagamento degli stipendi degli operatori. Un percorso che vogliamo assolutamente condividere con gli altri colleghi sindaci che, nei prossimi giorni saranno convocati per essere informati e per prendere importanti decisioni comuni, in un percorso partecipativo e nella massima trasparenza.

 


Questa, invece, la nota arrivata in redazione da parte del Comune di Mazara del Vallo, riguardo alla vicenda della raccolta dei rifiuti:


Il Comune di Mazara del Vallo alla data del 31 Ottobre 2015 è debitore nei confronti dell’Ato Belice Ambiente di 3 milioni e 700 mila euro circa, dalla quale cifra va decurtata la somma relativa ai lavori effettuati direttamente dal Comune, in forza dei ‘191’ adottati, per supplire ai disservizi della stessa Belice Ambiente nonché le somme relative ai servizi che l’Ato Belice avrebbe dovuto fare ma non ha fatto. La cifra complessiva da decurtare per i ‘191’ e per i servizi non resi ammonta a 1.022.286,20 euro che decurtati dal debito totale porta a quantificare in circa 2 milioni e 700 mila euro il debito reale nei confronti dell’Ato Belice. Tale somma non può essere versata dal Comune all’Ato in quanto 2.827.501,22 euro sono le somme che risultano pignorate dall’autorità giudiziaria dietro richiesta di creditori della stessa Ato Belice.
E’ evidente che se il Comune dovesse procedere al pagamento del debito nei confronti dell’Ato Belice commetterebbe reato che prevede sanzioni anche penali. 

Restando questa la situazione e non diminuendo la somma pignorata il Comune ribadisce l’impossibilità a versare somme alla Belice Ambiente.
E’ evidente che maturando ulteriori somme da dare all’Ato Belice queste saranno versate alla società d’ambito se nel frattempo non dovessero pervenire altri pignoramenti.
Non giungendo altri pignoramenti il Comune di Mazara del Vallo è pronto al pagamento della prossima fattura da emettere a metà Novembre, contribuendo cosi ad un rasserenamento della situazione.

Resta il fatto che l’Ato Belice va immediatamente chiusa, il personale va trasferito alla S.R.R. in modo tale da chiudere questa miserabile vicenda.

E’ altrettanto evidente che se non si dovesse rimuovere tale stato di disservizio nel territorio, il Comune sarà costretto ad adottare provvedimenti sostitutivi al fine di evitare l’insorgere di pericoli igienico-sanitari certificati dal dirigente Sanitario dell’ASP, dalla Polizia Municipale e dall’Ufficio Tecnico Comunale.