Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
13/11/2015 11:40:00

"Ci ha fatto lavorare in nero nella sua casa di Favignana". A giudizio Miuccia Prada

 La stilista Miuccia Prada, il cui vero nome è Maria Bianchi, dovrà comparire il prossimo 18 marzo dinanzi al giudice del Lavoro del Tribunale di Trapani a cui hanno fatto ricorso i fratelli Mario e Tindaro Oliva, due giardinieri che hanno prestato la loro opera nel giardino della villa di Favignana dell'imprenditrice della moda. I fratelli Oliva, assistiti dall'avvocato Nino Sugamele del foro di Trapani, asseriscono di aver lavorato in nero, e chiedono adesso il riconoscimento del rapporto di lavoro "di tipo subordinato a tempo indeterminato", nonché il versamento delle indennità previdenziali all'Inps. In particolare Tindaro Oliva sostiene di aver prestato la propria opera tra l'ottobre del 2009 ed il maggio 2012; il fratello dall'ottobre 2009 all'ottobre dell'anno successivo.

Tra le attività svolte, "con un rapporto di lavoro continuativo e subordinato", si sarebbero occupati della pulizia del giardino, della potatura degli alberi, della manutenzione dell'impianto di irrigazione e del servizio di custodia. A tenere i contatti con i due giovani giardinieri sarebbe stato il commercialista che durante un viaggio sull'isola della stilista avrebbe chiesto agli Oliva di allontanarsi per un po' prometendo loro la successiva assunzione.