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16/11/2015 06:20:00

Storia di Rossella, la ragazza che non può più abbracciare nessuno...

Ci sono storie che a volte si fa fatica a credere o talvolta talmente così difficili che vorresti non fossero vere. Una di queste è la storia di Rossella Madonia, una giovane fisica palermitana che dal 2010 vive un vero e proprio calvario. La sua vita da cinque anni è una non vita. Rossella ha 34 anni e non può mangiare, ha difficoltà a respirare e non può toccare nè abbracciare i suoi cari perchè le conseguenze potrebbero risultarle fatali. La sua infanzia è trascorsa serenamente, con un amore smisurato per la natura e gli animali e una curiosità infinita per il cielo, le sue costellazioni e come dice lei per l’infinitamente grande e per l’inifinitamente piccolo. E’ una sportiva e per anni ha praticato il Taekwondo, altra sua grande passione. Dopo la laurea va in Svizzera dove lavora ad un progetto in collaborazione con l’Università di Palermo; vive così un momento importante per la sua vita che vede finalmente il realizzarsi dei sogni dopo anni di studio. Nel novembre 2010 dopo un vaccino anti-influenzale nel giro di due settimane sviluppa una serie di allergie respiratorie, da contatto e alimentari, in particolare verso l’LTP, una molecola che si trova in tutta la frutta, verdura e cereali. Con il passare del tempo il suo stato di salute peggiora e, nonostante le visite nei migliori centri per le allergie la sua patologia non è cambiata, anzi è costretta a lunghi ricoveri per la perdita di peso fino a 20 kg, poichè per lei l’unica alimentazione possibile è solo carne e patate.

Ad oggi il suo quadro clinico si è ulteriormente complicato con gravissimi problemi immunologici, un sistema immunitario che si rivolta repentinamente contro le più piccole dosi di allergeni ed ha sviluppato una componente autoimmune; una forma di asma allergica complicata dall'impossibilità di non poter utilizzare molte medicine e gravi problemi a carico dell' apparato gastro-intestinale, nella coagulazione del sangue. Da aprile scorso con l’arrivo della primavera il suo corpo ha reagito violentamente e ha cominciato a presentare quotidianamente angioedemi alla bocca e alla laringe e faringe di tipo istaminergico che non è possibile trattare con le medicine, costringendola all'isolamento totale forzato in un ambiente sterile, una stanza accuratamente pulita all'interno della sua casa, evitando per quanto possibile i contatti che potrebbero esporla ad allergeni. La sua vità è diventata una battaglia quotidiana, minuto per minuto passato con l’obiettivo di giorno di arrivare a sera e la sera di arrivare al mattino successivo. A questa grave situazione si aggiunge il fatto che Rossella non ha aiuti dalla sanità pubblica che non sapendo come curarla non le somministra neanche gli antibiotici per il mal d’orecchio per le allergie che potrebbero causarle. Il suo appiglio alla vita, la sua unica forza è rimasta la famiglia, i suoi genitori che lottano assieme a lei e che non si rassegnano all’idea di perderla.

Dallo scorso anno  si sa che c'è un centro di alta specializzazione in America, "Environmental Health Center di Dallas", capace di effettuare terapie desensibilizzanti personalizzate, l'unico centro che effettua vaccini alimentari, ed anche una terapia di autotrapianto dei globuli bianchi. I genitori di Rossella hanno chiesto aiuto all’Ars per mandarla in questo centro ed evitare un peggioramento della sua salute. Ma dalla politica c’è stato un rifiuto per quel contributo economico che le avrebbe evitato queste condizioni estreme. Rossella che ha perso la salute, il lavoro e anche il fidanzato, non ha perso però l’amore dei suoi familiari e la voglia di lottare per la vita. E da qualche giorno ha deciso di aprire una pagina facebook “Anche Noi Con Rossella tutti insieme per salvare una vita”, dove racconta la sua storia e soprattutto chiede un aiuto perchè rimane poco tempo prima che arrivi la prossima primavera che non le darà nessuna possibilità visto la drammaticità della sua situazione. Rossella e la sua famiglia non trovando altre soluzioni si affidano alla solidarietà degli italiani; qualsiasi contributo, seppur piccolo, può fare la differenza per la sua vita e potrà donarle la speranza di ritornare ad abbracciare i suoi cari.