di Rossana Titone - Una volta c'era Berlusconi e il suo cerchio magico. E c'è ancora. Diciamolo in fondo è' difficile imitare il Presidente-Biscione.
C' ha provato Saro Crocetta. Ha creato il suo cerchio semi magico. Manco quello gli è durato. Vanno via tutti. Da Antonio Fiumefeddro ,più volte indicato da Crocetta come assessore, a Lucia Borsellino.
Il presidente della Sicilia li ha persi tutti, come a poker. Ha bluffato e ha perso tutto. Compresa la fiducia degli asini... Pensavano di volare.
Crocetta che ha fatto dei proclami il suo governo, che ha fatto dell'antimafia la facciata più putrida di una paguro morto da 90 giorni, che con i suoi viaggi ha fatto ridere le iene ridens, che con il suo ultimo governo, senza programma e senza progetto, ha funeralizzato la politica, è rimasto solo.
Da solo con i suoi deliri di onnipresenza e onnipotenza,da solo senza arte ne' parte. Complice silente un governo nazionale che pensa di saper combattere il terrorismo islamico ma che non sa commissariare la Sicilia e renderla libera per poi prepararla alle urne.
"E chi saccio" direbbero i siciliani doc. Il problema è' che sono finite le parole oltre che i soldi in questa Terra disgraziata.
L'aiuto economico nazionale pare sia in bilico o direttamente proporzionato alla nomina ad assessore della Lantieri.
Il Pd litiga per il nuovo capogruppo in assemblea regionale e non è in grado di tirare fuori un nome ne' tantomeno di formare le relative commissioni.
120 giorni di stallo. Di chiacchiere. Lotte di potere ed ennesima mozione di sfiducia presentata dal Movimento 5 Stelle.
Il coraggio è' di pochi, la vanità di tanti.