Gettone doppio, c’è a Trapani e in tutti i comuni siciliani. E in questi giorni ha scatenato la polemica tra l’assessore Piero Spina e il consigliere comunale Francesco Salone. A colpi di gettone e di post se le sono date di santa ragione sui social network.
Spina, in sostanza, accusa Salone di aver usufruito della Legge regionale n. 30 del 2000 sui rimborsi alle aziende private datrici di lavoro dei consiglieri comunali. Una legge molto contestata che consente, tra le tante cose, ai datori di lavoro del consigliere comunale di addebitare al Comune l’intera retribuzione riconosciuta al consigliere assente dal lavoro, i relativi contributi assicurativi e pensionistici, la quota della buonuscita. E Salone è stato assunto, subito dopo la sua elezione, dalla pescheria “Delfino” di San Vito Lo Capo peraltro con la qualifica di Livello 1 – Responsabile di Amministrazione.
Il consigliere Salone è costato al Comune di Trapani, quindi, oltre che il proprio gettone di presenza (mediamente 1.245 euro al mese nel periodo 2012-2014) ulteriori 2.650 euro medi al mese per il rimborso dovuto dall’Ente alla pescheria “Delfino” fino a Giugno 2014, quando poi si è dimesso dal lavoro. “ Della legge 30 ho usufruito solo per pochi mesi (un anno circa), e neppure per tutti i mesi per i quali sono stato dipendente di una azienda”, replica poi Salone. Ma Salone non è l’unico consigleire di Trapani ad usufruire del “doppio gettone”. E’ doppio, perchè il datore di lavoro paga lo stesso il consigliere comunale che va alle sedute d’aula o in commissione e si assenta da lavoro. Sarà poi il datore di lavoro privato a chiedere il rimborso per le ore o i giorni in cui il consigliere manca dalla sua posizione.
Nelle ultime settimane sono stati liquidati a Trapani diversi rimborsi per diversi consiglieri.
Ad esempio. 2.767 euro al Centro Medico Solarium srl a Casa Canta Erice per le 19 giornate lavorative nel mese di luglio del consigliere Giorgio Colbertaldo. E ancora 1.736 euro per 11 giornate lavorative ad agosto. In pratica, stando a questi numeri è andato pochissimo a lavoro nei mesi estivi.
All’associazione Unila, con sede a Trapani (sarebbe un patronato), sono stati rimborsati dal Comune 6.950 euro per le assenze di Giuseppe Guaiana. Il conto si riferisce ai mesi di giugno, luglio e agosto, per 398 ore lavorative.
E ancora 8.068 euro alla ditta Ecos Alimentari srl di Paceco per il consigliere comunale Pietro Cafarelli per le assenze nei mesi di aprile, maggio giugno e luglio. Più altri 1,231 euro per le assenze di agosto, 11 giornate lavorative.
Le assenze dalla banca Unicredit del consigliere Franco Briale, nei mesi di gennaio febbraio e marzo, sono costate al Comune di Trapani ben 4.369 euro. Il comune, oltre a questi rimborsi ha pagato anche i gettoni di presenza al consigliere.
Nelle ultime settimane sono state rimborsate anche le assenze da lavoro di Franco Ravazza. Alla ditta Nino Castiglione, di Erice, sono stati girati 5.192 euro per le 240 ore lavorative di assenza nel periodo luglio e agosto scorso.
Nicola Sveglia, consigliere comunale e dipendente dell’Airgest, si è assentato per 90 giorni, da giugno a novembre 2014. Alla società che gestisce l’aeroporto di Birgi è arrivato un rimborso di 7.053 euro. Sono invece 171,84 le ore di assenza, nei mesi di luglio e agosto 2015, dalla Cassa Edile Trapanese Cetima di Domenico Ferrante. Assenze rimborsate dal comune con 2703 euro.