Slitta la discussione della mozione di sfiducia di Crocetta all'Ars. Il rinvio è dovuto agli impegni istituzionali del governatore che sarà a Roma, assieme ai presidenti delle altre Regioni, per l'incontro col Capo dello Stato, Sergio Mattarella. La mozione, la terza in tre anni (ma le altre due sono andate a vuoto) è stata firmata dai parlamentari del Movimento 5 Stelle, della Lista Musumeci e di Forza Italia.
"Chi critica e attacca Crocetta firmi ora o taccia per sempre". In una nota il Movimento 5 stelle spiega di voler "stanare gli ipocriti di palazzo dei Normanni, che a parole dicono peste e corna del governo e del governatore, ma al momento buono si tirano sempre indietro". "Se i deputati fossero un mimino conseguenti a quanto hanno detto nel passato più o meno recente – dicono i cinquestelle - Crocetta potrebbe fare il bagnante o il turista in servizio permanente effettivo e non solo in occasione di assurdi e inqualificabili spot a favore della Sicilia. Purtroppo, ora, parecchie delle macroscopiche inefficienze di una Sicilia proiettata a folle velocità verso il baratro sono improvvisamente sparite sotto la valanga di poltrone, strapuntini e incarichi a gabinettisti e camerieri, regalati un po' a tutti. Questo, assieme alla consapevolezza di gran parte dei deputati di poter tornare a palazzo dei Normanni solo come turisti nella prossima legislatura, non fa che rafforzare il partito del Bostik".
CROCETTA A ROMA. Crocetta è a Roma per salvare i conti siciliani. L’accordo chiuso fino ad ora infatti, non è chiaro e non sembra basti a salvare i conti siciliani. Non è un patto per la Sicilia quello offerto da Roma, ma un intervento nell’ambito del ‘Patto per il Sud’. Sono stati, infatti, tre i governatori a colloquio con il sottosegretario De Vincenti per stabilizzare i fondi per le regioni in difficoltà. Tutti incontrati separatamente. “Con gli incontri di oggi tra il Governo e i Presidenti di Puglia, Basilicata e Sicilia – si legge in una nota della Presidenza del Consiglio – l’elaborazione dei ”Patti per il Sud” relativi alle Regioni fa registrare un ulteriore passo avanti. “Nel corso dei tre confronti separati che Michele Emiliano, Marcello Pittella e Rosario Crocetta hanno avuto a Palazzo Chigi con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti – continua la nota di Palazzo Chigi -, sono stati definiti nei dettagli i contenuti dei Patti, ovvero gli interventi prioritari (non solo infrastrutturali) da realizzare per dare robustezza al rilancio produttivo ed occupazionale delle singole regioni”. Da Roma si pone, però, la Regione alla stessa stregua di una città metropolitana “Anche il lavoro per la firma dei Patti con le Città Metropolitane procede a ritmi serrati. Per oggi è in calendario la riunione per Messina”. L’accordo sulle Città Metropolitane sarà chiuso dopo quello con le Regione. Adesso si passa al dettaglio.
L accordo con il governo nazionale dovrebbe portare nelle casse regionali 1 miliardo e 400 milioni secondo quanto richiesto dal Governo per chiudere il bilancio di previsione per il 2016. Dal 2017 questo stanziamento dovrebbe salire a 1 miliardo e mezzo di euro e rimanere stabile anno per anno, così da consentire la sopravvivenza della Sicilia. Ma Roma chiede certamente qualcosa in cambio: innanzitutto la revisione dello Statuto Speciale da apportare con legge Costituzionale. Tale revisione porterà fuori di dubbio alla cancellazione di alcune parti della autonomia finanziaria della Regione, peraltro mai attuata completamente.