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18/12/2015 11:35:00

Sfiducia a Crocetta. Fate, gnomi, folletti. E il presidente mangerà anche questo panettone

di Rossana Titone - L' ultima mozione di sfiducia nei confronti del governatore Rosario Crocetta, la terza in 3 anni, è stata degna di una estenuante commedia tragi-comica.
L'unica vera realtà però, inconfutabile piaccia o non piaccia, è che la mozione di sfiducia non passa.
Crocetta ha i numeri.
Opposizione sconfitta e un Presidente della regione che lo ribadisce anche nel suo lungo discorso finale durato 45 minuti. Non è facile seguirlo, il suo italiano è' incerto come lo è il suo governo. Si compatta tutta l'area udc-ncd tanto da avere un Mimmo Turano che parla a nome di Area popolare. Certo ci vuole un bel coraggio a sentirsi orgogliosi di questo governo che annaspa tra mozioni di sfiducia, inciuci poltronistici e commissioni degne di un ratto delle sabine.
Si svela il segreto degli sciocchi : NCD èin maggioranza, non si astiene dal voto , pone la fiducia a Crocetta, proprio come un partito di governo. Hanno gettato la maschera. Verrebbe da dire quale di tutte? Sono nati berlusconiani, con grave errore del Berlusca che ha dato loro una certa fetta di potere, oggi sono diventati un completamento d'arredo per Renzi. Anche perché da soli hanno dei numeri talmente piccoli che nemmeno gli gnomi riuscirebbero a vedere.
Questa è una presidenza impresentabile, un governo colabrodo con un Crocetta che deve necessariamente screditare Cuffaro per affermare che il suo governo è' migliore. Ma migliore da cosa o da chi? No, perché forse molti non sanno che i vari dirigenti sparsi per tutta la regione sono tali e quali a quelli del cuffarismo e dell'era Lombardo. Una rivoluzione fatta a parole anche perché , diciamolo, la Sicilia è' un pantano, putrido.
E non è nemmeno come ha sentenziato Musumeci in quell'aula, Crocetta non è un principe fantoccio. Assolutamente no. Crocetta è' un re che governa facendo quello che vuole sulle spalle dei siciliani, non è un ragno intrappolato nella sua stessa tela sono gli altri ad essere immobilizzati e proni.
Nel suo discorso finale Crocetta commuove tanto da far pensare "ma sono al parlamento siciliano oppure hanno frantumato pure l'ultimo pezzo di democrazia ?"
Il suo discorso dura 45 minuti,voli pindarici da Pasolini - di cui sbaglia la citazione- ai libri di fantascienza.
Garantisce che al 31 dicembre i precari verranno stabilizzati, il bilancio approvato e la programmazione pure.
Fate, gnomi e folletti sono al lavoro, in soccorso pure navicelle spaziali.
Verrebbe da dire che potrebbe essere il botto di fine anno, senza panettone però.
Ovviamente il caro Crocetta non poteva non terminare con enfasi bacchettona e moralista:
"L'opposizione dice che vincerà. Intanto avete perso. C'è anche un modo giusto di vincere e un modo giusto di perdere. Io posso andare in giro e vado in giro tra la gente. A differenza di qualche mio predecessore che non poteva uscire per strada anche a causa di un giudizio della gente di natura etica e morale".
Stilettata contro Cuffaro.
Caro presidente Crocetta non c'è una morale giusta e una sbagliata, non si può creare la propria di morale screditando gli altri. Dovrebbe pur conoscere i principi costituzionali del nostro ordinamento che prevedono la riabilitazione del condannato e non la sua condanna ad eterna vita specie quando la pena è' stata espiata in modo dignitoso.
Auguri, baci e abbracci anche per questo Natale, è il caso di dire, Crocetta c'è.