La Scuola "Giovanni Pascoli" di Erice si è qualificata tra le dieci finaliste del Concorso Nazionale Bimbimbici Fiab 2015, risultando tra le 10 scuole eccellenti d'Italia.
L’importante attestato di riconoscimento è stato consegnato al Dirigente Scolastico Barbara Mineo del 1° Circolo Didattico "G. Pascoli" di Erice dal Presidente provinciale della FIAB di Trapani – Federazione Italiana Amici della Bicicletta – Renato Alongi, alla presenza del Sindaco di Erice Giacomo Tranchida e del Consigliere Nazionale FIAB Giacomo Scognamiglio.
Il riconoscimento è frutto della partecipazione della Scuola “Giovanni Pascoli” di Erice alla 16^ edizione della manifestazione nazionale Bimbimbici 2015, promossa da FIAB Trapani, Federazione Nazionale Amici della Bicicletta con il patrocinio e la collaborazione dell’Amministrazione Comunale di Erice.
In occasione di Bimbimbici, grazie ad una collaborazione avviata fra le varie istituzioni, è partito anche il progetto PEDIBUS con l’istituzione di due linee urbane con destinazione la Scuola “G. Pascoli” di Erice.
La manifestazione Bimbimbici rientra nel più generale ed articolato “Progetto Scuola Bimbimbici”, un piano modulare che nasce dalla necessità di realizzare un programma permanente di iniziative concrete di educazione alla mobilità sostenibile che vuole sensibilizzare ragazzi e adulti sui seguenti temi:
- sicurezza nelle strade e degli utenti deboli (pedoni e ciclisti)
- moderazione del traffico
- salute e obesità nell’infanzia e nei giovani
- qualità dell’aria (PM10, congestione del traffico)
- risparmio energetico (immissioni CO2, ecc)
- qualità dei rapporti sociali ed interpersonali
- qualità della città e dell’ambiente più in generale.
Mentre la proposta di legge delega al governo per le modifiche al Codice della Strada è ancora ferma in Senato, i bambini di tutta Italia continuano a scrivere al Presidente del Consiglio attraverso il sito 30eLode.org e adesso è arrivato il momento di entrare con la campagna “30eLode” in una nuova fase.
È arrivato infatti il momento di passare dal web alle strade e di entrare nelle scuole per fare in modo che dirigenti scolastici, insegnanti e genitori si rendano conto che il modo migliore per garantire la sicurezza dei nostri bambini non è rinchiuderli all'interno delle auto per metterli al sicuro da altre auto, ma modificare le regole della strada per fare in modo che queste possano essere accoglienti anche per i più piccoli.
La strada è lunga, ma abbiamo una certezza: cambieremo la mobilità una pedalata alla volta per lasciare ai nostri figli un'Italia migliore.