In un incontro particolare Ryanair ha annunciato le tratte per la prossima stagione estiva da e per l'aeroporto di Birgi. Una conferenza stampa trasformata in una chiacchiera da bar, nel vero senso della parola. Un «media cocktail» in un locale del centro storico - disertato dalla stampa locale – che ha sostanzialmente confermato le tratte del 2015.
«Il nostro obiettivo – ha detto il responsabile marketing Giuseppe Belladone – è quello di portare tutte le tratte a riempimento completo ed è per questo che tendiamo ad assecondare le richieste degli utenti. Quello di Trapani resta l'aeroporto su cui abbiamo più rotte in Europa». Sono 23 in tutto, 104 voli settimanali con poco estero e tante destinazioni nazionali che rispecchierebbero le scelte dei consumatori. «Anche a causa dei problemi che hanno riguardo altre zone del mondo – ha continuato – i turisti del nord Italia hanno preferito la Sicilia ad altre mete gettonate e non avremmo potuto cambiare questa strategia». La novità sostanziale è l'inserimento dei voli per Fiumicino, con 9 voli a settimana, che sostituiranno quelli per Ciampino.
Attorno al colosso del low cost ruota l'intera attività dell'aeroporto Birgi. Ryanair tuttora è l'unico vettore operativo, scelta più volte messa sotto accusa dalle associazioni impegnate nel turismo che nel corso degli ultimi anni ha visto un mutamento di tratte significativo. «Con il tempo abbiamo imparato a prediligere le tratte più profittuali. Ad esempio Parigi e Memmingen non si riempivano quasi mai. Il mercato dell'Est invece è in piena crescita. E' ovvio che abbiamo apportato una review, ma con l'arrivo dei nuovi 380 aeromobili cambieremo nuovamente i nostri progetti».
Decisioni che passano dai destini del sistema aeroportuale siciliano. A parlarne era stato il presidente dell'Enac, Vito Riggio, caldeggiando la privatizzazione delle strutture e la nascita di una rete di aeroporti nello stile Firenze-Pisa. I due comparti sarebbero Palermo-Trapani e Comiso-Ragusa, una decisione stigmatizzata da Ryanair. «L'azienda preferisce che ci sia una concorrenza tra gli aeroporti – ha continuato Belladone – soltanto così può esserci l'assenza di un monopolio. In Grecia ad esempio, abbiamo rivoluzionato il mercato offrendo un alternativa su Atene e Salonicco». A Birgi ovviamente la crescita è stata esponenziale, attualmente stazionano 3 aeromobili, ma sono ancora distanti i 2 milioni di passeggeri prefissati. «Fino a marzo 2016 contiamo di raggiungere 1,4 milioni di passeggeri – ha concluso – ma bisogna valutare il cambiamento del mercato. Le primavere arabe hanno influenzato e la chiusura parziale della struttura per oltre un mese ha rallentato la crescita, ma ci arriveremo». Discussioni da bar che diventano obbiettivi. Da raggiungere.
Marco Bova