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04/01/2016 06:30:00

Castelvetrano. Il Comune deve 500 mila euro a cooperativa. Natale povero per i lavoratori

Supera i 500 mila euro il debito del Comune di Castelvetrano nei confronti della cooperativa Insieme. La società gestisce le strutture di accoglienza per migranti e i lavoratori aspettano ancora lo stipendio di giugno. Pare che i fondi, da tempo arrivati dal Ministero dell’Interno, siano stati utilizzati per altre priorità. La cooperativa ha cercato fino ad oggi di garantire comunque la gestione delle strutture, ritardando i pagamenti dei fornitori e ricorrendo a risorse economiche proprie, in modo da assicurare il necessario agli ospiti delle strutture. Ma il disagio dei 60 lavoratori è diventato insostenibile, soprattutto dopo la promessa a vuoto di un bonifico di 252 mila euro che avrebbe dovuto essere effettuato prima delle feste natalizie. Una somma che sarebbe stata sufficiente a coprire almeno due mensilità e una buona parte dei debiti nei confronti dei fornitori.
Quota che però non è stata erogata, slittando al mese di gennaio.

E siccome la parola d’ordine è “ottimismo”, già nel febbraio del 2015 il sindaco Errante aveva comunicato al Ministero dell’Interno che la città avrebbe potuto attivare altri 32 posti nell’accoglienza per migranti: 24 per uomini, donne e nuclei familiari e 8 per minori stranieri non accompagnati.
La cooperativa Insieme aveva manifestato la propria disponibilità, indicando anche nuovi locali dove svolgere l’attività di accoglienza. Dal Ministero dell’Interno, il Servizio Centrale dello SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) aveva chiesto al Comune la relativa documentazione. Ma dalla segreteria generale presero tempo, dicendo che i locali non sarebbero stati adeguati al numero di ospiti e per adeguarli sarebbero state necessarie delle opere di ristrutturazione (da effettuare “a cura dell’Ente Gestore”, cioè da parte della stessa cooperativa), in modo da ottenere l’attestazione di idoneità.

Solo che tra ipotesi, bozze progettuali e comunicazioni della cooperativa in cui si sottolineava che “i lavori di ristrutturazione sono possibili solo se indispensabili e comunque nei limiti dei criteri SPRAR”, il Sindaco Errante pensò bene di proporre al Ministero un’alternativa: un’associazione temporanea di imprese, fatta da tre società (Omega, P.H.P. e Vela Azzurra), che metteva sul piatto 88 posti, di cui 25 immediatamente disponibili, con tanto di certificazione di idoneità.
Il raggruppamento di società aveva presentato la propria disponibilità oltre i termini fissati ma, visto il caso, è stato prontamente ripescato.
La richiesta di disponibilità dei 32 posti aggiuntivi però non era arrivata dal Ministero dell’Interno, ma proposta dallo stesso sindaco. Alla fine, la direttrice del servizio centrale gli rispose che, in accordo col Ministero, al momento non ha ritenuto opportuno “procedere all’avvio di ulteriori posti di accoglienza, date le significative criticità sul territorio della provincia di Trapani per l’elevato numero di presenze di richiedenti/titolari di protezione internazionale”.

Insomma, la situazione è che il Comune da un lato offre al Ministero 32 posti in più e dall’altro non paga le somme dovute alla cooperativa per i posti già esistenti. I soldi però sarebbero da tempo nelle disponibilità dell’ente locale che, forse a causa di enormi problemi di liquidità, ha usato i trasferimenti arrivati dal Ministero per risolvere altre criticità amministrative.

Un Natale povero anche per queste 60 famiglie (lavoratori della cooperativa insieme), che si aggiungono alle centinaia di dipendenti comunali che non hanno ricevuto lo stipendio di dicembre e la tredicesima mensilità.
“Non sarà colpa della Regione – dice il sindaco Felice Errante - ma se ci avesse regolarmente erogato quanto dovuto oggi avremmo in cassa diversi milioni di euro”. L’opposizione però sottolinea che tutti i comuni siciliani vantano grossi crediti nei confronti della Regione siciliana, eppure gli altri comuni del Trapanese “hanno regolarmente accreditato gli stipendi ai dipendenti di ruolo e precari, tranne il Comune di Castelvetrano”.
Secondo il Partito Democratico e Città Nuova, questo stato di cose è il frutto della “pessima gestione finanziaria e politica degli ultimi tempi”.
“Una vergogna - secondo il segretario provinciale della Cgil Vincenzo Milazzo – Castelvetrano è l’unico comune della provincia di Trapani che ha lasciato i lavoratori senza un euro in tasca nel periodo delle feste, compromettendo gli impegni delle famiglie e bloccando l’economia castelvetranese”.
Anche Marco Corrao, segretario provinciale della Cisl è sulla stessa linea: “Chi paga le conseguenze di questo scaricabarile sono i lavoratori – ha detto Corrao - la cui unica colpa è quella di dipendere da un Comune amministrato molto spesso con grande approssimazione”.
Secondo i consiglieri di maggioranza invece, la tredicesima mensilità e lo stipendio di dicembre degli impiegati comunali, non sarebbero stati erogati a causa di alcuni tecnicismi della tesoreria comunale e tutto tornerà nella normalità già nella prima settimana di gennaio.
Difficile dire se anche il mancato bonifico alla cooperativa insieme, che di fatto ha lasciato a secco 60 persone con ben 5 stipendi arretrati proprio nel periodo delle feste natalizie, sia frutto degli stessi tecnicismi.
A giorni, secondo l’amministrazione comunale, la situazione dovrebbe tornare alla normalità.


Egidio Morici